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Domina Domina Domina
POSTED ON 26 Ott 2016 IN Reportage     TAGS: urbex, disco

Domina #01Domina #02

Il sottotitolo di questo reportage potrebbe essere: “L’ansia fa male, solo il giusto“. Quando ero ragazzo (non molto tempo fa, chiaramente) il Domina era una sorta di luogo mitologico. Era una delle discoteche più conosciute della Liguria, ma purtroppo (ma anche per fortuna) aveva una fama non troppo positiva. E poi era lontanissima da Imperia. Il Domina era visto come un luogo di perdizione, una discoteca molto pericolosa dove la droga veniva consumata in abbondanza. E magari rischiavi che qualcuno ti infilasse qualcosa nel bicchiere (una delle paure ancestrali di mia madre). Dopo qualche tentennamento ho deciso di farci un salto qualche giorno fa, in pausa pranzo (allungata): 2 ore e fischia di macchina, 45 minuti di foto. Dentro il silenzio, la luce forte di mezzogiorno che attraversava i pochi vetri rimasti interi e nemmeno un’anima viva. Solo vetri, calcinacci, sporco, graffiti, polvere. Un frigorifero vuoto. E quella sensazione triste di abbandono. Ho fatto tre giri velocissimi che manco Valentino Rossi a Misano: 50 fisso, fish-eye e grandangolo spinto. Per velocissimo intendo proprio di corsa, ma non volevo farmi mancare nulla. E’ devastata, distrutta, in piedi sono rimasti solo i muri. Non ero mai riuscito a metterci piede nell’epoca d’oro, ci sono riuscito in questa epoca un po’ walking dead.

Domina #05Domina #11Domina #08

Domina #03Domina #04

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La Göba, ex discoteca a Niella Tanaro
POSTED ON 16 Giu 2016 IN Reportage     TAGS: urbex, disco

La Göba #01

La Göba, a Niella Tanaro, è il classico esempio di discoteca andata in rovina. Enorme, diverse sale da ballo, tre piani più due, un’insegna gigantesca, pizzeria, un clima un po’ da balera. Almeno questa è l’idea a luci spente. Non ho ben capito come potesse funzionare all’epoca: i soliti beneinformati mi dicono fosse un luogo di enorme successo. Io sinceramente stento a crederci. Non ho ben capito perché la struttura è organizzata in modo strano: ho visto due piste da ballo, una più moderna e l’altra dedicata al classico (e il disegno sulla parete con i due anziani che ballano non lascia spazio a molte interpretazioni). Un ristorante tipico ed una pizzeria con forno a legna. Un guardaroba all’entrata e forse due ingressi separati. E poi uno stranissimo sottotetto e un ancora più strano seminterrato con, mi sembra di aver capito, un paio di lunghissimi campi per il gioco delle bocce; date le dimensioni avrebbero potuto anche giocarci a pallone elastico (solo qualche problema di altezza).

La Göba #02La Göba #03

La Göba #04La Göba #05La Göba #06

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Cesar Palace
POSTED ON 18 Nov 2015 IN Reportage     TAGS: urbex, disco

Cesar Palace - SaloneCesar Palace - Lavanderia

Qualche giorno fa ho assistito ad una bellissima presentazione di fotografia urbex. E ho voluto subito cimentarmi in questa interessante attività la cui componente fondamentale, almeno per il sottoscritto, è la PAURA. Come prima esperienza non potevo che scegliere il Cesar Palace, una vecchia (ma non troppo) discoteca abbandonata alle porte di Carrù. Ero già stato in perlustrazione da queste parti, ma all’epoca non conoscevo ancora lo stile urbex. Mi sono munito di treppiede, torcia (come da manuale del perfetto Urban Explorer) e ho sconfitto l’atavica paura umana; un po’ timoroso ho resistito circa trenta minuti all’interno (anche troppo): ho perlustrato il locale caldaia, osservato il salone principale, mi sono seduto su un divanetto, ho provato a immaginare come dovesse essere la musica e la vita notturna prima dell’abbandono. Mi sono fatto un selfie nello specchio del bagno delle donne. Ho anche trovato una vecchia rivista del 2009. Poi sono uscito. Ed è stato un po’ come la fine di un film dell’orrore, con una sola piccola differenza: io ero il protagonista.

L’Urban Exploration (spesso abbreviata in urbex), tradotta letteralmente dall’inglese come “esplorazione urbana”, consiste nell’esplorazione di strutture costruite dall’uomo, spesso rovine abbandonate o componenti poco visibili dell’ambiente urbano. La fotografia e la documentazione storica sono ingredienti essenziali di questo hobby e, anche se talvolta esso può condurre allo sconfinamento su proprietà private, non è questa la regola e comunque le intenzioni sono oneste. L’Urban Exploration è anche comunemente indicata come “infiltrazione”; tuttavia alcuni praticanti preferiscono limitare tale denominazione alla sola esplorazione di siti attivi o abitati. Talvolta viene anche chiamata “speleologia urbana” o “arrampicata urbana”, a seconda dei luoghi visitati. Esempi di questa attività sono l’esplorazione di palazzi sia abbandonati che ancora abitati, di sistemi urbani di drenaggio delle acque, di tunnel di servizio, di passaggi sotterranei e simili. (fonte Wikipedia)