E’ come un treno che si ferma a caso
e qualcuno sai che scenderà
è come scivolando piano piano dove non si sa
è come stare sotto il cielo nudi
– Gianna Nannini
E’ come un treno che si ferma a caso
e qualcuno sai che scenderà
è come scivolando piano piano dove non si sa
è come stare sotto il cielo nudi
– Gianna Nannini
Breve storia triste. Sabato mattina, poco dopo l’alba, sono passato da Barolo. Panorama perfetto, nebbia pittorica, almeno 15 fotografi con il treppiede. Un sogno, panorama incredibile. Ho scattato una foto (questa) e poi sono dovuto andare via per motivi non dipendenti dalla mia volontà. Fastidio.
Quando ho visto questa foto mi è subito tornato alla memoria un bellissimo film francese, di una ventina di anni fa, con Daniel Auteuil e una giovanissima (e bellissima) Emmanuelle Béart: “Un Coeur en Hiver“. Una struggente storia d’amore (e non), solitudine e poesia. E il freddo della laguna, e il gondoliere e la nebbia che circondavano Venezia nelle prime ore del mattino mi hanno fatto rivivere l’atmosfera melanconica di quel film. E il titolo della foto, in francese, è un omaggio a uno dei film più tristi che io abbia mai visto.