Torino non è un luogo che si abbandona
– Friedrich Nietzsche
Domenica 23 giugno ho partecipato alla Milano Photo Marathon. E’ stata la mia settima partecipazione ad una tappa dell’Italia Photo Marathon (2 volte a Torino, 3 volte a Genova, 2 volte a Milano). Il capoluogo lombardo è per il sottoscritto una città difficile: non la conosco, le distanze sono enormi e il tempo si dilata in modo incredibile. Quest’anno ho avuto anche qualche problema di gestione degli spostamenti (roba personale) e quindi trovare spunti e ispirazione per i 9 temi proposti dall’organizzazione è stato davvero difficile. Ma devo ammettere che questa foto, una delle ultime che ho scattato, mi piace davvero tanto: perchè è un’idea interessante fuori dall’ordinario ed è realizzata con conoscenza e tecnica. E’ una foto che qualche anno fa non avrei nemmeno pensato. Il titolo era sotto il sole e immaginavo già, vista la giornata caldissima, centinaia di foto di persone sdraiate a prendere i raggi del sole magari con copricapi e abbigliamenti improponibili. Io invece ho deciso che il sole doveva essere protagonista della foto e l’unico modo per ottenere l’effetto che cercavo era quello di sottoesporre e creare un controluce fortissimo (con tanto di silhouette). Mi sono sistemato in piazza Gae Aulenti, ho fatto in modo che il solo fosse in mezzo ai palazzi e ho scattato a f/13 sottoesponendo di 3 stop. Dopo un paio di tentativi ho trovato la perfetta combinazione tempo/diaframma: ho solo aspettato il soggetto giusto. E quando è passato un bambino con il pallone da basket…
Oggi, 4 luglio, è il mio compleanno.
E mi piace immaginarmi, un po’, sotto il sole
Domenica scorsa ho partecipato alla Milano Photo Marathon. Il primo tema in gara: “La mia Milano“. Essendo un turista, nel vero senso del termine, ho cercato di rappresentare davvero quello che per me è Milano; ho pensato pochissimo perché lo scatto era ben impresso nella mia mente. Un classico della città del panettone, già visto milioni di volte, ma la mia Milano è tutta in questa immagine: metrò e Duomo. Forse un po’ banale, ma davvero in tema. Nelle prossime ore vi parlerò delle altre foto in gara: ma solo di quelle interessanti. Poche, tranquilli.
Domenica scorsa ho partecipato alla decima edizione della Cuneo Photo Marathon (la più antica d’Italia). Fra i temi proposti, nella prima tornata, saltava all’occhio: “In questa città di… santi!“. Ovviamente si tratta di un titolo che apre le porte a qualsiasi interpretazione, i puntini di sospensione suggeriscono inoltre un malcelato tentativo di ironia. E qual è il santo più conosciuto di Cuneo? Sicuramente sono i famosi blocchetti di leucitite (ne ho imparata una nuova) che servono a piastrellare gran parte del centro storico della città: i sanpietrini (o sampietrini). Ho aspettato che la pioggia scendesse di intensità, ho approfittato della piazza semideserta e ho scattato con il 14mm praticamente per terra (meraviglia dello schermo orientabile) una visuale estesa dei celebri sanpietrini di Piazza Galimberti. E’ proprio una città di santi.
Per questo post mi sono ispirato al mio concittadino Settimio Benedusi. Ho preso una scala e sono andato in Piazza Galimberti. Di mattina, la sveglia è suonata alle 6 antimeridiane. Arrivato in piazza Gali ho avuto un po’ di timore ma nonostante tutto ho scaricato la scala dalla macchina, mi sono sistemato dalla parte di Via Roma e sono salito sul quarto gradino. Niente di eccezionale, ma l’idea di scattare una foto leggermente sopraelevata (quindi con un occhio diverso dal solito) alla piazza più importante di Cuneo praticamente deserta mi ha incuriosito. Ho deciso di virare in monocromatico per enfatizzare certi aspetti dell’immagine. Purtroppo, da solo, non ho scatti di backstage (e avevo anche una scala più bassa) come Settimio e non posso nemmeno utilizzare il gioco di parole Scala/Milano; tocca accontentarvi di una sola foto e di un piccolo instagram. :)