La curva più bella sul corpo di una donna è il suo sorriso
– Bob Marley
Quando si pubblicano le foto di una donna, meglio se nuda, la citazione, meglio se colta e addirittura aulica, fa sempre il suo effetto. E’ quasi un obbligo, sembra essere diventato fisiologico. Talvolta si cita un poeta celebrato, meglio se dannato, altre volte il testo di un famoso cantautore, meglio se ribelle, meglio ancora se morto per overdose (suicidio anche). In inglese poi diventa un must imperdibile, siamo tutti un po’ come Robert Mapplethorpe. In realtà penso sia tautologico affermare che si tratti di una buffonata: è davvero necessario aggiungere a queste foto delle parole, inutili, insignificanti, vuote? Davvero non credo, l’artista che si nasconde (molto bene) nel fotografo (che poi sarei sempre io) non sente il bisogno di aggiungere altro e mai avrebbe voluto. E’che mi hanno praticamente obbligato a scrivere qualcosa. Vi giuro, non avrei voluto tediarvi con questo noioso sproloquio. Ma necessità dev’essere giocoforza virtù, e quindi chi meglio di Bob Marley per elevare al rango di qualità assoluta questi 5 nudi? Artistici ovviamente, ça va sans dire.
Il giorno dell’epifania, dopo la grande nevicata di inizio gennaio, sono sceso in paese per scattare qualche foto di street. Certo Beinette non è Milano e nemmeno New-York, ma ho cercato di adattarmi. Ho montato sulla fotocamera il piccolo Helios 44M-7 58 f/2 e sono andato per strada. Per enfatizzare l’idea del vintage ho scelto di virare le foto in bianco e nero; rimane sempre molto complicato, per la mancanza di abitudine, focheggiare in manuale, soprattutto se si scelgono aperture di diaframma decisamente aperte. La mancanza di nitidezza ai bordi del piccolo soldato russo è evidente, ma nonostante tutto qualcosa di interessante sono riuscito a cogliere. D’altronde è documentazione.