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Natale di pietra
POSTED ON 24 Dic 2019 IN Details     TAGS: xmas, wideaperture, 50ne

Natale di pietra

Prosegue imperterrita, e senza soluzione di continuità, la tradizione del post natalizio. Quest’anno purtroppo è più triste del solito e la voglia di festeggiare non è certo al massimo livello; ma si cerca di sorridere per dimenticare le lacrime. E un Natale di pietra, un po’ come ti lasciano certe notizie. Ho scattato questa foto nello splendido villaggio di Saorge, al confine fra Italia e Francia, in una uggiosa giornata di metà dicembre. Fra le case spuntava questo particolare addobbo natalizio e ho subito pensato al mio post dedicato al 25 dicembre; ma è un’altra storia che Vi racconterò nei prossimi giorni. E il mio più sincero augurio per un bellissimo e felice Natale.

Astrattismo industriale
POSTED ON 20 Apr 2019 IN Details     TAGS: urbex, silver, geometric, minimal

Astrattismo industriale

Our future
POSTED ON 18 Mar 2019 IN Details, Portrait     TAGS: news, 50ne, wideaperture

Our future

Venerdì 15 marzo si è celebrata la giornata dedicata al futuro del nostro pianeta: Fridays for Future; l’evento mondiale promosso da Greta Thunberg ha raccolto milioni di adesioni e il mondo, soprattutto dei giovani, si è mosso in massa per lanciare un segnale importante. Un mio collega sostiene che noi, nati alla fine del secolo scorso, saremo l’ultima generazione a godere del pianeta. Io credo la penultima, ma cambia poco. Ho letto da molte parti che deve essere il popolo, nel piccolo, a cambiare il mondo: iniziando a boicottare la plastica, a utilizzare cibi a kmzero, a evitare le confezioni monouso, a evitare le grandi catene alimentari, a riciclare correttamente, a differenziare la spazzatura, a non gettare i mozziconi di sigaretta per terra (oppure smettere di fumare). E’ tutto bello, è tutto giusto, ma non mi trova completamente d’accordo: noi possiamo collaborare e lanciare un messaggio, ma la mossa decisiva deve arrivare dall’alto. Perchè non tutti possono permettersi certe scelte, perchè quello che possiamo fare è una soluzione infinitesimale del problema e ci deve essere una volontà globale che permetta, se proprio non è possibile evitare, almeno di rimandare il punto di collasso per fare in modo che vengano individuate soluzioni alternative, nella speranza che esistano. E’ chi detiene il potere che deve fare in modo, con leggi e decisioni anche impopolari, di salvare il pianeta. E Venerdì mattina in prima pagina su La Stampa di Torino c’era questa foto che mi piace definire iconica : OUR FUTURE IN YOUR HANDS, il nostro futuro è nelle vostre mani. E credo che questo sia un messaggio davvero importante che inquadra perfettamente la situazione. E ho deciso di riprodurre, a modo mio, questa immagine e di utilizzare le manine di Alice per lanciare da queste pagine il mio messaggio al potere: il futuro dei nostri figli è nelle vostre mani. #FridaysForFuture #ClimateStrike

Urbex X’Mas
POSTED ON 24 Dic 2018 IN Details     TAGS: urbex, xmas, wideaperture, 50ne

Urbex X'Mas

Prosegue imperterrita, e senza soluzione di continuità, la tradizione del post natalizio. La foto di quest’anno è tipicamente urbex, scattata nel 2017 all’interno del titano caduto, alle porte di Torino. E’ stata scelta in modo automatico al momento del click: già sapevo che l’avrei utilizzata per il post tradizionale natalizio. Manca poco a mezzanotte e quindi termina anche il #whamageddon: Vi lascio alle note della mitica canzone degli Wham, ormai diventato un classico moderno, immancabile il 25 dicembre. E il mio più sincero augurio per un bellissimo e felice Natale.

XPro Circle
POSTED ON 5 Dic 2018 IN Details     TAGS: flash, 50ne, wideaperture, simmetry

XPro Circle

Tre bicchieri
POSTED ON 6 Nov 2018 IN Details     TAGS: wine, 50ne

Tre Bicchieri #01Tre Bicchieri #02

Con queste 2 foto (ma anche altre)(che vedrete un’altra volta) ho partecipato (senza qualificarmi nelle 25 migliori) al concorso ‘Le Radici del Vino‘ organizzato dal Comizio Agrario di Mondovì e MondovìPhoto. Il focus del concorso era il Dogliani (che una volta veniva chiamato beatamente Dolcetto) e il suo territorio. L’idea mi è venuta grazie a Pinterest e originariamente avrei dovuto catturare il sole al tramonto che va a morire nel terzo bicchiere (quello con il vino rosso). Un romanticismo pacchiano ed esasperato che trovava la sua sublimazione nel sole che tramonta nel vino, simbolo della vita e dell’amore per la bevanda di Bacco (anche poeta!). Ma quando serve a me (che non fotografo tramonti) la nostra stella (che sa benissimo che non fotografo tramonti) ha pensato bene di eclissarsi per tre giorni consecutivi nelle nuvole verso le quattro del pomeriggio. Grazie. E quindi mi sono dovuto limitare a qualcosa di meno cafone e più prosaico. Sicuramente con il sole nel bicchiere avrei trionfato a mani basse, ma la sfortuna ci vede benissimo (questo ultimo pensiero è ironico). Sono due foto simili, ma scattate con 2 obbiettivi e una diversa apertura di diaframma: la prima con il 24/70 a 39mm e diaframma chiuso a f/11 per esaltare la nitidezza, la seconda con il 50 a diaframma completamente aperto e fuoco sull’ultimo bicchiere per evidenziare l’effetto sfuocato. Ho pulito lo sporco sui bicchieri in post produzione (dopo ogni scatto sbagliato bevevo un bicchiere e mi è servita una bottiglia intera per trovare la composizione giusta) e esaltato leggermente il rosso delle foglie. Io personalmente preferisco la versione sfuocata, ma è un vezzo quello di amare particolarmente la bassa nulla profondità di campo. Colgo l’occasione per ringraziare l’azienda vitivinicola Bricco del Cucù che mi ha permesso di fotografare nelle loro vigne. Gentilissimi (e producono un vino sublime).