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Carlevè ‘d Mondvì 2016 [Reprise]
POSTED ON 17 Feb 2016 IN Performing Arts, Reportage     TAGS: carnival, tradition

Carlevè #10

Le immagini del carnevale di Mondovì hanno ottenuto un successo che mai avrei immaginato. E sono costretto a replicare. Ho salvato in bella circa 150 foto delle quasi mille che ho scattato e mi sembra corretto pubblicare ancora qualcosa per mettere in evidenza i personaggi che hanno animato il Carlevè Monregalese. Una delle situazioni che mi ha fatto ammattire è stata la foto a richiesta: mi sono piazzato con lo zoom (volevo evidenziare i volti, le espressioni, le risate) nei pressi del palco, nel momento più importante della sfilata. In tantissimi mi hanno chiesto di essere fotografati, generalmente in gruppi di 10-15 amici. Il punto è che riuscire a fare una foto di gruppo con il 70mm è un’impresa non da poco: e allora iniziavo a indietreggiare (dire di no non era nelle opzioni consentite) nel tentativo di allargare la visuale. Mi sarà capitato almeno 50 volte e loro, i fotografati, rimanevano in posa diversi secondi con lo sguardo fra l’incredulo e il sofferente.

Carlevè #11Carlevè #12

In queste foto ci sono ancora le persone, i loro sorrisi, la loro concentrazione. Su due voglio però lasciare un commento. Il Babbo Natale che vedete nella terza foto è un mio concittadino (che saluto). Per riuscire al meglio si è fatto crescere la barba (perfetta) e l’ha colorata di bianco. L’idea della barba finta non l’ha presa nemmeno in considerazione. Attore vero. E poi c’è l’ultima, non ricordo nemmeno di averla scattata. E’ un colpo di fortuna di quelli che possono capitare; non è una foto tecnicamente perfetta ma ha il suo perché e mi ricorda che è possibile sempre migliorare. Ho impostato gli iso a 800 nonostante fossimo in pieno giorno e nonostante l’apertura fosse f/2.8. Ma è stata una scelta vincente perché mi ha permesso di arrivare a scattare a 1/1250 e ad ottenere una foto perfettamente nitida senza il minimo mosso. E’ sempre bene ascoltare i consigli degli amici. Soprattutto quando sono ottimi fotografi.

Carlevè #18Carlevè #13Carlevè #14

Il Carnevale di Mondovì – Carlevè ‘d Mondvì in dialetto piemontese – ha origini antiche, risalenti al XVI secolo e ritorna ogni anno ad allietare gli abitanti del basso Piemonte e non solo coinvolgendo tutta la città per almeno dieci giorni.

La figura del Moro che raduna il popolo per i festeggiamenti del carnevale trae spunto da un automa in ferro realizzato nella seconda metà del diciottesimo secolo da un artigiano locale, Matteo Mondino. L’automa, con un martello in mano per battere le ore su una campana, è stato collocato sotto un baldacchino posto sopra la facciata della chiesa di San Pietro, nel centro di Mondovì dove sta ancora adesso.

Il Moro diventa quindi uno dei simboli di Mondovì, insieme a quello più antico della Torre del Belvedere e diventa maschera ufficiale nel 1950, con la prima interpretazione da parte di Bastianin Vinai.

Carlevè #16Carlevè #17Carlevè #15

Carlevè ‘d Mondvì 2016
POSTED ON 15 Feb 2016 IN Performing Arts, Reportage     TAGS: carnival, tradition

Carlevè #01

Il Carnevale di Mondovì è certamente il più importante del Piemonte. Ed in effetti l’organizzazione che accompagna il Carlevè ‘d Mondvì (come viene definito da tutti) è di altissimo livello: gli eventi si susseguono, c’è una tradizione importante ed il programma è sempre molto ricco e variegato. Il punto forte è ovviamente la sfilata e dopo tanti anni sono finalmente riuscito a fotografare i carri e le maschere che animano il carnevale. Ho preferito puntare sulle persone perché sono loro, con la loro voglia di divertirsi e divertire, che riescono ad esaltare e rendere unico un evento di questa portata.

