
Non sono un cinefilo e ho una pessima memoria per i nomi. Quindi ho dovuto leggere (beata ignoranza) per capire chi fosse Antonia Truppo: ma quando ho letto che ha vinto il David di Donatello per il suo ruolo nel mitico Lo chiamavano Jeeg Robot ho subito collegato. Al Festival de la Comédie di Montecarlo è la protagonista del film Benvenuti in casa Esposito, una divertente commedia che prende in giro la Camorra. Impresa non facile. Quando le ho scattato qualche foto posata mi ha tirato fuori questo sguardo da cattiva e per certi versi mi ha ricordato il personaggio di Nunzia Lo Cosimo (la super cattiva antagonista dello Zingaro in Jeeg Robot). E devo ammettere che un po’ mi sono spaventato. :-)

Per il terzo anno (non consecutivo) ho avuto l’onore e l’onere di fotografare il MonteCarlo Film Festival giunto ormai alla maggiore età. Come sempre si è trattato di una maratona fotografica unita a una gara contro il tempo, sempre di corsa alla ricerca dello scatto giusto. Il rischio di sbagliare è decisamente alto, lo stress a livelli importanti, ma sono riuscito a sbagliare poco (ripeto poco) e anche a divertirmi; un po’ meno quando ho perso smartphone e documenti e sono dovuto andare di notte a bussare al Grimaldi Forum per farmi aprire (ma tutto è bene quel che finisce bene). Ho scattato durante le conferenze in sala stampa, sul red carpet, in teatro durante il Galà di premiazione e anche alla gran cerimonia finale in compagnia dello staff di Nero Champagne (ma questa è un’altra storia). Come sempre ci sarebbero tante storie da raccontare (all’incirca lo stesso numero dei caffè che ho bevuto)(tranquilli, erano gratis), ma devo ammettere che la terza volta all’MCFF è stata in parte triste e particolarmente vuota: trovarmi da solo con Rosanna nelle stanze e nei corridoi del Fairmont mi ha fatto giocoforza pensare a Rick e un po’ di malinconia è arrivata. Tanta malinconia. Durante il viaggio di ritorno (di notte, nelle strade deserte del coprifuoco) mi sono tornate in mente le storie e i momenti divertenti delle precedenti edizioni e non sono riuscito a trattenere le lacrime. Non credo si possano dedicare delle foto, ma per questa volta farò uno sgarbo alla consuetudine: le ho scattate in tua compagnia e, Riccardo, queste sono per te. :-(



































Avevo lasciato in sospeso la storia da Marcos e adesso la concludo. Verso la fine dell’evento Wedding mi sono preso il lusso di scattare due ritratti a tuttaapertura con la focale classica per questo genere di fotografia: 85mm. Ho scelto l’ultima modella, Marella (fa anche rima), e gli ultimi secondi dello shooting. In esterna, niente flash, solo luce ambiente. E sono due foto almeno interessanti.


Questo pomeriggio si corre la decima edizione della Sunset Running Race; mi era balzata in testa la malsana idea di navigare verso Prato Nevoso (per fotografare, non certo per correre), ma la pigrizia e qualche impegno famigliare mi hanno costretto a desistere. Ho sopperito alla nostalgia riguardando le immagini del 2018 che purtroppo, causa condizioni climatiche decisamente avverse, sono terribili (cioè, non si vede niente per la nebbia). Però ho trovato queste due immagini scattate all’arrivo che ritraggono il velocissimo Fabio Cavallo, che se non ricordo male arrivò secondo. E le trovo almeno interessanti. Anche quest’anno il podista chiusano sarà ai nastri di partenza e fra i favoriti alla vittoria finale: in bocca al lupo, e magari ci vediamo il prossimo anno (potrei correre e fotografare contemporaneamente)(con pessimi risultati in entrambe la categorie).

Per i noti motivi legati all’emergenza Codiv-19 quest’anno tutte gli spettacoli del carnevale sono stati annullati. Per la città di Mondovì che ha una tradizione importante con il suo Carlevè è un brutto colpo, ma i monregalesi non si sono dati per vinti. E con l’aiuto di qualche sponsor la Famija Monregaleisa ha allestito questo Moro (la maschera simbolo del carnevale monregalese) enorme (oltre 20 metri) e gonfiabile sulla piazza del Belvedere. Subito è scattata in automatico la definizione Gigamoro. Ho provato a scattare qualche foto all’alba, ma la sorte non mi ha aiutato con le condizioni atmosferiche. Ho deciso di sfruttare l’unica occasione possibile con il sole di mezzogiorno: prima uno scatto con il drone e poi un controluce che enfatizza le 9 lamelle del 15-35 Canon RF chiuso a f/16 (il famoso Sunny f/16).