Qual è la cosa che ti farebbe più felice al mondo?
Un bacio sotto le stelle. E tu?
Che venga notte.
– Marcos Ley
Qual è la cosa che ti farebbe più felice al mondo?
Un bacio sotto le stelle. E tu?
Che venga notte.
– Marcos Ley
Qualche scatto di ritratto in notturna senza l’uso del flash. Serata di Progetto HAR con modelli improvvisati fra i corsisti: mi piaceva l’idea di fotografare come se fosse street; difficile ovviamente, buio totale. Ho alzato gli iso sino al massimo consentito dalla mia religione (3200 iso) e scattato a tuttaapertura sfruttando la poca luce ambiente. Ho dato un tocco, minimo, di Orange and Teal e sfruttato il sorriso di Francesca per ottenere questa immagine che trovo quasi accattivante, soprattutto per la composizione che mi sembra particolarmente riuscita.
Da ieri pomeriggio, finalmente, nevica. Tanto desiderata e tanto agognata: la fioca è arrivata. E prima di andare a dormire ho deciso di provare un paio di scatti nel mio giardino: il melograno innevato è clamorosamente fotogenico. Due lunghe esposizioni su cavalletto proprio davanti alla porta di casa; davvero pochi minuti perchè in pigiama fa freddo. La prima semplicissima, 5 secondi a f/8. Nella seconda, per esaltare ed evidenziare i fiocchi di neve, ho aggiunto un colpo di flash sulla seconda tendina. Non è certo un panorama mozzafiato, semplicemente un piccolo ricordo e un esercizio di stile. Benvenuta neve, qui ti aspettavamo con ansia. Anche troppa.
Neve, insegnami tu come cadere
Nelle notti che bruciano
A nascondere ogni mio passo sbagliato
Sono in ritardo di una 20ina di giorni, anche perché le luci d’artista torinesi andrebbero pubblicate nel periodo natalizio. Ma può capitare di dimenticarsi, a me, per esempio, è capitato. Non voglio dilungarmi troppo: giro notturno (serale) nel centro di Torino, il 27 Dicembre, a immortalare le spendide coreografie natalizie che adornano il capoluogo piemontese. Treppiede, tempi lunghi, grandangolo e teleobbiettivo (nel caso specifico il 135 F/2.0 per i lampioni multicolore di Piazza Carlo Emanuele II). E tanto freddo, atmosfera natalizia e, perchè no, anche un po’ di poesia.
Come tradizione vuole la prima foto del nuovo anno dev’essere scattata negli ultimi giorni dell’anno precedente. Poco importa se nel tempo ho modificato le regole (all’inizio avevo deciso di scattarla sempre il primo giorno dell’anno alzandomi all’alba, ma credo sia la definizione di distopia). Questo notturno arriva dal presepe vivente di Bagnasco, scattata poco prima della mezzanotte del 24 dicembre: treppiede, fish-eye (mi piaceva l’idea) e lunga esposizione (15 secondi) a F/6,3. Era decisamente buio. E’ una foto importante, per modo di dire, in quanto è la prima che non pubblico su Flickr. La notizia di questi primi giorni del 2019 è il cambio delle regole da parte del celebre social network dedicato alla fotografia: gli utenti free non avranno più un TB di spazio a disposizione, ma solo un numero fisso di 1.000 foto. Io sono arrivato alla veneranda cifra di 3141. E’ la fine di un’era. E il sottoscritto non ha nessuna intenzione di pagare l’ennesimo abbonamento (sono già troppi) per un servizio che praticamente non utilizzo, e quindi addio. Molte delle foto di queste pagine (diciamo i primi anni) sono linkate direttamente da Flickr e, dal 4 febbraio, spariranno. E’ facile che qualche immagine si perda: nel caso, se potete, segnalatemelo. Addio Flickr, sei stato il mio primo social network, ma da qualche tempo avevi perso il tuo smalto e la tua simpatia. Non mi mancherai.