

Erano 14.000 coperte di lana, mezzo metro di lato, cucite a gruppi 4 con del filo rosso per un totale di 3575 drappi. Sabato pomeriggio hanno coperto piazza Galimberti creando un patchwork multicolore sorprendente e meraviglioso; l’operazione si chiama Viva Vittoria, è stata promossa da Caritas e San Vincenzo, e ricalca la l’omonima manifestazione nata a Brescia nel 2015 da un’idea di Cristina Begni. Il ricavato, 20 euro a coperta, andrà a progetti per le donne in difficoltà e per aiutare le case protette di Cuneo. Lo spettacolo della piazza ricoperta di coperte (scusate il gioco di parole) è stato davvero di forte impatto: purtroppo sono arrivato solo dopo il tramonto e non sono riuscito a fotografare l’installazione con la luce del sole. Ho scattato con il 50 F/1.2 a 6400 iso, chiudendo leggermente il diaframma, in linea retta con la schiena del Barbaroux, e con il 24/105 su treppiede a F/9 e 2 secondi di esposizione inserendo nella composizione anche l’albero di Natale che domina l’incrocio fra piazza Galimberti e corso Nizza. Diciamo che volevo esserci, perchè sono queste iniziative che mi fanno credere che possa esserci un mondo migliore. Un piccolo filo di speranza.
Migliaia di donne hanno partecipato alla realizzazione dei quadrati di maglia. Il progetto ha esercitato un richiamo trasversale e coinvolto persone di ogni estrazione sociale, provenienza culturale, religiosa e politica. Ha aggregato persone che hanno aderito ad un obiettivo comune condiviso realizzando quell’ideale unità in grado di superare il separatismo, l’individualismo e il particolarismo.

Per il secondo anno consecutivo ho fotografato Scrittori in Città, la kermesse che Cuneo dedica ai libri, alla letteratura, agli scrittori. E anche quest’anno il successo è stato davvero incredibile: tantissimi autori, anche di alto prestigio non solo letterario, tutti gli eventi esauriti e pubblico delle grandi occasioni. E anche quest’anno ho scelto le celebrità e ho fotografato personaggi famosi, e conosciuti al grande pubblico, che si sono dedicati alla scrittura: il giornalista Marino Bartoletti (il baffo che conquista) che con la sua simpatia ha stregato grandi e piccini (e raccontato del Grande Torino), il duo comico/musicale composta da Pacifico e Neri Marcorè, l’inossidabile Iva Zanicchi (sempre grande la sua presenza scenica) e, soprattutto, il personaggio internet degli ultimi anni: il medico, accademico e divulgatore scientifico Roberto Burioni che in meno di 20 minuti ha massacrato l’omeopatia e tutte le credenze popolari sulla medicina. Le sue parole sono state incredibilmente forti e quando ha chiesto al pubblico (prima di iniziare) quanti avessero provato l’omeopatia la risposta è stata sconcertante: praticamente il 90% della sala (il sottoscritto ovviamente no) ha alzato la mano. Alla fine della presentazione in molti hanno capito di aver buttato ingenti quantità di denaro in paliativi inutili. A Roberto Burioni ho deciso di dedicare la foto copertina dell’edizione 2019 di Scrittori in città.












E’ iniziata mercoledì 13 novembre, a Cuneo, la XXI edizione di Scrittori in città. Il tema dell’edizione 2019, che terminerà lunedì prossimo, è Voci “e prova a chiarire e a dare luce alle voci che si sentono, che si ascoltano, che hanno da dire molto, sempre. Sono le nostre voci, sono le voci degli altri. Voci del verbo leggere“. L’edizione 2019 del festival letterario Cuneese ha in programma ben 224 appuntamenti e 232 ospiti: incontri, laboratori, spettacoli, mostre, film, eventi extra. Un festival diffuso attraverso la città: gli eventi nascono dal centro incontri della Provincia, cuore della manifestazione, e si allargano in tantissimi spazi aperti ai cittadini, come la Biblioteca Civica, il Teatro Toselli, il Cinema Monviso, ma anche i musei e circoli culturali. Le foto raccontano il reading teatrale, tratto da Qualcosa (Longanesi), andato in scena ieri sera al teatro Toselli, che ha visto sul palco l’autrice del libro e conduttrice radiotelevisiva Chiara Gamberale, accompagnata dalla straordinaria voce narrante di Luciana Litizzetto.





Come possiamo fare pace con “lo spazio vuoto” che tutti abbiamo dentro? E come possiamo trovare un equilibrio fra l’ansia di assoluto e la lusinga del niente che ci tormentano? La scrittrice e conduttrice radiotelevisiva Chiara Gamberale ha provato a rispondere nella sua favola morale, Qualcosa (Longanesi), diventato reading teatrale interpretato dalla stessa autrice, nei panni della protagonista. Ad accompagnarli, la voce narrante di Luciana Littizzetto, presenza magica che ci rivelerà perché «è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura». Regia di Roberto Piana. Una produzione Il Circolo dei lettori.

Oggi pomeriggio sono riuscito (fra mille impegni) a fare un salto rapido (parliamo di 15 minuti di orologio) a Cavoli Tuoi, un mercato orto-culturale che tutti gli anni si tiene nella splendida cornice di Piazza Maggiore a Mondovì. E quindi è scattata, doverosa, la cronosfida. Avevo con me solo l’85 e quindi ho deciso di provare con 3 ritratti, e devo ammettere che la situazione si è rivelata più semplice del previsto: ho vinto facile come si suol dire. Nelle foto potete ammirare Prezzemolo, l’artigiano dei giocattoli, l’amica Elisa dell’Agriforno Rosso Gentile, ed Erika con il suo Zafferano di Cuneo. Essendo più anziano, e decisamente più pittoresco, ho scelto di lasciare la foto più importante al signor Prezzemolo: spero che le donzelle possano perdonarmi.
RULES:
Choose camera, lens and location.
Have a few minutes walk around and then no more than 15 minutes to shoot 3 good pictures.
It’s a lot of fun, a challenge against yourself and the clock.
added rule #1 – shoot as much as you like, just keep the best three.
added rule #2 – if you don’t take 3 good pictures, the challenge is lost.