Carlevè #02Carlevè #03

Mi sono piazzato sotto il palco, ho inseguito il corteo, ho preso una quantità di coriandoli infinita. Sono stato abbracciato e baciato (da un uomo). Ho scattato almeno duecento foto a richiesta e altrettante sfuocate. Mi sono divertito, è stato un bellissimo carnevale. Sempre in prima linea. Alla fine ho scelto nove immagini: c’è la ragazza con gli occhiali che non si è fermata un secondo di ballare, c’è la bambina dagli occhi azzurri, il Babbo Natale gigante, la fidanzata del Barone Rosso (!), un bellissimo Apetto e, visto che la sfilata si è tenuta il giorno di San Valentino, ho inserito anche la coppia di innamorati. In totale ho scattato quasi mille foto, sceglierne solo nove non è stato facile ma la selezione è sempre necessaria.

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Alla sfilata ha partecipato, decisamente numeroso, il gruppo di Beinette (che poi è il paese dove abito io). Il tema era ‘Il Natale non finisce mai‘. Erano tutti vestiti da Babbo Natale (ma anche da Abete e da Befana) ed erano bellissimi, rossi e decisi a fare festa. Ho scelto di salvare 41 foto e le trovate qui (file zip da scaricare): spero di essere riuscito a fotografare tutti.

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Carnevale è innanzitutto passione. Al giorno d’oggi mettere in piedi una manifestazione come il Carlevé ‘d Mondvì non è uno scherzo: ci vuole impegno, è necessario lavorare – e molto – sia per chi sta dietro le quinte che per chi va in scena in maschera, rappresentando la nostra città. È solo grazie all’impegno di tante persone che il Carlevé può avere successo: uomini e donne che mettono a disposizione la loro generosità, il loro tempo e le loro competenze per trasmettere passione e per regalare al pubblico un evento all’altezza.
Tentativi di Smog
POSTED ON 7 Gen 2016 IN Portrait     TAGS: model, outdoor

S.M.O.G.

Nell’ultimo periodo si è parlato molto di smog. Le grandi città italiane (Roma, Torino, Genova, Firenze, Napoli) sono sotto attacco: l’aumento delle polveri sottili (che in maggior parte derivano da cause antropiche come traffico e processi di combustione) rende l’aria irrespirabile e la qualità della vita cala drasticamente. I motivi di questa situazione anomala (ma non troppo) sono da ricercare soprattutto nelle condizioni meteo e nell’aumento della pressione e dell’umidità, oltre che alla diminuzione delle temperature. E io penso a quanto sono fortunato a vivere in un piccolo paese in provincia di Cuneo: qui l’emergenza smog non esiste, l’aria è pulita, il cielo è azzurro (sembra una cosa normale, ma non per tutti). Mi piace correre nel primo pomeriggio nei dintorni di Beinette: il paese è circondato da cascine, campagne, campi di mais e prati, le strade sono ancora in parte sterrate e gli unici mezzi di trasporto che incontro sono i trattori e le biciclette. Non di rado è possibile ottenere incontri ravvicinati con mucche, corvi, volpi, cinghiali e caprioli. Il problema PM10 qui non esiste e respirare è ancora un’attività salutare. :-) Nella foto Elisa (grazie per l’aiuto) prova l’ebrezza della ‘mascherina‘ (che in realtà non ha nessun potere contro il particolato) in una giornata di cielo sereno e aria pulita sul belvedere di Mondovì (e il Monviso sullo sfondo).

