SAMUELESILVA
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Irlanda/Direzione Dublino

13 Aprile 2006

Venerdì è il secondo ed ultimo giorno in terra NordIrlandese. Abbiamo riservato alla mattina un giro molto interessante: la prima attrazione è il Carrick-a-Rede Rope Bridge un ponte di corda che collega la terraferma a un isolotto. Non è altissimo, 24 metri, ma la sensazione di instabilità è decisamente interessante. Subito dopo visita alla più antica distilleria di whiskey del mondo, a Bushmills, la prima ad aver ottenuto la licenza, nel 1608. Abbiamo capito molto poco della spiegazione, i termini erano troppo tecnici, ma il whiskey (di prima mattina) lo abbiamo assaggiato molto volentieri. Poi ci siamo sbizzarriti allo shop, io ho comprato un’ottima bottiglia di crema, un’altra l’abbiamo conservata per il pigiama party in albergo. Nel pomeriggio siamo partiti, sotto la pioggia, alla volta di Belfast; giunti nella capitale abbiamo fatto un veloce giro a piedi e ci siamo infilati, guarda caso, in un pub: il più antico e famoso di Belfast il “The Crown Liquor Saloon” in Great Victoria Street. E’ un luogo strano, ogni tavolino è isolato dagli altri e inserito in cellette; per chiamare la cameriera bisogna premere un campanello. Dentro questo pub è proibito entrare vestiti da calcio, retaggio di qualche rissa del passato. Bevuta l’ennesima birra siamo partiti direzione Dublino, tappa finale del viaggio. Il nostro albergo è il Citywest Conference Centre & Golf Resort, forse un po’ fuori mano, ma terribilmente chic: 1147 stanze, campo da golf, piscina e un paio di elicotteri per i clienti con tanta fretta. Un labirinto. Il tempo di orientarci, di trovare le stanze e dobbiamo uscire: alle nove Simone ci aspetta al Trinity College. Ma di questo parlerò un’altra volta.

Dal Donegal alle isole Aran
e da Dublino fino al Connemara
dovunque tu stia viaggiando con zingari o re
il cielo d’Irlanda si muove con te
il cielo d’Irlanda è dentro di te

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