
Ripeto il titolo dello scorso anno, perché sono passati dodici mesi e torna il Raduno Aerostatico Internazionale dell’Epifania. Siamo giunti alla 35ª edizione e quest’anno, meteo permettendo (siamo costantemente collegati con le previsioni del tempo), si prospetta un evento straordinario. Come sempre presentazione della manifestazione a Mondovì Piazza: presenti il sindaco e tutta l’amministrazione comunale, piloti ed equipaggi, semplici curiosi, direttivo dell’Aeroclub, giornalisti ed ovviamente fotografi. In quest’ultima categoria, manco a dirlo, anche il sottoscritto. Ho scattato qualche foto, ma il bello inizia domani: saranno tre giorni intensi e faticosi. Se lunedì sera avrò scattato meno di 5000 foto sarà una delusione. Stay tuned!








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Prima di Natale sono tornato sotto il tendone del circo del Vertigo Christmas Festival. Per l’occasione lo spettacolo si intitolava Exit Cabaret e gli artisti di 4Square Cirque si esibivano in cinque spettacoli e quattro discipline diverse. È stata davvero un’impresa riuscire a fotografare: la luce è ridotta al minimo indispensabile e gli artisti si muovono a velocità supersonica. Ho selezionato 77 foto e le ho pubblicate in ordine cronologico inverso, quindi partendo dall’ultima esibizione. Concludo facendo i complimenti a Sarah Alessandria, Katell Boudrandi-Saj, Isabela Leles Amaral, Aapo Honkanen, Anne Marjamaki e Gaia Ierace: il loro circo è qualcosa di bellissimo.
Sei persone, quattro discipline, sei universi differenti. 4Square Cirque è un collettivo di artisti stravaganti, provenienti da Italia, Francia, Brasile e Finlandia, desiderosi di condividere la loro visione artistica con il pubblico. Saranno per la prima volta in Italia con Exit Cabaret, spettacolo nato dopo tre anni di formazione all’ESAC di Bruxelles. In scena cinque numeri diversi, collegati da immagini collettive che condurranno il pubblico da un quadro all’altro. Ogni artista porterà in scena le sue più intime paure e il suo universo interiore. Le discipline circensi della roue cyr, del mano a mano su monociclo, del trapezio e del verticalismo saranno gli strumenti per esprimere emozioni e sensazioni.
















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Ieri pomeriggio, nella splendida cornice della Chiesa della Missione, ho assistito al concerto per il Santissimo Natale: Jubilate Deo Salutari Nostro. L’orchestra Barocca dell’Academia Montis Regalis, con la magistrale direzione di Chiara Cattani, ha eseguito la terza Sinfonia di Giovanni Battista Martini, il Concerto in re maggiore per clavicembalo, archi e basso continuo di Giovanni Marco Rutini, la sinfonia in mi maggiore di Giuseppe Sarti, il divertimento in fa maggiore k 138 di Wolfgang Amadeus Mozart e il Magnificat a quattro voci e archi di Luigi Antonio Sabbatini.
Questo concerto segnerà l’avvio di un nuovo intrigante percorso di riscoperta nel repertorio vocale e strumentale dei compositori francescani, un ambito quasi del tutto inedito che l’Academia Montis Regalis andrà a esplorare nel corso del prossimo triennio. Il più famoso di questi autori è senza dubbio Giovanni Battista Martini, maestro bolognese conosciuto in tutta Europa e oggi noto soprattutto per il suo rapporto con Wolfgang Amadeus Mozart- Oltre a comporre opere di pregevole fattura, Martini si distinse anche per la sua attività didattica, che lo fece diventare maestro di molti musicisti di notevole talento, tra i quali si distinguono il faentino Giuseppe Sarti, celebrato operista che si mise in luce soprattutto alla corte di San Pietroburgo all’epoca di Caterina II e dello zar Alessandro I, e Luigi Antonio Sabbatini, dal 1786 maestro di cappella nella Basilica del Santo di Padova.
Come sempre capita in queste occasioni la luce era scarsa, le possibilità di muoversi decisamente limitate –non dare fastidio è il primo comandamento– e giocoforza mi sono limitato a poche immagini con il tele e tanto rumore (inteso come digitale). Le immagini sono praticamente SOOC, nessun ritocco in post se non qualche lieve ritaglio (crop). Uscendo ho montato il grandangolo e ho scattato qualche foto d’insieme: la chiesa della Missione era gremita, tante persone in piedi in fondo alla navata a santificare il successo dell’iniziativa (era gratuita ovviamente). Per dare un tono giornalistico al tutto ho inserito anche le foto delle autorità, in fondo, per non disturbare.




















Nel periodo natalizio Mondovì si colora di circo e nel piazzale Giardini, meglio noto come dei Ravanet, è possibile ammirare il Vertigo Christmas Festival. Un evento che conta sette spettacoli di circo contemporaneo con artisti provenienti da Italia, Spagna, Portogallo, Croazia, Finlandia, Grecia, Argentina, Messico e Brasile. D’altronde nella città monregalese la tradizione del circo è molto sentita, nel 2027 la Cittadella diventerà un polo importante dell’arte circense e l’Accademia Cirko Vertigo è attiva da tempo a Mondovì con eventi, workshop, spettacoli.
Sabato 14 Dicembre era in previsione lo spettacolo
Clown in Libertà, portato in scena da
Teatro Necessario. Un appuntamento pensato appositamente per le famiglie, i bambini e, credo, per i fotografi: un momento di euforia, ricreazione e ritualità catartica per tre buffi, simpatici e talentuosi clown che vengono colti da un’eccitazione infantile all’idea di avere una scena e un pubblico a loro completa disposizione.
Ammetto che sono andato per fotografare, ma non pensavo di divertirmi così tanto: Leonardo Adorni, Jacopo Maria Bianchini e Alessandro Mori sono tre artisti che posso definire, senza ombra di dubbio, straordinari: comicità, musica, giocoleria, acrobazia, tutto insieme per un’ora di divertimento e magia. Fra il pubblico un bambino sghignazzava in modo incredibile (bellissimo), e devo ammettere che anche il sottoscritto ha fatto molta fatica a non cedere alla tentazione di posare la macchina.foto per ammirare con maggiore attenzione le gesta dei tre clown in pista (ma non posso, è più forte di me). Purtroppo le immagini riescono a rendere solo in parte la bellezza dello spettacolo, e un po’ mi dispiace, ma posso considerarlo come uno spot pubblicitario; se trovate in programma Clown in Libertà non esitate a comprare il biglietto, vale per tutti: da 0 a 99 anni.










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