
Purtroppo non so quale mente geniale abbia partorito per primo l’idea del Night Glow, ma se fosse qui di fronte a me vorrei abbracciarlo forte forte. Perché è una roba pazzesca e ogni volta aggiunge un qualcosa, una luce, un colore, una variazione, ed è sempre meglio. Quest’anno l’illuminazione era bellissima e decisamente fotogenica. Certo fa freddo, ma le mongolfiere illuminate a ritmo di musica valgono la sofferenza. Ho scattato da tutte le posizioni seguendo le indicazioni che mi ero fornito lo scorso anno (ottima idea), ma alla fine ho scelto di pubblicare solo le foto globali, senza quasi nessuna variazione sul tema. Sono noioso, lo so, ma le trovo più interessanti e decisamente più belle rispetto alle altre: mio problema. Quest’anno anche la colonna sonora (commerciale anni ’90) era molto più godibile e quando è partita Stop the Rock degli Apollo 440 è scesa una lacrimuccia: mi ha ricordato le notti al POP 2000 di Diano San Pietro. Altri tempi, che nostalgia! Domani sera si replica con le sigle dei Cartoni Animati e sarà anche peggio. Lo speaker ha detto che la serata sarà dedicata ai bambini, ma mentiva sapendo di mentire.













Il meteo è sempre nemico del raduno dell’Epifania e anche quest’anno la partenza è stata decisamente lenta. Cielo plumbeo, nubi basse e solo una parte delle mongolfiere è riuscita ad alzarsi in volo. Io sono salito sul tetto e ho scattato a 800mm, da distanza siderale, giusto per un primo approccio e iniziare a scaldare l’otturatore. La situazione dovrebbe migliorare nel pomeriggio. Io sarò al campo di partenza. Olè.

Ripeto il titolo dello scorso anno, perché sono passati dodici mesi e torna il Raduno Aerostatico Internazionale dell’Epifania. Siamo giunti alla 35ª edizione e quest’anno, meteo permettendo (siamo costantemente collegati con le previsioni del tempo), si prospetta un evento straordinario. Come sempre presentazione della manifestazione a Mondovì Piazza: presenti il sindaco e tutta l’amministrazione comunale, piloti ed equipaggi, semplici curiosi, direttivo dell’Aeroclub, giornalisti ed ovviamente fotografi. In quest’ultima categoria, manco a dirlo, anche il sottoscritto. Ho scattato qualche foto, ma il bello inizia domani: saranno tre giorni intensi e faticosi. Se lunedì sera avrò scattato meno di 5000 foto sarà una delusione. Stay tuned!








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Prima di Natale sono tornato sotto il tendone del circo del Vertigo Christmas Festival. Per l’occasione lo spettacolo si intitolava Exit Cabaret e gli artisti di 4Square Cirque si esibivano in cinque spettacoli e quattro discipline diverse. È stata davvero un’impresa riuscire a fotografare: la luce è ridotta al minimo indispensabile e gli artisti si muovono a velocità supersonica. Ho selezionato 77 foto e le ho pubblicate in ordine cronologico inverso, quindi partendo dall’ultima esibizione. Concludo facendo i complimenti a Sarah Alessandria, Katell Boudrandi-Saj, Isabela Leles Amaral, Aapo Honkanen, Anne Marjamaki e Gaia Ierace: il loro circo è qualcosa di bellissimo.
Sei persone, quattro discipline, sei universi differenti. 4Square Cirque è un collettivo di artisti stravaganti, provenienti da Italia, Francia, Brasile e Finlandia, desiderosi di condividere la loro visione artistica con il pubblico. Saranno per la prima volta in Italia con Exit Cabaret, spettacolo nato dopo tre anni di formazione all’ESAC di Bruxelles. In scena cinque numeri diversi, collegati da immagini collettive che condurranno il pubblico da un quadro all’altro. Ogni artista porterà in scena le sue più intime paure e il suo universo interiore. Le discipline circensi della roue cyr, del mano a mano su monociclo, del trapezio e del verticalismo saranno gli strumenti per esprimere emozioni e sensazioni.
















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