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Monumento alla resistenza
POSTED ON 25 Apr 2017 IN Landmark     TAGS: art, longexposure, tripod

Monumento alla resistenza

Questa è una foto didascalica, potrebbe trovare posto nella guida di Cuneo per turisti. Non ha nessuna pretesa di essere artistica, anzi, vuole solo essere un ricordo, una memoria. Non sono mai riuscito, su queste pagine, a celebrare una data importante come il 25 Aprile e oggi pongo rimedio a questo mancanza; perché questa data ha un profondo ed importante significato e credo che il monumento alla resistenza, che si trova nel parco omonimo di Cuneo, sia il modo migliore per non dimenticare mai chi ha combattuto, anche a costo della vita, per la nostra libertà. Da un certo punto di vista sono decisamente revisionista e la storia ci arriva tramandata, quasi sempre, dai vincitori. Davanti c’è un filtro e non è tutto nero oppure tutto bianco, in mezzo trovano spazio delle sfumature di grigio e tanti altri colori; sono stati commessi errori e per capire la storia bisogna viverla e non commentarla a posteriori. Ma il 25 Aprile si dimentica tutto e nel mio mondo significa una sola cosa: la possibilità di vivere liberi>. Non dimentichiamolo mai.

Il Monumento alla Resistenza è un’opera realizzata da Umberto Mastroianni in memoria dei partigiani caduti. Per la realizzazione dell’opera ci vollero cinque anni, dal 1964 al 1969, fu inaugurato alla presenza di Sandro Pertini, che vi ritornò quando fu Presidente della Repubblica. Si trova all’interno del parco omonimo che si affaccia sul Viale degli Angeli all’altezza di Corso Dante. E’ un’opera di notevoli dimensioni (20 metri x 17) realizzata interamente in bronzo e rappresenta uno dei simboli della città di Cuneo.
La casa delle Bambole
POSTED ON 18 Apr 2017 IN Reportage     TAGS: URBEX

La Casa delle Bambole #02

La Casa delle Bambole è una villa abbandonata, a poca distanza da Cuneo. Ha un aspetto decisamente spettrale. E’ stata lasciata al suo destino da pochi anni, ma nell’ultimo periodo i vandali sono riusciti a distruggerla quasi completamente: in piedi non è rimasto praticamente più nulla. Quando si arriva all’entrata la vista è agghiacciante, stile villa dei fantasmi.

L’atmosfera è cupa. Appena varcata la porta (spalancata) si notano una scala e diverse scritte (sempre le solite stupidate) sui muri. Nella stanza di sinistra è rimasto un pianoforte, almeno quel che ne resta, il bagno ha ancora le ceramiche intatte: ed è una specie di notizia. Le stanze sono in disordine, ovvio, tutto quanto custodito nei pochi armadi rimasti è rovesciato per terra: libri, vestiti, oggetti di qualsiasi tipo. Quando si sale in mansarda l’atmosfera, se possibile, peggiora: dopo aver percorso una scala a chiocciola, al buio, la prima cosa che si intravede è una bambola dai capelli rosa che ti guarda. Un po’ di brividi scorrono lungo la schiena, sembra di essere nel più classico dei film dell’orrore. Dalla mansarda, attraverso una ulteriore scala, si arriva in cima alla torre dal quale si domina tutta la valle.

Ho scattato tutto quel che potevo velocemente, forse troppo, e sono uscito in tempo record: quel misto di paura e adrenalina tipico di certe esplorazioni urbane era arrivato al mio limite consentito. Se le notizie che mi arrivano sono vere la casa adesso è all’asta; spero si possa trovare in tempi brevi un nuovo proprietario che riesca a portare a nuova vita questa bellissima villa che, allo stato attuale delle cose, è in piena decadenza. Ed è un vero peccato.

La Casa delle Bambole #21La Casa delle Bambole #23

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What’s the Story?
POSTED ON 16 Mar 2017 IN Portrait     TAGS: baby, silver, wideaperture, lordoftherings

What's the story?

Questa sera affronterò un interessante incontro dedicato alla fotografia. Il tema sarà: “Raccontare una storia”. E’ un tema importante perché credo che la fotografia debba sempre raccontare qualcosa; ci possono essere storie complesse e storie semplici ed il numero di foto che compongono queste storie può essere variabile da 1 ad infinito (forse ho esagerato). E’ chiaro che minore è il numero di foto e maggiore sarà l’impatto emotivo iniziale. Può bastare anche una sola immagine, certo, però questa immagine deve avere una forza particolare e non è sempre è facile sintetizzare. Io ho scelto una storia semplice, lineare, minimale. Direi un classico per bambini. E ho scelto di utilizzare il mosaico perché credo che il colpo d’occhio iniziale sia più importante rispetto ad una sequenza di immagini. Quando ho scattato l’ultima foto ho pensato a Joker, il supercattivo di Batman, ma direi che il paragone è un po’ azzardato.

A passeggio
POSTED ON 12 Mar 2017 IN Street     TAGS: silver, wideaperture

A passeggio

Stop looking for happiness
POSTED ON 2 Mar 2017 IN Portrait     TAGS: model, 50ne, river

Stop looking for happiness

Smettila di cercare la felicità nello stesso posto in cui l’hai persa.

Elisa (Twelve)
POSTED ON 11 Feb 2017 IN Portrait     TAGS: model, studio, beauty, 50ne

Elisa (Twelwe) #01Elisa (Twelwe) #02

Ho scattato queste due foto della bellissima Elisa Muriale ieri sera durante un evento dedicato al ritratto organizzato dal gruppo Fotografico Fotoliberamente (del quale sono socio) nello studio del fotografo Marco Collemacine. A Cuneo ovviamente. La particolarità di questi ritratti è tutta nell’illuminazione. Ho scattato dietro ad un pannello di legno, anzi dentro, al quale erano fissate 12 lampadine da 40 watt disposte a cerchio: nel mezzo ovviamente il pannello era forato (foto). Questo tipo di illuminazione è meno potente di un flash e necessità un’apertura di diaframma decisamente ampia (ho scattato a F/1.4), ma crea una catchlight all’interno dell’occhio molto particolare: 12 piccoli punti circolari davvero intriganti. Può piacere, ma anche no, resta comunque un esperimento interessante. Magari da ripetere. Ho scattato altre foto, ma devo ancora trovare il tempo di guardarle; magari nei prossimi giorni…