contatore gratis
Luci d’artista 2018/19
POSTED ON 14 Gen 2019 IN City & Architecture     TAGS: nocturne, longexposure, tripod, art

lucidartista 01

Sono in ritardo di una 20ina di giorni, anche perché le luci d’artista torinesi andrebbero pubblicate nel periodo natalizio. Ma può capitare di dimenticarsi, a me, per esempio, è capitato. Non voglio dilungarmi troppo: giro notturno (serale) nel centro di Torino, il 27 Dicembre, a immortalare le spendide coreografie natalizie che adornano il capoluogo piemontese. Treppiede, tempi lunghi, grandangolo e teleobbiettivo (nel caso specifico il 135 F/2.0 per i lampioni multicolore di Piazza Carlo Emanuele II). E tanto freddo, atmosfera natalizia e, perchè no, anche un po’ di poesia.

lucidartista 02lucidartista 03

lucidartista 06lucidartista 07lucidartista 08

lucidartista 04lucidartista 05

Volti
POSTED ON 5 Gen 2019 IN Performing Arts     TAGS: art, longexposure, superwideangle

Volti

Pelati Mutti
POSTED ON 7 Set 2018 IN Details     TAGS: art, 50ne, wideaperture

Pelati Mutti

Quando ho visto nella mia mente questa immagine sono rimasto come estasiato, in trance. E’ arrivata clamorosa, come un pugno nello stomaco, e mi ha svegliato dal torpore. Era l’immagine iconica che cercavo, una citazione importante, uno schiaffo potente alla noia, quasi fragoroso nel silenzio assoluto. Ho cercato la composizione come la immaginavo. Ho chiesto di poter scattare, tuttaapertura per lasciare solo l’immagine nuda. Mutti come Campbell nella mia testa. Un omaggio a uno degli artisti più controversi del secolo scorso; spero possa fargli piacere.

Monumento alla resistenza
POSTED ON 25 Apr 2017 IN Landmark     TAGS: art, longexposure, tripod

Monumento alla resistenza

Questa è una foto didascalica, potrebbe trovare posto nella guida di Cuneo per turisti. Non ha nessuna pretesa di essere artistica, anzi, vuole solo essere un ricordo, una memoria. Non sono mai riuscito, su queste pagine, a celebrare una data importante come il 25 Aprile e oggi pongo rimedio a questo mancanza; perché questa data ha un profondo ed importante significato e credo che il monumento alla resistenza, che si trova nel parco omonimo di Cuneo, sia il modo migliore per non dimenticare mai chi ha combattuto, anche a costo della vita, per la nostra libertà. Da un certo punto di vista sono decisamente revisionista e la storia ci arriva tramandata, quasi sempre, dai vincitori. Davanti c’è un filtro e non è tutto nero oppure tutto bianco, in mezzo trovano spazio delle sfumature di grigio e tanti altri colori; sono stati commessi errori e per capire la storia bisogna viverla e non commentarla a posteriori. Ma il 25 Aprile si dimentica tutto e nel mio mondo significa una sola cosa: la possibilità di vivere liberi>. Non dimentichiamolo mai.

Il Monumento alla Resistenza è un’opera realizzata da Umberto Mastroianni in memoria dei partigiani caduti. Per la realizzazione dell’opera ci vollero cinque anni, dal 1964 al 1969, fu inaugurato alla presenza di Sandro Pertini, che vi ritornò quando fu Presidente della Repubblica. Si trova all’interno del parco omonimo che si affaccia sul Viale degli Angeli all’altezza di Corso Dante. E’ un’opera di notevoli dimensioni (20 metri x 17) realizzata interamente in bronzo e rappresenta uno dei simboli della città di Cuneo.
La città che sale
POSTED ON 4 Mar 2016 IN Landmark, Reportage     TAGS: art

La città che sale #01

La scultura “La città che sale” di Gaspare Marziano ha vinto, nel 2014, la 18° edizione di Scultura da Vivere che aveva come tema di indagine “Crisi/Sviluppo”. È stata inaugurata presso il parco “La Pinetina”, in zona corso Gramsci a Cuneo, il 19 settembre scorso.

La scultura si caratterizza per un forte impatto visivo e concettuale e si compone di cinque figure sdraiate in posizione prona sovrastate da un muro in cemento armato di circa sei metri per due che rappresenta il concetto di “crisi”, concetto al quale ogni fruitore più dare la lettura ad esso più vicina, essa sia economica, esistenziale, personale o collettiva. (Fondazione Peano)

Da quel giorno sono iniziate, soprattutto sui social network, le polemiche. In molti ritengono che l’opera non sia adatta ad un parco per bambini. Guardando le immagini su Internet non sono riuscito a farmi un’idea precisa e quindi ho deciso di fare un passo in Corso Gramsci per rendermi conto di persona. Devo ammettere che l’impatto è decisamente forte e nel parco, in un angolo, si disperde un po’; bella è comunque ancora un’altra cosa. E’ sicuramente molto significativa, l’idea della crisi traspira e si vede in modo netto e chiaro. Anche troppo. Non sono un grande esperto d’arte moderna (ma nemmeno classica) e preferisco documentare con le immagini. Ho scelto una giornata uggiosa, un po’ triste, perché il sole si sarebbe male adattato ad una scultura dedicata alla “Crisi”. Ho aperto il diaframma al massimo, ho enfatizzato il grigio del cemento ed evidenziato i dettagli. E credo di essere riuscito a cogliere l’anima della scultura di Gaspare Marziano.

La città che sale #02La città che sale #03La città che sale #04

Hexa Grace by Victor Vasarely
POSTED ON 25 Feb 2016 IN Landmark     TAGS: art, wideaperture

Hexa Grace #02Hexa Grace #01

Il principato di Montecarlo si trova a breve distanza da Imperia. E’ sempre stata una delle gite classiche, il sabato sera prima della partita del Munego piuttosto che la domenica sulla splendida spiaggia del Larvotto. Fra le meraviglie di Monaco, quella che sempre ha suscitato in me emozioni ed ammirazione è sicuramente mosaico disegnato da Victor Vasarely. Ho passato ore a tentare di capire il significato di questa gigantesca opera senza mai trovare una collocazione precisa al genio del pittore ungherese. Riguardando i suo quadri in molti vedranno delle semplici composizioni geometriche: il genio di Vasarely va oltre, troppi dimenticano il tempo e la visione annebbiata dall’uso della computer grafica. Ho ammirato di recente il Vasarely’s Hexa Grace e come sempre non sono riuscito ad andare oltre: mi sono fermato e ho pensato. Non ho mai voluto fotografare il mosaico di Vasarely, ho sempre pensato di non essere pronto ad imprigionare certe emozioni; forse però adesso è giunto il momento di fermare l’attimo.

Ho scritto questo post nell’ottobre del 2006. Sabato scorso ho deciso, dopo quasi 10 anni, che l’ora era giunta. L’Hexa Grace – La ciel, la mer, la terre – realizzata nel 1979 dalla Fondazione Vasarely Aix-en-Provence è un’opera meravigliosa di Victor Vasarely. Intorno si snoda il Fairmont Monte Carlo (che io chiamo ancora Loews), uno tra i più esclusivi hotel a Monte Carlo e tra i più grandi in Europa: 602 stanze e suite, due ristoranti, bar e lounge, 18 sale convegni, una piscina esterna riscaldata tutto l’anno. Le foto non sono niente di straordinario, ho sbagliato l’ora (meglio l’alba) e non mi sono accorto che aspettando avrei perso anche gli ultimi raggi di sole. Poco male, importante era andare lì e fotografare. E sono tornato per qualche minuto nel passato.