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Fireworks, Luna Park, Oktoberfest
POSTED ON 12 Ott 2017 IN Reportage     TAGS: event, nocturne, longexposure, fireworks

Fireworks [Oktoberfest]Luna Park [Oktoberfest]

Lunedì scorso, dopo 11 giorni di tutto esaurito, si è conclusa la seconda edizione dell’Oktoberfest cuneese. E anche quest’anno ho partecipato con entusiasmo; mi sono presentato all’ingresso ben 4 volte e ho consumato una decina di litri di birra (mi sono comportato bene)(sono morigerato io). Nella giornata conclusiva erano previsti i fuochi d’artificio e quindi sono arrivato con il treppiedi (che ho lasciato in macchina per evitare i controlli all’ingresso). Purtroppo l’eccesso di birra e informazioni temporali sbagliate hanno fatto si che l’inizio delle esplosioni pirotecniche mi cogliesse con le gambe ancora sotto il tavolo. Nonostante una corsa affannosa per recuperare il cavalletto sono riuscito a scattare pochissime immagini; peccato, perché lo spettacolo è stato (a detta di chi ha potuto goderselo interamente) davvero bellissimo. Dopo i fuochi d’artificio, dato che ormai avevo il Manfrotto con me, ho provato a fotografare la ruota panoramica: qualcosa di interessante è uscito, forse troppo da prima lezione di lunga esposizione, ma non mi posso lamentare. W LA BIRRA!

Camminare sul filo (letteralmente)
POSTED ON 27 Set 2017 IN Performing Arts, Sport     TAGS: event, wideaperture, 50ne

Vertigimn #01

Arte circense oppure sport. Non saprei come definire lo slacklining: sicuramente è un esercizio, molto impegnativo, di equilibrio. Loro, questi funamboli che camminano sul filo, lo definiscono uno sport e probabilmente hanno ragione da vendere. Mi sono capitati sotto tiro domenica scorsa in via Roma a Torino: sono Torino sul filo, un’associazione sportiva dilettantistica affiliata UISP e riconosciuta dal CONI. E’ stato un colpo di fulmine fotografico: mentre mia figlia si esercitava (e si divertiva) sulla slackline messa a disposizione dei bambini, io non ho perso tempo e mi sono avvicinato il più possibile per fotografare questi appassionati dell’equilibrio. Immancabile tutta apertura (a f/1.2) favorita dalla luce che iniziava a calare (ma comunque 50 ISO). Adesso mi piacerebbe tirare (si dice così?) una slackline fra la porta della sala e la maniglia dei pensili in cucina per fare un po’ di esercizio. :)

Vertigimn #04Vertigimn #02Vertigimn #03

Lo Slacklining è un esercizio di equilibrio e bilanciamento dinamico. Esso consiste nel camminare e fare ‘evoluzioni’ su una fettuccia in Nylon o poliestere larga tra 2,5 e 5 cm, tesa tra due punti. Questa disciplina, che per certi versi assomiglia all’arte del funambolismo, ne differisce per alcune fondamentali caratteristiche: non prevede l’uso del bilanciere e si cammina su una fettuccia piatta e spesso elastica, quindi dinamica, con molta oscillazione laterale. Non deriva dal mondo del Circo come si potrebbe immaginare, bensì dall’ambiente dell’Arrampicata. Gli scalatori della Yosemite Valley in California, negli anni ‘70 iniziarono ad allenare il loro Equilibrio in questo modo nei giorni di riposo. Lo Slacklining da allora è cresciuto e si è sempre più sviluppato diventando uno Sport indipendente con le sue varie discipline, fino ad avere un vero e proprio boom negli ultimi 10 anni, soprattutto negli Stati Uniti, in Brasile, e in Europa.

Cinque ritratti (Baladin Open Garden)
POSTED ON 10 Lug 2017 IN Portrait     TAGS: event, wideaperture, 50ne, fish-eye

Baladin Green Portrait #01Baladin Green Portrait #02

Il 21 giugno (si, sono in leggero ritardo) sono stato invitato dalla rivista “Più Eventi” a documentare (in esclusiva)(insieme ad altri fotografi ed instagramers) l’apertura del Baladin Open Garden a Piozzo. Ho scattato diverse foto del nuovo locale (definirlo locale è certamente riduttivo) fortemente voluto da Teo Musso, ma su queste pagine voglio pubblicare solo 5 foto, 5 ritratti rubati che ricordano, per certi versi, la fotografia street. La prima foto è scattata con il fish-eye (si, un ritratto con il fish-eye) impostato a 14mm, mentre tutte le altre immagini sono tuttaapertura con il 50mm.

