C’è questo piccolo e bellissimo paese disperso fra le alture del Piemonte. E qui tanti, ma tanti anni fa, dopo una tremenda alluvione, crollò un ponte; era un ponte importante, un passaggio vitale di merci e persone. Gli operosi abitanti di quel piccolo paese si misero subito all’opera per ricostruirlo e in breve tempo il ponte tornò a lavorare. Ma in quel piccolo lasso di vita in tanti si accorsero che si stava bene anche senza quel ponte; anzi, forse si stava peggio, ma i costi erano superiori ai benefici. Purtroppo è la storia del nostro mondo votato esclusivamente al dio denaro; e pazienza se per molti quel treno era veramente importante: nel giro di qualche anno si decise che su quel ponte il treno non sarebbe più transitato e la linea ferroviaria venne prima cancellata e infine abbandonata al suo destino. E la stazione? E la stazione anche. Perché se il treno non passa a cosa serve una stazione? A nulla. E i giorni passano inesorabili, gli anni pure, e la stazione di B. ormai fa parte di un panorama di abbandono al quale nessuno fa praticamente più attenzione. Solo il dalmata Baily e il suo padrone sanno dove si trova e vengono qui tutti i giorni a passeggiare sulla banchina nel silenzio assordante di un treno che non passerà più.