SAMUELESILVA
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Like Button. FaceBook alla conquista della privacy?

25 Aprile 2010

Mark Zuckerberg è riuscito ad esportare FaceBook dentro il web. Da tempo ho l’idea che il navigatore comune consideri Internet e FaceBook come due entità diverse e le applicazioni mobile dedicate esclusivamente al social network più conosciuto non hanno fatto altro che ampliare questa idea. Durante l’f8 del 21 Aprile è stato presentato Open Graph, si tratta di una serie di applicazioni dedicate a FaceBook: la più importante di queste permette di espandere il ‘Mi piace’ a tutti i siti web. In soldoni basta cliccare sul tastino presente nella pagina web (sono molti i siti che hanno già implementato questa funzione) e nel mio profilo su FaceBook viene automaticamente segnalata questa preferenza. Un esempio lo trovate in calce a questo post (ho voluto subito implementarlo), come fare lo scoprite grazie a Dario Salvelli. Le problematiche inerenti a questa novità sono molteplici ma il vero problema, a detta di molti, riguarda la privacy personale. E’ chiaro che per le aziende questa notizia rappresenta una vera miniera d’oro ed è anche vero che grazie ad un semplice tastino sarà possibile sapere tutto di tutti (o quasi), ma la gestione della privacy rimane comunque all’utente. Tutto è opzione, tutto è opzionabile. E’ l’utente che decide cosa mostrare ed è sempre l’utente che sceglie cosa e quando far conoscere al ‘Grande Fratello‘ FaceBook. Il vero problema è capire, come sostiene Alessio Jacona, se gli utenti sono in grado di gestire e proteggere la loro privacy online. La prima risposta, istintiva, è no, gli utenti non sono capaci. Se rifletto però sulla qualità di questa privacy scopro che in realtà si tratta di un falso problema. La mia privacy può essere il mio numero di telefono, la mia cartella clinica, il mio voto alle elezioni. Forse le mie preferenze sessuali. Non certo far sapere al mondo se ho gradito un film, se ho letto un libro, se la settimana scorsa ho visitato Parigi, se voglio comprare un paio di jeans, se mi piace un post dedicato al calcio ed eventualmente quali sono i miei hobby. L’utente di FaceBook è contento se il mondo conosce le sue preferenze, le scrive di proposito, vuole gridarle al mondo, vuole vantarsi e vuole condividere i suoi gusti. Zuckerberg sostiene che ‘Privacy is no longer a social norm’. E possibile che abbia anche ragione ma credo che la privacy, quella vera, sia tutto quello che noi non vogliamo che si sappia. E questa vera privacy non passa su FaceBook.

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