

In occasione del passaggio del giro d’Italia a Cuneo ho collaborato con Enel Energia: in quanto Iger del Cuneese mi è stato chiesto di pubblicare sul mio account Instagram qualche immagine della corsa rosa in Piazza Galimberti. La fortuna non è stata dalla mia parte e ho beccato la classica giornata di pioggia primaverile: sarei rimasto volentieri nel letto ma quando il dovere chiama il fotografo risponde (se ha voglia). Ed ecco le due foto che ho scelto. Le critiche, che sarebbero più che giuste, in questo caso non sono consentite: avrei voluto vedere voi in piazza Galimberti sotto la pioggia battente.
Nonostante la pioggia, gli ombrelli, la folla, le persone davanti… nonostante tutto, grazie ad un po’ di esperienza, questo scatto che volevo e dovevo fare sono riuscito a portalo a casa. :-)

[…]
anche noi, anche noi
con gli occhi controvento al cielo
abbiamo cercato e perso
le tracce del loro volo
dentro le nuvole del pomeriggio
nei pomeriggi delle città
ma chissà dove é incominciato tutto
chissà
[…]



Prima di volare le mongolfiere devono essere gonfiate. E’ un’operazione abbastanza lunga e ‘noiosa’. Prima vengono stese sul terreno e poi con un grosso ventilatore si riempiono d’aria attraverso la ‘gola’. A quel punto vengono sistemate, tirate e allungate per fare in modo che prendano la loro classica forma e quindi si inizia a mandare aria calda attraverso i bruciatori. La mongolfiera è pronta, si gonfia e comincia a salire verso l’alto. Il passo successivo è il volo.


Da Wikipedia:
La mongolfiera è un aeromobile che utilizza aria calda, un gas più leggero dell’aria circostante, per ottenere la forza necessaria per sollevarsi da terra. Per la precisione non si tratta proprio di aria, ma dei gas della combustione del propano. Inizialmente il pallone mediante un ventilatore viene riempito di aria che poi viene sostituita dai prodotti della combustione.
Quando le mongolfiere sono in volo è sicuramente il momento più importante, il momento fondamentale da cogliere al volo: quando il pilota decide di aprire la valvola per accendere la combustione. E allora si vede la fiamma che scalda l’aria e permette alla mongolfiera di salire. E in queste due immagini sono proprio riuscito a trovare (con pazienza) il momento opportuno, il momento decisivo e a fotografare la fiamma. Ed è probabilmente l’unica via per differenziare le mongolfiere in volo.