La vita è composta di piccole tradizioni, di riti che si ripetono costanti nel tempo. In casa mia la colazione pancake e succo d’acero della domenica mattina è una di queste. E’ una mania che abbiamo imparato ad amare durante il viaggio di nozze negli Stati Uniti e del quale non riusciamo più a fare a meno; talvolta, data la sveglia tarda, si trasforma in un vero è proprio brunch. Da qualche tempo per la preparazione (oltre ad una nuova splendida padella da pancake) c’è anche una nuova piccola collaboratrice: è bravissima a mescolare e a sporcare (in questo ha preso dal papà). Per scattare questa foto ho utilizzato la luce della porta-finestra della cucina e un pannello riflettente laterale, incastrato fra il frigo ed i pensili, per schiarire le ombre: tuttaapertura a f/1.2 e conversione in monocromatico (molto contrastata) per evitare che i troppi colori della cucina potessero distrarre. I pancake sono quasi pronti. ;-)

Non dimenticare: due cose non conoscono limiti, la femminilità e i modi di abusarne. (dal Film Nikita)

Sabato ho trascorso una bellissima serata: ristorante, cibo ottimo, otto coppie di amici. E prosecco che può aiutare a rendere rilassante l’atmosfera. Anche caldo equatoriale nonostante le temperature polari all’esterno. Ho colto l’occasione al balzo e mi sono divertito a riprendere il discorso dei Silver Portraits, discorso che avevo interrotto bruscamente lo scorso anno: ritratti in biancoenero con il 50 a tuttaapertura. Ritratti decisamente cattivi. Solitamente le persone sono un po’ restie a farsi fotografare in questo modo, ma loro mi conoscono, sanno che non mi sarei arreso tanto facilmente e sono rimasti al gioco (e avranno pensato di me tutto il male possibile). Ho faticato un po’ con Maurizio che in realtà è molto fotogenico e quindi ho deciso di dedicargli la copertina; ma forse il suo era solo un problema di camicia. Spero non me ne voglia. Sono 15 foto, 15 persone diverse: manca ovviamente la mia, ma un selfie di questo tipo è davvero improponibile. Magari un giorno ci proverò. Ma un giorno molto lontano.

Sorpresa. Paura ed ansia.
Aspetto una dolce verifica nel giorno che inizia.
Cosa sarà di me? Piccolo cuore.
Sei tu che scegli se diventare. Se vivere.
Come il vento che soffia.