
Sospesa in un pensiero lontano, come se il mondo attorno fosse sfocato e distante. La luce accarezza il suo profilo con dolcezza, raccontando una femminilità intima, fragile e profondamente autentica. Nulla è forzato, tutto è naturale: un momento semplice, eppure carico di emozione. Un battito d’ali, un soffio di vento, un frammento di silenzio che sembra infinito. Un’emozione che resta, lieve e potente, da osservare con rispetto e meraviglia.

A Christian non piace molto essere al centro dell’attenzione, quindi probabilmente non sarà troppo felice di questa pubblicità non richiesta. Siamo all’interno di una famosa chiesa abbandonata, perché anche lui è un fotografo appassionato di urbex. Adoro questa foto per la sua composizione e per le linee che guidano lo sguardo. Il protagonista dell’immagine è messo in evidenza grazie a due elementi che lo incorniciano: la panca di legno e le fughe della piastrella di marmo. All’inizio non avevo riflettuto molto sullo scatto, è stato quasi un colpo di fulmine, un’istantanea rubata. Mi sono girato e l’ho vista lì, davanti a me. Ma dopo averla riguardata, ho apprezzato come si è sviluppata la composizione, e ho capito che c’era qualcosa di interessante. Space Cowboy è il suo nick su Instagram, al quale aggiunge anche 23Rock; adesso speriamo solo che non si offenda. :-)
For many it’s just a ruin. For me it’s a dream coming true.
– Christian Liprandi

Mi sembra corretto e giusto chiudere la serie di fotografie dedicate a Parigi con la Gioconda di Leonardo. In questi giorni in tanti mi hanno chiesto se fossi a Parigi, ma non è che se pubblico le foto di una città significa che io sia in quella città. La vacanza nella capitale francese risale al Giugno 2023 ed in effetti forse sono un po’ in ritardo; mi piace far riposare le foto e di media, fra scatto e pubblicazione, trascorrono almeno 4 mesi (sempre che non si tratti di un evento e nel caso magari posso concedere un’eccezione).
Qualche anno fa scrivevo che ritenevo
assurdo fotografare un’opera d’arte senza un contesto, e invece sono caduto anche io nella trappola. In realtà in queste 3 immagini ho inserito un po’ di
base narrativa, ma il concetto fondamentale è che la Gioconda di Leonardo
è un’opera d’arte talmente universale e importante che può giustificare (unico caso al mondo) la semplice e banale foto didascalica. Qualche anno fa ho dormito
nell’albergo di Firenze dove venne nascosta la Gioconda nel 1913, proprio nella stanza dove dormì il ladro patriota Vincenzo Peruggia, ma non ero mai stato al cospetto di quello che forse è
il più famoso e discusso quadro del mondo: e devo ammettere che
il sorriso enigmatico della Monnalisa è qualcosa di importante. Non sono un esperto d’arte, ma trovarsi lì davanti, ad osservare quella tela del quale si sente parlare da quando si è bambini, del quale si vedono riproduzioni ovunque, è stato davvero emozionante.

