Il Cesar Palace è un vecchio locale da ballo abbandonato (da tempo direi) a Magliano Alpi. E’ stato lo scenario per il quinto cronoduello contro il mio acerrimo nemico MaranzaMax (a distanza di quasi 10 mesi dall’ultima sfida). E’ un luogo spettrale e al tempo stesso incantevole: nasconde, non troppo bene, i fasti di un passato glorioso. Il parcheggio è enorme, la gigantesca insegna è ancora lì, difesa da due spettacolari aquile in gesso. E poi ci sono queste statue (finte ovviamente), molte delle quali distrutte, che ricordano l’antica Roma. Dopo un giro sul perimetro siamo riusciti anche ad entrare nella sala da ballo principale; è rimasto tutte come l’ultima sera: ci sono ancora i bicchieri delle consumazioni sui tavoli. Un filo di luce entra dalle finestre, molte sedie sono rovesciate, i tavoli hanno ancora le tovaglie. E’ triste e, in un certo senso, spaventoso. Mi ha ricordato la scena del crimine di qualche serie investigativa moderna, ma in questo caso il colpevole non sono io.
RULES:
Two photographers. Choose camera, lens and location.
Have a few minutes walk around and then no more than 15 minutes to shoot 3 good pictures.
At the end, each one shows his three best shots.
Dopo mesi dall’ultimo epico scontro, i nostri impavidi eroi si sono di nuovo affrontati. Questa volta la location era davvero perfetta per il duello.
Un vecchio locale, una balera abbandonata da chissà quanto tempo. Ovunque tracce degli antichi fasti. Statue, bottiglie vuote e posaceneri pieni.
Tutto intorno l’immenso piazzale vuoto era spazzato da raffiche di vento secco. Quasi ti aspettavi di veder rotolare da un momento all’altro qualche cespuglio del deserto.
E poi l’ora: mezzogiorno (circa…).
Per un quarto d’ora il tempo si è fermato. Per quindici lunghissimi minuti il silenzio è stato rotto solo dai click delle macchine fotografiche. E dagli scricchiolii sinistri della struttura.
Ho scattato questa foto al meraviglioso Mercado Central di Valencia. Quando mi hanno ‘obbligato’ a visitarlo non mi aspettavo nulla di simile. Dall’esterno si presenta come un palazzo dei primi del ‘900 con tanto ferro e vetro, all’interno è un pullulare di persone, un viavai continuo: tantissimi chioschi che vendono qualsiasi tipo di prodotto alimentare. Verdura, tantissima verdura, carne, salumi, ortaggi, frutta ma soprattutto pesce: una varietà incredibile di pesce ‘fresco’ esposto quasi sempre in modo artistico e fantasioso. Una meraviglia per gli occhi e per l’olfatto (si fa per dire). E poi la pulizia, l’ordine, la precisione, la simpatia dei venditori. Un mondo da scoprire nel centro storico di Valencia. Nella foto una fantastica esposizione di carabineros, langostinos, cigalas e gambas plancha.
Nel bosco del Peuterey (che non è certo facilmente accessibile), durante Celtica, si tiene un bellissimo mercatino dell’artigianato. Si può trovare di tutto: amuleti e monili celtici, il famoso idromele, vestiti e mantelli, cappelli assurdi, pupazzi di gommapiuma, fiori intrecciati, cuoio, coltelli, oggetti di arredamento. Ho fotografo un po’ tutto e ho scelto le tre foto migliori. E poi avevo una voglia pazzesca di iscrivere qualche immagine al gruppo ‘Happy Market Tuesday‘. ;-)
Si trasforma in un razzo missile con circuiti di mille valvole tra le stelle sprinta e va mangia libri di cibernetica insalate di matematica e a giocar su Marte va lui respira nell’aria cosmica è un miracolo di elettronica ma un cuore umano ha […]
Sul mio personalissimo taccuino questo è risultato essere il vincitore morale del Flugtag: Goldrake. Il mio preferito, il mio eroe. Era bellissimo ma è durato veramente poco. Pochi metri. :) Molto interessanti anche le acrobazie di ‘Actarus‘ per riuscire a pilotare il suo robot: mi ricordavo qualcosa di molto complicato e non mi sembra ci fosse una scala a pioli. Probabilmente adesso sta mangiando un’insalata di matematica su Marte. Beato lui e beati i suoi circuiti di mille valvole.
Fra le foto che ho scattato durante il flugtag questa è sicuramente la mia preferita. Forse per via dei colori ma soprattutto per merito della semplicità. E’ una foto che hanno fatto in molti perché davvero evidente, di impatto: io però ho aspettato di trovare il momento giusto, le nuvole giuste, la posizione giusta. E sono riuscito ad ottenere la composizione che cercavo. Adesso una breve spiegazione. Fra le macchine volanti una delle più ammirate è stata sicuramente la casa protagonista del film di animazione ‘Up’. Realistica al 100%. E fra le chicche c’erano questi palloncini, gonfiati con elio, che avrebbero dovuto permettere alla casa di volare, proprio come nel cartone animato. In realtà sul trampolino di lancio i palloncini non sono arrivati (non ho capito il perché) e la forma cubica della macchina “volante” non ha permesso a Carl Fredricksen di spiccare il volo. Caduta rovinosa mi sembra la definizione più adatta del tentativo. :)