
Nel corso degli anni, e nel corso delle quasi 200 esplorazioni urbex, i miei selfie si contano sulle dita di una mano (no, in realtà sono 7). Non sono narcisista, almeno non nel frangente urbex. Ma questa volta, nel Castello di Marene, ho deciso di fare uno strappo alla regola e addirittura di moltiplicarmi. Anche se qualcuno sostiene che un Samuele Silva basta e avanza. E forse ha ragione.

Avevo in mente da tempo di provare uno scatto del genere. Mi fa specie che ci sia riuscito al primo tentativo: nel senso che davvero ho fatto solo una foto. Boom. Finito. Treppiede montato davanti al sottoscritto, autoscatto a dieci secondi e flash E-TTL (Canon 580EX) tenuto in mano, con parabola 105mm, rivolto verso l’alto. Tempo 1/160, F/11. Poi ho aggiunto un po’ di contrasto e virato gli occhi in rosso (che volevo proprio fossero così). Faccio paura, eh?

Questa è una foto tremenda, brutta, ignobile, inguardabile (aggiungere epiteti a piacere). E’ una mia disgustosa elaborazione grafica di circa 11 anni fa. Questa foto è stata scattata in un freddo novembre parigino con la Canon EOS 20D e l’obbiettivo in dotazione (il sempreverde 18-55) alla celebre Piramide del museo Louvre. Voglio pubblicarla qui per non dimenticare, perché mi capita spesso di osservare e criticare elaborazioni fotografiche improponibili (quello sono) con la superbia di chi ha la verità in tasca. Ma anche io ho i miei scheletri nascosti e ho deciso di aprire questo polveroso armadio, non voglio celare nulla. E questa immagine rimarrà qui, come un testimone del tempo che passa (fortunatamente in questo caso). Il titolo è quello originale dell’epoca: ma ero un ragazzino inesperto, abbiate pietà almeno voi.

La settimana scorsa ho distrutto il volto di Sara trasformandola in un mostro/zombie. Mi sembra giusto però ‘mostrare’ Sara come appare nella realtà, senza nessun ritocco: la foto è nuda e pura come uscita dalla macchina foto (SOOC). E le chiedo scusa, anche perché lei molto gentilmente si è prestata al gioco. Passando con il mouse sull’immagine appare magicamente la versione mostro.

Ehi! Tu, vieni qua che voglio scambiare due parole… :)