
Oggi mi sento un eletto. Ebbene si, ho partecipato al BzaarCamp di Milano, la prima esperienza del genere in Italia. In realtà il termine partecipato non è proprio esatto, sarebbe più corretto dire che ho fotografato; oppure si potrebbe utilizzare lurkato, parola decisamente in voga sabato pomeriggio. Sono riuscito a seguire circa un terzo delle conferenze, forse anche meno: la presentazione che mi ha divertito di più è stata quella di Zorflick, Matteo è riuscito a catturare l’attenzione della sua platea con la risata e con un’ottima dose di simpatia; la più interessante, ecco la più interessante è un problema: se proprio devo scegliere devo ammettere che Kurai con il suo ‘Capitale Sociale’ ha colto realmente nel segno. Ma il bello del BarCamp è il clima che si instaura fra i partecipanti, l’aria che si respira: una serie di incontri, amicizie e dialoghi che rendono questo tipo di manifestazioni davvero particolari. Ho imparato tantissime cose, ho ascoltato parole incomprensibili, ho interagito/fotografato con tante persone. Infine qualche ringraziamento: Bru (aka Riccardo Cambiassi) per l’idea e la passione, Marco e Apogeo per la disponibilità, Stefano e Fon per la connessione, Andrea e Federico per la focaccia.







E grazie a tutti coloro che hanno partecipato, perchè tutti hanno qualcosa da insegnarmi e la voglia di spiegarmelo. (
Andrea Beggi)









Ecco le prime foto scattate al BzaarCamp: l’atmosfera è interessante e c’è la più grande densità di PC che io abbia mai visto in vita mia. C’è anche il gruppo su Flickr, creato al volo da Baldo:
BzaarCamp06. (
Samuele Silva)





Domenica pomeriggio sono andato ad Alassio. Alle 18 e 30 il presidentissimo Urbano Cairo ha firmato la piastrella che il muretto di Alassio ha deciso di dedicare al nuovo Torino Football Club. C’era tantissima gente, maglie granata e bandiere. E’ arrivato anche Jimmy Fontana, quello che io definisco “il rappresentante degli Ultras fra i giocatori“. Quando ha visto il numero di tifosi presenti ha esclamato: “Qui siamo il doppio di quanti erano a Torino ieri”; siamo esplosi, grande Jimmy: ogni riferimento alla marcia dei gobbi del giorno prima è assolutamente casuale. Davanti al celebre muretto c’erano, oltre a Berrino e Cairo, tantissimi tifosi, tantissimi amici; ma soprattutto c’erano le granata girls: quattro splendide ragazze che parteciperanno alla finalissima di miss muretto a fine estate. L’attenzione degli Ultras Granata è stata tutta per loro. E devo ammetterlo, anche la mia.



Nella terza foto si distingue chiaramente quella faccia da culo del mio amico Vincenzo che ha voluto a tutti i costi posare per una foto con le miss. Purtroppo la quantità di gente e la mia fretta (ho lasciato impostato a 100 ISO) non mi ha permesso di scattare foto decenti. E’ un promemoria che mi faccio sempre (controllare la velocità di scatto), ma che purtroppo troppo spesso dimentico, il monitor della reflex trae in inganno: da tenere a mente.

Sabato scorso (3 giugno), prima dell’incidente, sono stato invitato a Porta Siberia. Al Museo Luzzati si festeggiava il compleanno del maestro. Io mi trovavo all’interno come fotografo di scena e aiuto regia. Emanuele Luzzati è un personaggio schivo, semplice e molto interessante. Alla sua festa sono intervenuti personaggi di spicco e critici d’arte, probabilmente non solo per il buffet e per la torta; buffet del quale, d’altronde, quasi nessuno ha usufruito. Per ovvi motivi di copyright non posso pubblicare le foto, ne pubblico solo tre che ho evitato di coprire dei diritti di autore. Si evidenzia, nella terza foto, la timidezza degli invitati di fronte al buffet, rimasto deserto. Ovviamente io ho mangiato l’impossibile e forse qualcosa di più. Ottimo il vino bianco.



Uno dei paesi più belli che mi sia mai capitato di vedere è sicuramente Campocatino. Ci sono arrivato quasi per caso, durante un escursione di trekking sulle Alpi Apuane. Il fascino emanato da questo paesello è incredibile, se non fosse per le macchine parcheggiate si potrebbe pensare di essere tornati indietro nel tempo. Tutto è costruito con lo stesso stile, utilizzando quasi esclusivamente pietre. Magico.


Nel comune di Vagli Sotto si trova una delle più belle conche glaciali naturali, chiamata “Oasi di Campocatino”. Si trova a 1000 metri sul livello del mare ed al suo interno troviamo le tipiche costruzioni pastorali denominate “caselli” che sono state conservate con le caratteristiche costruttive antiche. Sopra Campocatino si trova l’eremo del Beato Viviano, patrono del paese di Vagli Sopra insieme a San Lorenzo.




Questa mattina sveglia alle 5.30 (infatti adesso sono un pelo stanco) e partenza alla volta di Nizza dove salendo verso Nord (uscita autostrada St.Isidore) si incontra la valle del Var, splendida meta per escursioni naturalistiche. Con gli amici del C.A.I. di Imperia (in tutto eravamo una trentina di persone), arrivati al paese di Rigaud (600 metri slm), siamo partiti per una interessante escursione di trekking verso il Col de Mayola (1596 metri slm). Nonostante le pessimistiche previsioni del tempo il sole ci ha scaldato (pure troppo) ed accompagnato sino alla vetta, vetta dalla quale si ammira un panorama spettacolare. Certo svegliarsi all’alba e camminare per sette ore filate non è facile, ma le emozioni che si provano a contatto con la natura e la soddisfazione di ammirare il paesaggio, gli animali e i fiori che si incontrano sul percorso sono realmente impagabili.




