Avevo lasciato in sospeso la storia da Marcos e adesso la concludo. Verso la fine dell’evento Wedding mi sono preso il lusso di scattare due ritratti a tuttaapertura con la focale classica per questo genere di fotografia: 85mm. Ho scelto l’ultima modella, Marella (fa anche rima), e gli ultimi secondi dello shooting. In esterna, niente flash, solo luce ambiente. E sono due foto almeno interessanti.
La scorsa settimana mi è capitata una cosa insolita. Lorena mi ha chiesto di farle da assistente per una serie di ritratti in abito da sposa da Marcos Atelier. Per rendere l’idea con una metafora è come se io chiedessi a Federer di farmi da raccattapalle allo Sporting Club di Mondovì. Ma con la mia consueta e proverbiale umiltà mi sono calato nella parte: ho trasportato il materiale come uno sherpa indiano, ho servito il caffè (si, pure quello), spostato le luci, sopportato e nel frattempo sono riuscito a rendere tangibile e artistico il concetto di foto di backstage. Si, non posso essere sempre umile. Ho selezionato 15 foto che rappresentano l’atmosfera dell’ambiente, ho scelto il bianco&nero per staccarmi dalle foto ufficiali (a colori) e perché ritengo il monocromatico più adatto a foto con grana evidente: non ho utilizzato il flash per non disturbare e quindi mi sono visto costretto ad aprire il diaframma e a impostare ISO alti (quasi sempre 1600). Poi mi sono concesso il lusso di scattare anche 2 ritratti; ma è un’altra storia…
Quando ti uccidi, tu ti diverti di più
Quando ti uccidi tu ti diverti di più
Quando mi uccidi, ridi, ridi.
– Moltheni