
Il gelo e la neve si sono impossessati dell’Italia; da queste parti le temperature, in alcuni casi, raggiungono anche i 20 sotto zero. Ma al sottoscritto la neve piace (il freddo meno) perché rende tutto poetico e trasforma il paesaggio in qualcosa di meraviglioso: ogni angolo, ogni scorcio, ogni panorama possono diventare soggetto di bellissime fotografie. Questa immagine, che sembra scattata in alta montagna, si trova in realtà sulla statale 28, poco distante dal Santuario di Vicoforte. E oggi questo [photo]blog festeggia il settimo compleanno. Sembra ieri. E tanti auguri.

Sembra che la neve non voglia smettere di scendere. E le temperature non sono da meno: nei prossimi giorni, in Granda, sono previste minime vicine ai 20 gradi sotto lo zero. Ho scattato questa foto durante una piccola variazione del mio solito percorso, sulla strada che porta verso Pascomonti, subiti dopo Tetti Ellero; mi piaceva il segnale stradale ed il suo contrasto con il bianco che dominava la scena. Ho aumentato la qualità delle ombre ed enfatizzato il segnale stradale dando colore e luminosità. E attenzione al pericolo neve! :)

Questo è l’Arno visto dal Ponte Vecchio. E si tratta di uno scatto copiato, copiato spudoratamente dal mio amico Antonello che aveva scattato la stessa identica foto pochi secondi prima. La bellezza di questa immagine è, ovviamente, tutta nel riflesso. Ho contrastato molto e forse troppo: passando con il mouse sopra la foto potrete osservare l’originale (molto meno esasperata). E non sono così convinto di aver indovinato la post-produzione. Che dite? Ho esagerato?
![Fantasma [Caraglio]](http://farm8.staticflickr.com/7148/6722642561_8fb6bb2a38_z.jpg)
I lunghi tempi di esposizione ed il cavalletto non sono certo le mie armi ‘fotografiche’ preferite. E infatti questa è la prima foto del genere che pubblico; ma una gita notturna a Caraglio, con gli amici del gruppo Flickr Noi del Piemonte, è stata l’occasione (ghiotta) per scattare con tempi lunghi, anzi, lunghissimi. Per questa foto ho piazzato la macchina sul cavalletto, impostato autoscatto e 4 secondi di esposizione. Sono salito sulla scalinata (durante il conto alla rovescia) e ho agitato le braccia per tutto il tempo di apertura del diaframma. Ho completato l’opera convertendo la foto in bianco e nero, quasi seppia, per dare un tono d’antan. E il sottoscritto diventa una specie di fantasma.

E anche questa volta sono riuscito a superare la festa di capodanno incolume. Quasi. Mal di testa e mal di stomaco mi perseguitano da questa mattina: avrò preso un colpo d’aria. :) Come piccola tradizione ecco un’immagine dal mio primo giorno dell’anno. Ho festeggiato l’arrivo del 2012 nella mia Imperia e questo è il tramonto da Borgo Marina. La foto era decisamente piatta quindi ho contrastato le nuvole e aggiunto un filtro polarizzatore, i colori invece sono quasi originali.

Quando torno a Imperia percepisco nettamente la presenza del mare. E’ una presenza forte ed ingombrante. Si respira. Ed in inverno il mare diventa ancora più importante, più bello. Ieri pomeriggio ho fatto due passi sul litorale fra Oneglia e Porto Maurizio; classica giornata di fine autunno, cielo grigio e basso, mare agitato, freddo pungente. Ho trovato questo piccolo ammasso di rocce e un bagliore davvero suggestivo sul nuovo molo lungo: mi sembra che riesca ad esprimere al meglio le sensazioni del mare a Dicembre a Imperia.