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Daniele Ronda @ Doi Pass
POSTED ON 29 Lug 2017 IN Concert     TAGS: folk, silver

Ronda #01

Stavo inseguendo Daniele Ronda già da qualche anno; poi per mille motivi (tipo anche un temporale) non ero mai riuscito ad assistere ad un suo concerto. Perchè nonostante i suoi natali emiliani Daniele è un grande appassionato della Granda e non perde l’occasione per cantare dalle nostre parti. E questa volta è capitato che il suo concerto fosse il pezzo forte dell’ultima serata Doi Pass per Mondvì dell’Estate 2017. Praticamente casa mia. Bellissimo concerto impreziosito da una versione spettacolare di ‘Lascia che io sia’ di Nek (scritta dallo stesso Ronda). Il vantaggio di questi concerti, definiamoli più intimi, è la possibilità di fotografare in libertà praticamente a due passi dal palco; il rovescio della medaglia purtroppo è dato da un impianto luci di livello molto basso: ecco spiegata la scelta del monocromatico. Difficile trovare situazioni di luce interessanti dal punto di vista cromatico. Il concerto è stato stupendo e mi ha lasciato una bellissima sensazione: sono tornato a casa cantando ‘La rivoluzione’ a squarciagola.

Ronda #03Ronda #04

Ronda #06Ronda #05Ronda #07

Ogni volta che ti sentiranno urlare
ogni volta che non ti farai comprare
ogni volta che il terrore ti taglierà le gambe ma tu non smetterai di camminare
ogni volta che dirai la verità costi quel che costi
ogni volta che ti spingeranno via ma tu non ti sposti potrai essere orgoglioso di te stesso
potrai dire finalmente di aver fatto
la tua rivoluzione
la tua piccola rivoluzione

Ciao!
POSTED ON 23 Lug 2017 IN Street     TAGS: silver, children, wideaperture

Ciao!

Ho scattato questa foto durante la photomarathon genovese della primavera scorsa (ma sembrava inverno). E’ una foto particolare, una foto di strada: c’era questa bravissima coppia di artisti e un capannello di gente ad ascoltare. E poi un bambino di colore che, incuriosito e stupito dalla situazione, si divertiva a prendere i soldi dal cappello delle offerte. Fra le risate degli astanti e i goffi tentativi del padre di fermarlo. A quel punto ho deciso di fotografare la scena ma appena mi sono abbassato, per cogliere il punto di vista del bambino, lui si è accorto della mia presenza e come se nulla fosse mi ha salutato. Ciao con la manina. La foto è scattata a 24mm quindi ero veramente vicino: difficile passare inosservato. Sono stato parecchio indeciso se pubblicare questa foto: c’è un bambino e non ho la liberatoria firmata dai genitori. Ma credo si tratti di una foto innocente e quindi ho lasciato da parte per una volta il discorso della privacy. Ma penso che un giorno ritornerò sull’argomento.

[…] A meno di artifici che rendano la fotografia equivoca, introducendo contenuti morbosi, incongrui e potenzialmente pregiudizievoli per l’incolumità del soggetto, l’immagine pubblica dei bambini deve poter tornare a disposizione del “sogno” (di cui la fotografia è al servizio), sempre più minacciato dalla ventata oscurantista e persecutoria che sta ammorbando questa fase storica della nostra società.
Fotografare bene, fotografare tutto ma con amore. Ecco la battaglia di libertà che ogni fotografo oggi dovrebbe consapevolmente combattere, un piccolo contributo alla cura della paranoia. Uno dei modi in cui l’arte può provare a migliorare il mondo. Sempre che ci crediamo ancora. (Carlo Riggi)
Famiglia
POSTED ON 16 Lug 2017 IN Portrait     TAGS: silver, wideaperture, kingoftherings

SilviaPaolo

GiorgioLorenzo

Roberto
POSTED ON 11 Lug 2017 IN Portrait     TAGS: silver, wideaperture, kingoftherings

Roberto

Sliding Ropes
POSTED ON 19 Mag 2017 IN Performing Arts     TAGS: theater, silver, wideaperture

