Prosegue imperterrita, e senza soluzione di continuità, la tradizione del post natalizio. Quest’anno mi sono mosso per tempo: ho scattato la foto dedicata alla festa più importante della liturgia cattolica nella grotta di Babbo Natale, nell’incantevole paese di Ornavasso, a inizio dicembre. Quale posto migliore? Lungo il tragitto per raggiungere Babbo Natale (al freddo, al gelo e nell’umidità più assurda) c’erano dei piccoli anfratti e in uno di questi hanno attirato la mia attenzione alcuni simpatici animaletti somiglianti a piccoli gufi: praticamente uguali agli uccelli di Angry Birds, ma in versione natalizia. Questo è il motivo del titolo, non certo per via del mio umore attuale che invece tende al positivo. E il mio più sincero augurio per un bellissimo e felice Natale.
Il vintage e l’autunno danzano sulle stesse note emozionali. Entrambi rievocano malinconia e romanticismo. Riflessioni e ricordi, talvolta di famiglia. Un tappeto di foglie cadute e un soffitto di cielo e di rami dei noccioli hanno creato la cornice ideale per le mie foto. Il rosso del cappotto spicca tra le tinte tenui del boschetto; mentre i sorrisi spontanei e gioiosi di Alice, i suoi sguardi curiosi ed entusiasti, i suoi gesti così giocosi e vivi infondono spensieratezza e una pace d’altri tempi. Tempi così lontani ormai che sembrano essere mai esistiti, gli anni dell’infanzia di 30 anni fa, quando a indossare quello stesso cappottino rosso ero io. E anch’io mi divertivo a correre sotto una pioggia di foglie secche. (Michela)