Qualche giorno fa Lorena mi ha costrproposto di scattare qualche foto all’inaugurazione della Mostra fotografica Linee Parallele, progetto che racconta volti e storie della ferrovia della Val Tanaro, da Ceva a Ormea. Ho chiaramente rifiuaccettato molto volentieri la sua proposta, soprattutto perché non prevedeva alcun compenso e al sottoscritto piace tantissimo lavorare in cambio di visibilità. Giustamente poi Lorena ha chiesto al sindaco di Ormea di poter utilizzare il suo unico e bellissimo scatto, fatto con il cellulare, per raccontare l’inaugurazione sui social: ma d’altronde era una fotografia nitida, a fuoco, dritta, perfetta per descrivere la mostra delle fotografie che, con il bravissimo Gabriele Cristiani, ha realizzato in Val Tanaro negli ultimi due anni.
Devo ancora finire di pubblicare le foto del Vertigo Christmas Festival; ammetto che sono un po’ indietro. Il 3 gennaio sono tornato sotto il tendone per la terza volta, questa volta per fotografare il Vertigo Gala 24, l’ultimo spettacolo della kermesse che ha visto il pubblico rimanere incantato anche durante la notte di Capodanno. L’evento, che ha avuto luogo dal 24 dicembre al 6 gennaio, ha visto sul palco i migliori artisti della Fondazione Cirko Vertigo. In scena c’erano numeri davvero unici, tra cui tessuti, cerchio aereo, sospensione capillare, bandiere, giocoleria, roue Cyr, mano a mano, palo cinese, multicorda e anche teatro. Ogni performance era incredibile e inedita, offrendo un mix di emozioni e spettacolarità: mi sono divertito.
Le esibizioni sono state tutte magnifiche, ma alcune mi hanno davvero lasciato senza parole: le acrobazie aeree erano di livello altissimo, e l’ultima uscita, quella canora, mi ha completamente spiazzato, e dire che mi ha sbalordito è forse riduttivo. Spero che l’evento torni anche il prossimo anno, perché è stata veramente un’esperienza importante. La partecipazione del pubblico, purtroppo, non è mi è sembrata adeguata al livello delle esibizioni, e secondo me è un vero peccato, visto che tutti gli spettacoli sono stati bellissimi e meritavano una maggiore attenzione.
La differenza tra come gli altri ci vedono e come siamo realmente dipende dalle maschere che indossiamo quando siamo in pubblico: sono le nostre paure, le nostre insicurezze. Poche persone ci conoscono realmente, poche persone sanno cosa c’è oltre l’immagine che facciamo trasparire. Queste due fotografie rappresentano perfettamente come sono io in pubblico e come sono realmente: timida, impacciata, sorridente.
– Lorena Durante
Sofa Song è un progetto fotografico dedicato al ritratto in studio che vorrei iniziare da tempo. Il titolo del set fa comprendere in modo chiaro l’idea fotografica che voglio realizzare ed è ripreso da una bellissima canzone dei The Kooks. Sfondo marrone, un divano di velluto beige stile Chesterfield, un flash in alto a sinistra a 45 gradi, un pannello riflettente a conchiglia sulla destra: molto semplice, niente di complicato. In realtà avevo già scattato qualcosa, ma per questo inizio vero non potevo che scegliere il mio soggetto preferito: mia figlia Alice. Lei si è prestata molto volentieri e già al primo tentativo di foto serie dimostra una buona attitudine al posing.
Ieri sera è tornato lo spettacolo musicale con i palloni aerostatici illuminati a ritmo di Cartoni Animati. Light Glow, quindi, inteso come più semplice e leggero: solo 4 mongolfiere in campo e niente fasci di luce. Kika, Baby Chicken, Gnome e Mr.Owl hanno animato la serata, uno spettacolo pensato soprattutto per i più piccoli, oppure per grandi rimasti bambini come il sottoscritto (e infatti ho apprezzato). Rispetto alla sera precedente è stato più semplice: tanto pubblico, meno gente sul campo, meno problemi di illuminazione. Il freddo sempre uguale. :-)