Deep beneath the cover of another perfect wonder
Where it’s so white as snow
Privately divided by a world so undecided
And there’s nowhere to go
In between the cover of another perfect wonder
– Red Hot Chili Peppers
Deep beneath the cover of another perfect wonder
Where it’s so white as snow
Privately divided by a world so undecided
And there’s nowhere to go
In between the cover of another perfect wonder
– Red Hot Chili Peppers
Domenica mattina ho fatto un salto (ma davvero, sono entrato e uscito in 12 minuti netti) a fotografare la presentazione del libro Cleopatra di Alberto Angela al Teatro Toselli. Il Teatro Toselli (doppia maiuscola) è qualcosa di meraviglioso, un piccolo gioiello incastonato in via Roma, il salotto buono di Cuneo. E mi hanno mandato a fotografare in zona sopraelevata, nella posizione più difficile: si vede malissimo lo spettacolo, ma la visione dell’ambiente circostante è mozzafiato. Ho tolto il tele e messo il supergrandangolo per ottenere una rappresentazione completa dei palchi, della balconata e degli stucchi dorati. Ed è bellissimo il Teatro Toselli. E quando c’è il tutto esaurito è ancora meglio. Affascinante.
Qual buon VENTO ci ha portati a Cuneo questo weekend? Il VENTesimo compleanno di Scrittori in città! E sul tema VENTI, inteso come movimento di idee, di tendenze, nelle sue più svariate sfumature, artistiche e sociali, si sono susseguiti incontri letterari e laboratori per grandi e piccini. E ammiro con una certa sorpresa questa Cuneo diventata, per qualche giorno, centro del mondo e della cultura. E mi sposto, con la mia macchina fotografica, da un eVENTO all’altro, e mi trovo al Teatro Toselli con Chef Rubio che presenta il suo libro di fotografia (e, incredibilmente, è bellissimo) e poco dopo alla Birreria Baladin ad ascoltare i ragazzi de Lo Stato Sociale (Bebo, Checco, Carota) che presentano il loro libro disegnato da Luca Genovese (memorabile il siparietto con i boccali di birra). E la sera al cinema Monviso c’è Benedetta Parodi che racconta in modo estremamente preciso la cucina povera e casalinga, in contrapposizione al lusso e allo spreco di certe trasmissioni televisive (dove però preparano i gamberi di Oneglia). E nel mezzo tutta una serie di incontri letterari (anche dedicati ai bambini) che trasformano questa Cuneo sorniona e fredda in una città di tendenza e di cultura. E stropicciamoci gli occhi, perché sembra impossibile. Ma è tutto vero.
Non sono quello che può essere considerato un fan; cioè non esistono personaggi famosi al quale vorrei chiedere l’autografo (per semplificare). Però se mi chiedete con chi vorrei passare una serata (a cena) posso farvi due nomi: uno di questi è Piergiorgio Odifreddi. Per tanti motivi: la simpatia, l’intelligenza e le capacità oratorie. E per una serie di posizioni scientifiche, e non, che condivido quasi totalmente. Questo pomeriggio, per Scrittori in Città, è tornato nella sua Cuneo per presentare il suo nuovo libro: IL Dio della logica – Vita geniale di Kurt Gödel, matematico della filosofia e non potevo mancare. E’ stato un incontro interessante e Odifreddi ha deliziato il pubblico con una serie di aneddoti di logica e vita vissuta: come quando andò ad intervistare Giulio Andreotti per chiedergli la sua posizione rispetto ai teoremi di incompletezza e rifiutò il caffè che l’allora senatore a vita gli offrì. E questa non è quella che si può definire una foto eccezionale, anzi, ma mi piace l’idea di conservarla su queste pagine. Perché è Piergiorgio Odifreddi, ed è giusto così.
La vera religione è la matematica, il resto è superstizione. O, detto altrimenti, la religione è la matematica dei poveri di spirito.
– Piergiorgio Odifreddi