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Meditazione
POSTED ON 28 Gen 2017 IN Portrait     TAGS: model, urbex, 50ne, wideaperture

Meditazione

Come il vento che soffia
POSTED ON 23 Gen 2017 IN Portrait     TAGS: model, silver, 50ne, wideaperture

Visioni

Sorpresa. Paura ed ansia.
Aspetto una dolce verifica nel giorno che inizia.
Cosa sarà di me? Piccolo cuore.
Sei tu che scegli se diventare. Se vivere.
Come il vento che soffia.

Partire, è un po’ morire
POSTED ON 20 Gen 2017 IN Portrait     TAGS: model, urbex, wideaperture, silver

Partire #02Partire #01

Partire, è un po’ morire, è morire rispetto a ciò che si ama: si lascia un frammento di se stessi in ogni ora e in ogni luogo. (Edmond Haraucourt)

La felicità non è perfetta
POSTED ON 19 Gen 2017 IN Portrait     TAGS: silver, 50ne, wideaperture

Felice

La felicità non è perfetta. E non può esserlo. La felicità ha bisogno di disperazione, di pianti, di sacrifici; perché per essere vera deve arrivare dal cuore e passare attraverso la sofferenza, una sofferenza reale. E sul momento è fottutamente difficile, da sembrare quasi impossibile: e quello è il momento di pensare solo a se stessi e di guardare avanti. Perchè la felicità più bella è quella che si conquista giorno dopo giorno, minuto dopo minuto, passo dopo passo. E quando arriva è qualcosa di meraviglioso e fa dimenticare tutto il resto.

Il lato effimero
POSTED ON 10 Gen 2017 IN Details     TAGS: urbex, wideaperture, 50ne, guest

Il lato effimero

Pensavo cose, non belle a dire il vero, ripercorrevo attimi, parole dette e taciute, emozioni. Poi mi sono ritrovata a non pensare più niente, persino la preoccupazione più ostinata è scivolata via, cadendo come l’orsacchiotto che avevo appoggiato distrattamente sul ripiano. Non si direbbe, ma anche la crisi ha il suo lato effimero e per un po’ ti lascia, fugge via chissà dove, e tu ti ritrovi in un silenzio strano, ma intimo e basta ascoltarsi respirare per intuire che si cresce faticosamente, ma inesorabilmente.

Foto di/Photo by Samuele Silva – Parole di/Words by Sara Taricani.

Delirium
POSTED ON 2 Gen 2017 IN Details     TAGS: urbex, asylum, silver, wideaperture

Delirium

Tutti gli anni, in questa data, pubblico una foto scattata fra l’inizio e la fine dell’anno. E’ una tradizione consolidata da queste parti. Ma quest’anno no. Quest’anno ho scelto, mio malgrado, una foto scattata a novembre, una foto che mi possa servire da promemoria. Un’immagine che possa ricordarmi di non commettere uno degli errori più classici e banali che un fotografo possa fare. Si, perché il 31 dicembre ho scattato diverse foto, alcune anche (credo) interessanti. Purtroppo ho dimenticato di controllare le impostazioni, almeno quelle più rare (permettetemi l’espressione): in effetti non mi capita mai di modificare la qualità delle immagini, ma venerdì scorso, per provare un servizio web, ho scattato una foto (una sola) alla risoluzione minima consentita dalla macchina fotografica: 720×480. E il giorno dopo ho premuto quasi 100 volte il pulsante di scatto senza ricordarmi di verificare la risoluzione; ho controllato tutte le altre opzioni, ma alla risoluzione non ho proprio pensato.

E questo mio personale delirio fotografico spero possa tornarmi utile in futuro, per evitare di commettere nuovamente un errore del genere.

Per il momento non voglio parlare di dove e perché ho scattato questa foto; si tratta però di uno scatto F/1.2 a 3200 ISO: praticamente al buio. E poi si augura ‘Buona Luce‘.