Baladin Green Portrait #03Baladin Green Portrait #04Baladin Green Portrait #05

Raduno Fiat 500 a San Giacomo
POSTED ON 28 Giu 2017 IN Reportage     TAGS: Events

Raduno 500 #01

Domenica scorsa ho fotografato l’8° raduno FIAT 500 Valle Dei Castagni a San Giacomo (di Roburent)(non capirò mai quando è il caso di specificare). Il mio compito era assolutamente didascalico: dovevo fotografare tutte le vetture al momento dell’iscrizione. Sono riuscito a scattare 42 fotografie (tanti erano i partecipanti) con cavalletto, obbiettivo fisso e autoscatto senza sbagliare. Un drago della fotografia. In realtà qualche errore sono riuscito a commetterlo, ma spero che nessuno si sia accorto dei difetti. Non ho potuto mettere in pista la mia grande capacità creativa (?), ma devo ammettere che mi sono divertito (come sempre quando fotografo). Questo è un campione esemplificativo del mio lavoro, le restanti foto verranno pubblicate su queste pagine nelle prossime ore. Stay Tuned.

Raduno 500 #04Raduno 500 #03Raduno 500 #02

FILA 25-05-17. Finalmente a casa.
POSTED ON 25 Mag 2017 IN Landmark, Reportage     TAGS: Toro, Event

Filadelfia #01

Il Filadelfia è un sogno che si realizza. Siamo tornati a casa. È la frase che tutti ripetono, molti con le lacrime agli occhi (sottoscritto compreso), da questa mattina. È un mantra incessante che solo un tifoso del Toro può comprendere. Perché su questo campo, costruito dal conte Enrico Marone Cinzano nel 1926, è arrivato il primo scudetto e su questo campo il Grande Torino di Valentino Mazzola è rimasto imbattuto per quasi 8 anni e 106 partite consecutive: dal 25 ottobre 1942 al 1 ottobre 1950. Su questo campo è nata la leggenda granata, qui si sono allenati Ferrini e Meroni, su questo campo Pulici è diventato Puliciclone. Per i tifosi del Toro è un monumento di straordinaria importanza. Cairo ieri ha detto che il merito della rinascita è in gran parte dei tifosi, e ha ragione: perché sono i tifosi del Toro che dal 1998 ad oggi hanno impedito le speculazioni e il decadimento del Fila. Oggi c’era tantissima gente granata. E tanti bambini a visitare per la prima volta la nuova casa del Toro. E c’ero anche io. Ero passato tante volte davanti alle macerie del Fila e vederlo oggi, bellissimo, mi ha riempito il cuore di gioia. È finito l’incubo, finalmente siamo tornati a casa. #SempreForzaToro #FVCG.

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Il Fila è il tempio di una fede laica. È la manona di mio padre che qui mi accompagnava. È un alpino con la penna granata che descrive battaglie come partite e partite come battaglia. È il mio primo autografo, sul braccio: Gigi Meroni. Il fila è il mantra della formazione del Grande Torino recitata tutta d’un fiato e finita con amen e Juve merda. Il fila è la sera dello scudetto, di gioia infinita. Questo è il mio fila, ma sono sicuro che assomiglia ai vostri e a quello dei vostri padri. Ecco, papà, siamo tornati a casa. (Massimo Gramellini)

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Gli Spaventapasseri di Castellar
POSTED ON 8 Mag 2017 IN Performing Arts, Reportage     TAGS: EVENT

Spaventapasseri #02

Questo non è un post di fotografia. E’ più simile a qualcosa di informazione turistica, sarebbe un articolo interessante per un blog di viaggi. Si, perché ho passato una splendida domenica a Castellar, in provincia di Cuneo, a poca distanza dalla signorile Saluzzo. Questo piccolo paese di quasi 300 abitanti ha una caratteristica particolare: dal 1995 è il paese degli spaventapasseri. E nelle prime settimane di maggio (quest’anno dal 7 al 14) si celebra la festa di questi personaggi buffi e stravaganti: sono tantissimi ed arrivano da tutto il Piemonte. Non ho avuto modo di contarli (è impossibile, sono nascosti ovunque), ma sono davvero un numero spropositato. E poi si scopre un borgo davvero bellissimo: il percorso che si snoda fra queste che possiamo definire sentinelle dei campi è un anello che culmina con l’arrivo al castello che domina il paese. Assolutamente da visitare. In questi giorni Castellar si anima di manifestazioni ed eventi, giochi e musica, ma i veri padroni incontrasti della scena sono i bambini di tutte le età (anche più grandicelli): corrono per le vie del paese senza sosta con esclamazioni di sorpresa ed entusiasmo ad ogni ciciu (termine piemontese per indicare pupazzo) avvistato. E la fantasia in questi casi non conosce davvero limiti: ho visto spaventapasseri costruiti con in tutti i modi, quasi sempre, come vuole la tradizione, con materiali di recupero. L’esposizione continua sino a domenica prossima, c’è anche (non poteva mancare) un concorso fotografico ed è tutto assolutamente gratuito. Ho scattato qualche foto (al solito) quasi sempre a tuttaapertura (al solito): ho scelto i miei esemplari preferiti. Diciamo i più fotogenici. ;-)

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