Il Carnovale d’ogni altro luogo è un sollazzo; il nostro è un’idea. I sollazzi mutano; e talvolta si abbandonano; e la memoria se ne perde; ma quando moriranno le idee?
– Avv. Savino Viola
Devo ancora finire di pubblicare le foto del Vertigo Christmas Festival; ammetto che sono un po’ indietro. Il 3 gennaio sono tornato sotto il tendone per la terza volta, questa volta per fotografare il Vertigo Gala 24, l’ultimo spettacolo della kermesse che ha visto il pubblico rimanere incantato anche durante la notte di Capodanno. L’evento, che ha avuto luogo dal 24 dicembre al 6 gennaio, ha visto sul palco i migliori artisti della Fondazione Cirko Vertigo. In scena c’erano numeri davvero unici, tra cui tessuti, cerchio aereo, sospensione capillare, bandiere, giocoleria, roue Cyr, mano a mano, palo cinese, multicorda e anche teatro. Ogni performance era incredibile e inedita, offrendo un mix di emozioni e spettacolarità: mi sono divertito.
Le esibizioni sono state tutte magnifiche, ma alcune mi hanno davvero lasciato senza parole: le acrobazie aeree erano di livello altissimo, e l’ultima uscita, quella canora, mi ha completamente spiazzato, e dire che mi ha sbalordito è forse riduttivo. Spero che l’evento torni anche il prossimo anno, perché è stata veramente un’esperienza importante. La partecipazione del pubblico, purtroppo, non è mi è sembrata adeguata al livello delle esibizioni, e secondo me è un vero peccato, visto che tutti gli spettacoli sono stati bellissimi e meritavano una maggiore attenzione.
Ieri sera è tornato lo spettacolo musicale con i palloni aerostatici illuminati a ritmo di Cartoni Animati. Light Glow, quindi, inteso come più semplice e leggero: solo 4 mongolfiere in campo e niente fasci di luce. Kika, Baby Chicken, Gnome e Mr.Owl hanno animato la serata, uno spettacolo pensato soprattutto per i più piccoli, oppure per grandi rimasti bambini come il sottoscritto (e infatti ho apprezzato). Rispetto alla sera precedente è stato più semplice: tanto pubblico, meno gente sul campo, meno problemi di illuminazione. Il freddo sempre uguale. :-)
E poi nel pomeriggio del secondo giorno è spuntato, contro tutte le previsioni, anche il sole. Timido, sia chiaro, laggiù verso Est. E l’ambiente è diventato subito più interessante e fotogenico, fattore importante perché la giornata di domenica è stata caratterizzata da un pubblico numeroso, non saprei calcolare l’affluenza, ma sicuramente diverse migliaia di persone (fra cui tanti amici e conoscenti) e il colpo d’occhio dall’alto dei cieli è stato incredibile. Il grande problema del raduno è il clima, a Gennaio è facile che le giornate non siano strepitose e per un evento di questa bellezza dipendere in modo così importante dalle previsioni del tempo è una spada di Damocle non indifferente. Il freddo siberiano è un altro discorso ancora: è intoccabile.