

Purtroppo non sono riuscito a vincere il concorso fotografico collegato a AutoStory. Mi sono dovuto accontentare del terzo posto; può andare, non lamentiamoci. E’ positivo il fatto che non abbia dedicato troppo tempo alla ricerca dello scatto decisivo ma abbia impiegato solo un paio d’ore di appostamenti lungo le strade della costa Ligure e per la precisione sulla strada che collega Sanremo a Civezza. Ho dovuto aspettare un paio d’ore il passaggio delle ‘Auto Storiche‘ ma penso ne sia valsa la pena! :)

Ho le foto della cena “Specchio di Vitae” nel cassetto da qualche tempo ma solo oggi riesco a pubblicarle. Il mio amico Mauro Feola ha voluto invitarmi alla presentazione della sua produzione per l’inverno prossimo. Ristorante da Claudio a Bergeggi. Sono un po’ in ritardo: circa due mesi, la cena si è svolta a metà maggio! Volevo pubblicare questo post esclusivamente per parlare dello spettacolo che mi è capitato di vedere; il ristorante si trova nella parte alta del paese, ha una terrazza con piscina a dir poco meravigliosa e la vista che si gode è davvero impagabile. Ci sono arrivato verso il tramonto e sono rimasto stordito dalla bellezza della location. Non meno spettacolare il menu, davvero di grandissima qualità: pesce fresco e piatti come totani ripieni, polpo con carciofi e zuppa di cozze. Da leccarsi i baffi. Io non ho pagato, Mauro ha gentilmente offerto, ma penso che la qualità del ristorante richieda almeno tre cifre, a persona s’intende. Se volete mangiare di classe è decisamente consigliato, non adatto alle abbuffate con gli amici.




Quest’anno, per vari motivi, non sono riuscito ad andare a Taggia ad assistere alla tradizionale festa dei Furgari. Peccato, perché merita tantissimo. Solo partecipando all’evento si riesce a capire cosa possa significare, sia per gli abitanti del paese, sia per l’occasionale visitatore. Ho trovato però nel mio archivio questa immagine datata 14 febbraio 2004. In parte riesce a raccontare, in minima parte, quanto si può ammirare durante la notte dei Furgari.
Il secondo sabato di febbraio. Grandi falò, giochi pirotecnici, musica e vino scaldano le piazze e i vicoli del centro storico. La prima edizione della festa avvenne il 12 febbraio 1626: i tabiesi sciolsero un volo a san Benedetto Revelli, cui si erano affidati perché la città venisse risparmiata durante la Guerra dei Trent’Anni. Nell’ultimo fine settimana di febbraio avviene una grandiosa rievocazione storica (con corteo e drammaturgie), tra le più suggestive della Liguria, che racconta l’origine della festa e momenti di vita seicentesca.


Domenica pomeriggio ho vissuto un sogno, ho provato emozioni particolari che solo chi ha passione e crede in qualcosa può capire. Ho visto Pulici, il mio mito di sempre, entrare nello stadio, l’ho salutato, mi ha stretto la mano. Ho visto il Toro dentro i suoi occhi. Ho ammirato tutta la festa granata in piedi, immobile, con le gambe tremolanti e le lacrime agli occhi. Ho cantato e festeggiato tutti i giocatori dal passato granata presenti allo stadio: perché la loro presenza significa qualcosa, significa che anche loro amano questo simbolo, questa storia. Anche gli ex-gobbi Dino Baggio e Pasquale Bruno, anche il “mercenario” Marco Ferrante, anche Rizzitelli straordinario giocatore che purtroppo è rimasto con noi troppo poco. Ma soprattutto giocatori dalla pelle granata mai troppo apprezzati dalla curva: Roberto Mezzano e Giorgio Venturin per citare due nomi. E’ stata una festa incredibile, guidata da un fantastico Piero Chiambretti e con alcuni momenti toccanti: il racconto di Pulici su Ferrini, la presenza dei tre reduci di Superga, il ricordo di Junior e di quel derby vinto all’ultimo minuto. Poi la festa in campo è terminata ma è iniziata quella sugli spalti: da tempo non vedevo qualcosa di così memorabile in una curva, anzi, in entrambe le curve dello stadio. Le foto non riescono a rendere l’idea della bellezza e dell’atmosfera che si respirava dentro l’olimpico. Abbiamo vinto, grazie ad un regalo e ad una splendida rete del più granata di tutti: Gianluca Comotto da Ivrea. La sua gioia, incontenibile, dopo la rete ha contagiato tutti. Auguri Toro, auguri Vecchio Cuore Granata.