Sliding Ropes #02

Anche quest’anno MondovìPhoto ha avuto l’onore (e l’onere) di fotografare la rappresentazione teatrale studentesca organizzata dalla compagnia Servi di Scena al teatro Baretti di Mondovì. Ho scoperto che tutti gli anni viene scelto un oggetto per complicare la vita degli attori (e degli autori): quest’anno due corde verticali al centro del palco (se non ho capito male lo scorso anno era un baule). Il tutto per dare un filo conduttore alle varie scuole che provano a cimentarsi nel gioco del teatro. Io sono stato selezionato per fotografare i giovani dei licei e dell’alberghiero; giovani perché ancora iscritti nei primi tre anni di scuola: titolo dell’opera: Sliding Ropes. Teatro dell’assurdo e ci ho capito davvero poco; ma questa sarebbe un’altra storia. E’ stato molto divertente (come sempre) fotografare nel backstage: i ragazzi sono davvero molto disponibili, si divertono e non sono per nulla a disagio nonostante la macchina fotografica. Mi sono sentito decisamente trasparente. Il discorso si è complicato durante la rappresentazione vera e propria: luci molto basse e complicate, attori, vestiti completamente di nero, in movimento continuo; in questo caso devo ammettere che poter contare su un obbiettivo molto luminoso ha semplificato il mio compito. Ho salvato 287 foto, sui social ne ho pubblicate 31, sul sito invece diminuisco ancora: solo 15, quasi equamente divise fra dietro le quinte e rappresentazione. Ho scelto di pubblicare esclusivamente in bianco e nero in quanto i colori, brutti, avrebbe solo distolto e spostato l’attenzione. Trovo bellissima la foto di copertina; chi si loda si imbroda dicevano. Pazienza, per questa volta.

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#TEATRO Un grande soddisfazione #tuttiinscena8:
– 2500 spettatori in sala tra gli spettacoli del mattino e della sera;
– 110 attori in scena,
– una sempre più consolidata collaborazione con il C.F.P. Cebano-Monregalese per il trucco e parrucco dei giovani attori
– esperimenti fotografici molto apprezzati e riusciti con il gruppo di Mondoviphoto

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Statuto @ Piazza Virginio
POSTED ON 27 Apr 2017 IN Concert     TAGS: ska, silver

Statuto #01

Per il concerto degli Statuto di lunedì scorso ho sicuramente battuto qualche record. Sono uscito di casa alle 22.35, ho iniziato a scattare alle 22.54. Ho bruciato 808 foto in circa 35 minuti. Alle 23.50 ero a casa. Concerto bellissimo dal punto di vista musicale, oSkar è un fenomeno. Sempre detto. Purtroppo dal punto di vista fotografico la situazione era qualcosa peggio che disastrosa: palazzi dietro, palco bruttino, luci inadeguate, totalmente inadeguate. Un faro rosso, un faro blu ed un faro verde. In quest’ordine e nient’altro. La scelta del monocromatico, che generalmente non mi appartiene per questo genere di fotografia, è stata quasi obbligata. Credo comunque di aver salvato qualcosa, delle 808 foto scattate ne sono rimaste 126; e sono riuscito ad ascoltare ‘Balla’. ;-)

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Il tradizionale concerto per l’anniversario della Liberazione, in piazza Virginio a Cuneo, ha visto come protagonista la celebre band piemontese degli Statuto. Non credo che oSKAr e compagni abbiano bisogno di molte presentazioni: anche ieri sera hanno suonato i loro grandi successi come ‘Balla’ e ‘Qui non c’è il mare’ e presentato il nuovo album Zighidà 25, uscito da pochissimi giorni, che celebra la storia della band. Purtroppo l’accoglienza del pubblico cuneese non è stata delle migliori: tanta gente, ma ambiente decisamente freddo. OSKAr ha provato in tutti i modi ad accendere la platea, ma i suoi sforzi si sono rivelati inutili: è riuscito a coinvolgere solo i bambini presenti che si sono divertiti a ballare sotto il palco. Certo, le sedie (in gran parte vuote) non hanno aiutato a scaldare l’atmosfera; e gli Statuto non sono un gruppo da ascoltare seduti. Peccato.