
Tornavo a casa in macchina quando ho notato una striscia arancione, ma tanto arancione, tagliare il cielo in due. Era tardi e il sole aveva quasi interamente compiuto il suo percorso giornaliero. Stava tramontando. Ho svoltato verso Peveragno per cercare l’angolazione giusta e proprio al confine con Beinette ho visto una stradina sterrata praticamente perfetta. Mi sono abbassato (per cogliere il campo di granoturco) e ho scattato a 400 iso, 1/10 di secondo (lentissimo), f/4.
Title originally chosen by Palmasco.

Smarriamo il tempo della nostra presenza danzando lievemente sull’impalpabile sfondo dell’orizzonte, come dervisci rotanti ipnotizzati nel ritmico movimento increspato, in questo limbo di sensi tra mare e cielo.
Foto di/Photo by Samuele Silva – Parole di/Words by Matteo Castellani Tarabini.

-“Cos’è quella cosa laggiù? Mi sa che hanno sbavato il colore, dipingendo”
-“Ma ‘laggiù’ dove? A me pare una riga perfetta, guarda com’è dritta, sembra scritta con la biro. Così dritta che viene voglia di piegarla e vedere cosa ci sia sotto”.
-“Magari sotto non c’è acqua…sarebbe buffo. Comunque non parlavo dell’orizzonte, ma della nuvola più sopra: non vedi che è sfumata?”
– “Boh, forse è pioggia”
-“Ma va’…se è sereno!”
-“Questo lo dici tu”
-“Il cielo lo è. Per il resto, non è colpa mia”
-“Se quella fosse una sbavatura e tu quindi vedessi cose che non ci sono, sapresti trovare anche un’àncora, nascosta bene”.
-“Infatti la vedo: indica qualcosa”.
-“Ecco, allora fai una cosa: buttala a fondo, ché ci fermiamo”
-“Perfetto. Questa è perfetta, come casa”.
Foto di/Photo by Samuele Silva – Parole di/Words by Diletta Parlangeli.

Scricchiola lo scorrere del tempo – clessidre sotto i miei passi – dove è possibile toccare l’orizzonte. L’aria che respiro è un cielo grande – e mi libera da questo silenzio. Bastioni imponenti di sale e sabbia mi trattengono dove so restare.
Foto di/Photo by Samuele Silva – Parole di/Words by Marina Fiorentini.
![Alone [Sea] #02](https://farm5.staticflickr.com/4133/5009248535_bf0cb7105f_b.jpg)
Cammino sulla spiaggia. E’ tardi, quasi il tramonto. I bagnini mettono a posto i lettini, una ragazza corre sulla battigia con il suo cane. Osservo l’orizzonte: c’è un uomo. E’ sulla zattera, al largo. E’ solo. Con lui c’è il mare.

Un folto pubblico assiste ed applaude il passaggio delle Vele D’Epoca.