E’ quasi inverno ma la neve è già arrivata da tempo. Sono a Carrù a mangiare il celebre bollito; dopo una serie infinita di amari si esce dal ristorante. La nebbia copre la valle e fuori il freddo è pungente. Due alberi, una luce radente. Sono quasi le due di notte, stanco, ma non posso rimanere insensibile al gioco di luci, freddo, neve e natura. Niente flash, mi serve un cavalletto. Chiedo aiuto e sposto un tavolo in mezzo alla neve. Autoscatto per non muovere la macchina. Adoro l’atmosfera di questa foto, mi sembra riesca a cogliere perfettamente il clima che si respirava quella sera.
Mi trovavo a girovagare nella campagna Senese (in macchina) quando ad un tratto mi si è aperto questo panorama. Non ho resistito. Ho fatto fermare la macchina e ho scattato, d’istinto.
Nella giornata più fredda della mia vita, con temperature che sfioravano i -20, ho estratto dallo zaino (con grande coraggio) la macchina.foto e inquadrato il rifugio, un rifugio caldo che non arrivava mai e che più passavano i metri più sembrava irraggiungibile.