24 mesi di riduzione dell’aspettativa di vita nelle aree urbane più inquinate a causa dello smog prodotto dal traffico. 8220 decessi prematuri l’anno, solo nelle 13 principali città italiane, attribuibili a concentrazioni di PM10 superiori ai 20 μg/m3. Circa 60.000 vittime l’anno in tutto il Paese per esposizione a concentrazioni elevate di PM2,5. (Alberto Fiorillo)
Saldi Saldi Saldi
POSTED ON 5 Gen 2016 IN Street     TAGS: collage, wideaperture, 50ne

Saldi Saldi Saldi

Questa mattina, in pausa pranzo, sono andato al centro commerciale (Mondovicino Outlet Village) dove solitamente vado a pranzare. Il parcheggio avrebbe dovuto già insospettirmi: non ho trovato un posto libero nemmeno a pagarlo e solitamente ci sono le balle di fieno che rotolano come nei film western di Sergio Leone (ma in realtà le balle di fieno non rotolano). Ma quando sono entrato nel centro commerciale mi si è svelato l’arcano: la scritta SALDI in bella mostra ovunque. Anche Rebajas, soldes, sale e persino kiarusitas (non so di quale idioma si tratti) che metti che la clientela straniera non capisca il significato di -70%. E una enorme quantità di donne, uomini e bambini come impazziti; che io mi sono chiesto: ma quanta gente si può permettere di non fare un cazzo al martedì? Avevo con me la macchina.foto con il 50 f/1.2 e non ho perso un minuto: l’occasione era ghiotta. Purtroppo il tempo tiranno (la pausa pranzo è limitata all’essenziale) ha ridotto le mie possibilità; avrei voluto gestire un appostamento e catturare le persone con i loro acquisti davanti alle vetrine. Ma non ci sono riuscito e alla fine ho optato per questi divertenti manichini all’interno del negozio di una nota catena di abbigliamento (ho chiesto di poter comprare la maglia rossa con la scritta SALDI ma mi hanno detto che non era in vendita) e manipolato la foto in modo bizzarro per ottenere l’effetto ‘confuso’ che avevo in mente. E vista la situazione credo che prima di lanciarmi negli acquisti aspetterò ancora qualche giorno. Tipo 365.

Okra Spring
POSTED ON 28 Apr 2012 IN Portrait     TAGS: model, fashion

Okra Spring

Finalmente un trittico. L’idea mi girava per il cervello, rimbalzando da una parete all’altra, da diverso tempo e finalmente sono riuscito a trovare tre foto adatte. L’occasione è arrivata con la sfilata di primavera del negozio Okra Store a Mondovì Piazza. Ero un po’ decentrato rispetto alla passerella ma non mi sono perso d’animo: ho inserito la raffica e… si tratta di un colpo fortunato.

…in Bredolo -Cronoduello /03-
POSTED ON 15 Gen 2012 IN Landmark     TAGS: cronoduello, church

...in Bredolo - 01

La Pieve di Santa Maria in Bredolo è una delle chiese più antiche del monregalese. Le date non sono certe ma è stata costruita sicuramente più di mille anni fa. E’ particolare perché raccoglie elementi architettonici di epoche diverse e al suo fianco trova spazio, curiosamente, una casa costruita nel secolo scorso (con ogni probabilità l’abitazione del parroco). Orribile. L’abbiamo scelta quale teatro per il nostro terzo cronoduello (del secondo si sono perse le tracce, io preferisco i numeri dispari) e la sfida, anche questa volta, non è stata facile: trovare uno spunto, un soggetto, qualcosa di interessante in una chiesa (nemmeno bellissima) è impresa da veri arditi della fotografia. Nei quindici minuti del cronoduello ho scattato 59 foto dalla quale ho estrapolato queste tre: il campanile con orologio colorato, visto dal porticato della (presunta) casa parroco, è la mia preferita perché raccoglie le diverse anime (trasandata, antica e moderna) della Pieve. Poi ho scelto una vista posteriore del campanile (sfuocato) e una foto interna, scura, scattata a 1600 iso, che riprende la luce di due finestre che illuminano (poco) la navata centrale. Tre foto tre che raccolgono il mio favore: per questa volta la sfida personale è vinta.

RULES:
Two photographers. Choose camera, lens and location.
Have a few minutes walk around and then no more than 15 minutes to shoot 3 good pictures.
At the end, each one shows his three best shots.

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