Piazza Maggiore decide di cambiare e il salotto bello di Mondovì diventa a cuoricini per festeggiare San Valentino, la festa degli innamorati. Musica romantica in sottofondo e la più bella piazza monregalese si trasforma in una lode all’amore e al romanticismo. Chi l’avrebbe mai detto? Io probabilmente no, ma devo ammettere che l’effetto è di quelli importanti, che colpisce. E mi piace l’idea di concludere con una bella e romantica citazione dedicata a San Valentino. Vi aspetto il 14 febbraio. :-)
Ecco come posso definire in una sola frase il cosiddetto amore: è l’illusione di poter congiungere il fenomeno con la realtà.
– Yukio Mishima
Dopo l’inaugurazione di Illuminatale 2021 mi ero ripromesso di tornare a Cuneo, in notturna, per fotografare un po’ meglio le luci natalizie, comunque senza il popolo della vivace notte cuneese. E quindi sfidando ghiaccio, neve, freddo, gelo e sguardi incuriositi dei passanti sono tornato alle undici di sera in piazza Galimberti, soprattutto, e in Corso Nizza. Treppiede, lunghe esposizioni, guanti, cappello e condizioni di luce complicate, ma credo di aver trovato qualche ripresa interessante e non banale. Anche se banale potrebbe essere quasi un obbligo in questo caso. E Buon Natale.
Si è conclusa domenica, dopo un mese di spettacoli, la manifestazione Cuneo Provincia Futura. E anche io concludo con l’ultimo articolo dedicato all’evento promosso da Fondazione CRC e ideato da Alessandro Marrazzo. E credo di essere l’unico, probabilmente insieme al suo creatore, ad aver assistito a tutti le 10 proiezioni in 3D.
Ho scelto di pubblicare solo 7 delle 10 proiezioni perché ritengo siano le migliori dal punto di vista fotografico: purtroppo l’evento forse più imponente, cioè quello di Piazza Galimberti, è molto interessante dal vivo, ma non garantisce un impatto visivo che potesse meritare la pubblicazione. Se dovessi fare una mia personalissima classifica direi che Un mondo sommerso è la proiezione più interessante, ma anche quelle di Piazza Risorgimento ad Alba, di Piazza Europa a Cuneo e della Torre del Belvedere a Mondovì non sono da meno. Complimenti a chi ha ideato questo progetto perché davvero mi ha emozionato non solo dal punto di vista fotografico.
Nel cortile del complesso di Santa Croce un’installazione site-specific ci parla di deforestazione. Una porzione di foresta pluviale ricreata in un caleidoscopico cubo racconta il suo ciclo vitale inserito in una suggestiva scenografia luminosa creata da ledwall, videoproiezioni e luci architetturali. All’interno del cubo è ricreata una scenografia che riproduce un “tassello” di foresta pluviale che lancia il monito di essere ormai solo un piccolo tassello a causa della deforestazione e che la dimensione infinita è affidata solo ad un effetto ottico, vediamo una grande foresta che in realtà non esiste e se ci muoviamo intorno ad essa all’interno del cubo è sempre infinita mentre l’esterno ci ricorda che è solo una piccola porzione. Un racconto realistico, magico, onirico.