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Uno spettacolo chiamato Maratona
POSTED ON 2 Ott 2007 IN Reportage     TAGS: Toro

Alè ToroStriscione

Le polemiche dedicate al gol irregolare di Trezeguet hanno spostato l’attenzione della stampa e della televisione. Lo spettacolo maggiore allo stadio Olimpico di Torino non l’hanno fornito nè Recoba nè Del Piero (forse Rocchi), ma bensì i tifosi del Toro con una coreografia spettacolare che ha lasciato senza parole tutti i 22 giocatori in campo e non solo. L’impatto scenico è stato qualcosa di magistrale e incredibile: da brividi. Solo chi era allo stadio (purtroppo pochi, stadio di merda!) può aver apprezzato la magia che si è venuta a creare in quei momenti. Io sono rimasto impietrito, estasiato. Bellissimo, meglio di un gol di Rosina.

Ora e per Sempre
POSTED ON 9 Mag 2007 IN City & Architecture     TAGS: Toro

Ora e per Sempre

Non riesci a respirarla, eh? Vedi qui si celebra la durata, la continuità, tutto quello che non passa mai e che ci rende immortali. Tutto quello che ci fa sentire, ora e per sempre, membri di qualcosa che non morirà mai. Vedi, amico mio, il tempo quando entra qui si ferma un attimo e si toglie il cappello. Anche tu avrai un posto simile da ricordare, certo, ma il mio è questo.

Giorgio Albertazzi – Dal film ‘Ora e per Sempre‘.

1906 – 2006 Cento anni di Toro
POSTED ON 6 Dic 2006 IN Reportage     TAGS: Toro

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Domenica pomeriggio ho vissuto un sogno, ho provato emozioni particolari che solo chi ha passione e crede in qualcosa può capire. Ho visto Pulici, il mio mito di sempre, entrare nello stadio, l’ho salutato, mi ha stretto la mano. Ho visto il Toro dentro i suoi occhi. Ho ammirato tutta la festa granata in piedi, immobile, con le gambe tremolanti e le lacrime agli occhi. Ho cantato e festeggiato tutti i giocatori dal passato granata presenti allo stadio: perché la loro presenza significa qualcosa, significa che anche loro amano questo simbolo, questa storia. Anche gli ex-gobbi Dino Baggio e Pasquale Bruno, anche il “mercenario” Marco Ferrante, anche Rizzitelli straordinario giocatore che purtroppo è rimasto con noi troppo poco. Ma soprattutto giocatori dalla pelle granata mai troppo apprezzati dalla curva: Roberto Mezzano e Giorgio Venturin per citare due nomi. E’ stata una festa incredibile, guidata da un fantastico Piero Chiambretti e con alcuni momenti toccanti: il racconto di Pulici su Ferrini, la presenza dei tre reduci di Superga, il ricordo di Junior e di quel derby vinto all’ultimo minuto. Poi la festa in campo è terminata ma è iniziata quella sugli spalti: da tempo non vedevo qualcosa di così memorabile in una curva, anzi, in entrambe le curve dello stadio. Le foto non riescono a rendere l’idea della bellezza e dell’atmosfera che si respirava dentro l’olimpico. Abbiamo vinto, grazie ad un regalo e ad una splendida rete del più granata di tutti: Gianluca Comotto da Ivrea. La sua gioia, incontenibile, dopo la rete ha contagiato tutti. Auguri Toro, auguri Vecchio Cuore Granata.

1906-2006

Muretto Granata
POSTED ON 5 Lug 2006 IN Reportage     TAGS: event, Toro

Piastrella Granata

Domenica pomeriggio sono andato ad Alassio. Alle 18 e 30 il presidentissimo Urbano Cairo ha firmato la piastrella che il muretto di Alassio ha deciso di dedicare al nuovo Torino Football Club. C’era tantissima gente, maglie granata e bandiere. E’ arrivato anche Jimmy Fontana, quello che io definisco “il rappresentante degli Ultras fra i giocatori“. Quando ha visto il numero di tifosi presenti ha esclamato: “Qui siamo il doppio di quanti erano a Torino ieri”; siamo esplosi, grande Jimmy: ogni riferimento alla marcia dei gobbi del giorno prima è assolutamente casuale. Davanti al celebre muretto c’erano, oltre a Berrino e Cairo, tantissimi tifosi, tantissimi amici; ma soprattutto c’erano le granata girls: quattro splendide ragazze che parteciperanno alla finalissima di miss muretto a fine estate. L’attenzione degli Ultras Granata è stata tutta per loro. E devo ammetterlo, anche la mia.

Muretto Granata #01Muretto Granata #02Muretto Granata #03

Nella terza foto si distingue chiaramente quella faccia da culo del mio amico Vincenzo che ha voluto a tutti i costi posare per una foto con le miss. Purtroppo la quantità di gente e la mia fretta (ho lasciato impostato a 100 ISO) non mi ha permesso di scattare foto decenti. E’ un promemoria che mi faccio sempre (controllare la velocità di scatto), ma che purtroppo troppo spesso dimentico, il monitor della reflex trae in inganno: da tenere a mente.