
Lui è Enrico ‘Busker’ Cappellari, artista di strada viaggiatore. L’ho incontrato (e fotografato) nello spiazzo antistante il rifugio Vajolet, a 2243 metri sul livello del mare. Da lì a poco sarei partito all’inseguimento delle celebri torri (magari poi un giorno le farò anche vedere). Pittoresco e bravissimo. Ovviamente per fotografarlo ho dato un po’ di me sotto forma di due euro. Ho scoperto dalla sua pagina facebook che quello era il suo ultimo giorno sulle Dolomiti, e quindi direi che ho avuto tanta fortuna. Buon viaggio Enrico. :-)
Sto dando tutto di me in cambio di qualcosa di Voi.
– Enrico Busker Cappellari

L’estate scorsa ho deciso per una piccola e veloce escursione al rifugio Migliorero. Non sono un esperto cartografo, anzi, ma posso affermare con certezza che si trova nella zona di Vinadio (cioè, si parte da lì), nel vallone dell’Ischiator. E’ un’escursione semplice e molto bella, per arrivare al rifugio ci vogliono meno di due ore, andando piano. Ma è quando si arriva al rifugio che diventa davvero uno spettacolo: si trova abbarbicato in cima ad uno sperone e piuttosto che un rifugio di montagna sembra un castello (infatti nasce negli anni 30 del secolo scorso come albergo in quota). Purtroppo l’ora del mezzogiorno non mi ha permesso di scattare nulla di memorabile, però voglio ugualmente lasciare traccia di quella visione con 4 foto del Rifugio Migliorero da quasi tutte le angolazioni. La prossima volta punto ad arrivare all’alba. Seeeee…





Taillante e Colle Dell’Agnello 2016 è il nome di un workshop di fotografia naturalista, tenuto dal bravissimo Luca Gino, al quale ho partecipato il 28 Agosto scorso. Siamo partiti in mattinata da Pontechianale con destinazione Pan di Zucchero: l’idea era quella di fotografare la Taillante al Tramonto. Prima tappa il lago del Pic d’Asti per qualche scatto con il polarizzatore e per prendere conoscenza del gruppo. Quindi partenza per il colle dell’Agnello e salita sino al Col Vieux, dove abbiamo preparato il campo base (campo base é una parola molto grossa, ma mi piace perchè fa tanto escursionismo estremo), per poi partire alla volta del lago Foreant, seconda tappa della nostra escursione. L’acqua era fredda, praticamente ghiacciata, ma al nostro fianco un gruppo di ardimentosi ha comunque provato un velocissimo tuffo. Il loro coraggio mi ha quasi commosso. Dopo qualche scatto di prova con i filtri, purtroppo il sole era troppo alto, siamo tornati al campo base (che distava circa un’ora di cammino) per prepararci al tramonto. Siamo saliti un po’ in quota e la dea bendata del meteo è arrivata in nostro aiuto sotto forma di nuvole coreografiche. Che servono sempre. Ho scattato con il 16-35, polarizzatore e tempi di scatto lunghi. Devo ammettere che la Taillante al tramonto emana un certo fascino. Ho scattato singole, doppie e triple esposizioni per riuscire a cogliere al meglio tutti tipi di luminositá, sono salito più in alto, ho scattato anche contro luce ma quasi sempre con treppiede, a 16mm e diaframma chiuso (e per il sottoscritto è una raritá). E queste sono le mie cinque foto preferite.



Situato in fondo alla Valle Varaita, sul confine tra Italia e Francia, il Colle dell’Agnello che con i suoi 2744 metri è uno dei valichi alpini più alti d’Europa, sarà la meta di questa giornata fotografica in alta quota.
L’ambiente montano che circonda il colle, con montagne estremamente fotogeniche come la Taillante (3197 m.) che con la sua caratteristica forma a lastroni è sicuramente la più interessante della zona, Il Pan di Zucchero (3208 m.) e il Pic d’Asti (3219 m.) e poco più in la il Monviso. Uno scenario unico, completato da limpidi laghetti con i loro riflessi e trasparenze, il lago del Pic d’Asti e il lago Foreant, e da un terreno incredibilmente ricco di primi piani e spunti fotografici, lastroni che sbucano ovunque ed una flora alpina ricchissima.Lo scenario ideale per un fotografo, ed un parco giochi favoloso per il fotografo paesaggista.