
Quando durante un pomeriggio dedicato agli strumenti musicali (in un asilo nido, con tantissimi bambini e la musica in sottofondo) consegni ad una bambina di 19 mesi un tamburo e lei, incurante di tutto quanto le succede intorno, si concentra ed utilizza il battente come una penna e la pelle del tamburo come un foglio di carta (e la felicità dipinta sul viso) capisci che il suo futuro è già scritto: la musica non interessa. Papà, Io voglio scrivere!!

Dopo 6 anni di latitanza torna in Italia il WordCamp. E si trasferisce da Milano a Torino. Io che sono un fedele seguace di WordPress non potevo mancare, anche perché partecipando sarei riuscito ad arrivare al poker di presenze: en-plein, 4 su 4 (e non so in quanti possano vantare tale primato). Io non sono un grande utilizzatore e non sono nemmeno uno sviluppatore: però volevo esserci per fotografare l’evento e conoscere nuovi amici (e magari incontrarne di vecchi)(vecchi per modo di dire).



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Ho pubblicato pochi giorni fa una foto molto simile: una strada e la neve tutta intorno. Ma quella era una foto vecchia, questa invece è fresca di giornata. Oggi mi sono alzato un po’ prima del solito: le previsioni davano neve e avevo paura di rimanere bloccato. In realtà nevicava si, ma non ancora in modo deciso. Ho colto l’occasione della sveglia presto per scattare qualche foto; ho scelto una strada secondaria per evitare il traffico, ho aspettato di trovare un panorama interessante, ho fermato la macchina e sono sceso per fotografare. Nel silenzio. Nevicava già forte, una neve ghiacciata: ho dovuto quindi accellerare i tempi scegliendo ISO mediamente alti per evitare il mosso. Ho scattato a 1/20 senza stabilizzatore, ma ho la mano ferma. :) A mente fredda avrei dovuto aprire maggiormente il diaframma, in questo modo però si vede però il movimento dei fiocchi nel cielo, che non guasta. Non ha ancora smesso di nevicare.

Il Lago di Pianfei torna sempre, non passa mai di moda. Se non conto male questa è la 14ª foto del lago che pubblico. Ma il tema del mese di MondovìPhoto è ‘riflessi e riflessioni‘ e quindi ho colto l’occasione per tornare sulle acque gelate (mai come in questo periodo) ma riflessive dello specchio d’acqua di Pianfei. Questa foto è scattata poco dopo l’alba in una grigia mattina di marzo (praticamente ieri). Mi piace tornare qui dopo una nevicata: posso sempre trovare silenzio, pace, tranquillità; al mattino presto non c’è quasi mai anima viva. Ieri purtroppo le nuvole non hanno collaborato come avrebbero potuto, ho provato a rimediare togliendo il colore e creando una simmetria perfetta (la foto è divisa in due parti assolutamente identiche). Riflesso perfetto.

Sei in un bellissimo ed attrezzato studio fotografico. Hai a disposizione almeno tre tipi di sfondo diversi, due softbox rettangoli e due ottagonali, uno striplight, un beauty dish, pannelli riflettenti. E poi scopri che le foto che preferisci, le più interessanti, sono quelle che hai scattato sfruttando la luce del tardo mattino che passa attraverso la porta a vetri dello studio. Che molte volte le soluzioni più semplici (ed economiche) sono anche le migliori.
Questo è il sunto di tre post del 2014 che ho ripreso e modificato. Il titolo è una citazione da ‘
5 minuti‘ di Gianna Nannini (dall’album Scandalo, 1990).



Credo che la Fotografia di Strada (meglio conosciuta come Street Photography) non riuscirà mai ad entrare nelle mie corde, a rubarmi il cuore. E’ impegnativa, difficile: è fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione (si, è simile al genio). Domenica scorsa ho provato, per le vie del centro storico di Genova, a cimentarmi in questa nobile arte. Mi sono armato di reflex, 50 fisso (quasi sempre utilizzato a tuttaapertura) e voglia di catturare qualcosa di interessante. La street è impresa ardua a f/1.2. Il problema è riuscire a mettere a fuoco in pochi centesimi di secondo, un’operazione a metà strada fra abilità e colpo di fortuna: il rischio di perdere l’attimo migliore è altissimo e il rimpianto di una bella foto sfumata per un fuoco maldestro è sempre dietro l’angolo. Ho fotografato quasi sempre in Via San Lorenzo, fra piazza De Ferrari e il Bigo di Renzo Piano; mi sono divertito e penso di aver catturato una parte dell’essenza di Genova. Anche senza il mare.


Raramente, quasi mai, pubblico in bianco e nero. Non è il mio genere, io vedo il mondo a colori. Per queste foto ho preso spunto da quello che ritengo un maestro del genere e le sue immagini sono rimaste impresse nella mia mente, come fonte d’ispirazione, per tutta la giornata. Lui è Marco Galletto e vi consiglio un viaggio sul suo Flickr (che adesso non esiste più).


