Avevo promesso una foto delle Torri del Vajolet e amo mantenere le promesse. L’ascesa che porta dal rifugio Vajolet al rifugio Re Alberto Primo è decisamente difficile e in alcuni punti impegnativi è dotata di una corda metallica per aiutarsi nella salita. Ho percorso questo tratto in un tempo praticamente record (quasi di corsa) grazie all’aiuto di un esperto conoscitore della zona che mi preceduto (aveva fretta) e con il quale ho scambiato qualche parola durante il tragitto: è stato davvero divertente utilizzare una via secondaria e superare le centinaia di persone (purtroppo alcune davvero inesperte) che avanzavano troppo lentamente. Arrivato sul piano che permette di ammirare le Torri sono rimasto un po’ deluso: purtroppo l’orario era forse il peggiore e il cielo troppo terso. Ho provato comunque con il polarizzatore e un filtro ND per ottenere un mosso delle poche nuvole e per eliminare le persone che brulicavano in cresta. Non è una foto che rimarrà nella mia personale storia fotografica, ma era comunque un obbiettivo. E mi piace lasciare qui la prova di un traguardo raggiunto.
Questo è l’obelisco della Pedaggera, si trova sulla strada Provinciale 661 vicino alla Big Bench, fra Paroldo, Murazzano e Mombarcaro. Non so esattamente in quale comune, per comodità (con la paura di essere smentito) io metterò Paroldo. Ricorda la vittoria dei Cacciatori Piemontesi contro le truppe Napoleoniche del 1796. Ci sono passato una sera al tramonto, era nuvoloso e per evitare la solita foto ricordo ho montato il polarizzatore e il filtro ND(1000): esposizione di 60 secondi a F/8. E’ uscita un’immagine un po’ strana, tanto scura, ma che comunque ha qualcosa che trovo interessante. E quindi la pubblico. :)
Il 16 aprile i Cacciatori piemontesi del colonnello Colli ed i soldati del Reggimento provinciale d’Acqui oppongono una vivissima resistenza alle truppe francesi di Joubert e della brigata Beyerand. La battaglia della Pedaggera si risolve con un completo successo delle truppe piemontesi che dimostrano di avere grande coraggio e vigore. Gli scontri costano ai francesi 600 uomini morti e feriti mentre l’esercito piemontese perde 270 uomini.