
Te ne accorgi quando cominci a far foto a scene ed oggetti che gli altri nemmeno notano, o quando ti scopri ad apprezzare il suono dello scatto di una fotocamera. Te ne accorgi quando vedi quasi ovunque situazioni che reputi degne di essere fotografate, o quando inizi ad assumere strane posizioni in pubblico, alla ricerca di qualche interessante inquadratura. Te ne accorgi quando ti indispongono i complimenti alla tua macchina fotografica invece che a te, o quando ti sorprendi a leggere regolarmente blog fotografici folli come questo. Ma soprattutto, te ne accorgi quando nell’archivio delle tue foto… non ci sei mai. Benvenuto (benvenuta).
Questa foto è un omaggio a Pega e al suo post ‘Consapevolezza‘. Un post nel quale mi rispecchio fedelmente, una delle cose più belle dedicate alla passione per la fotografia che io abbia mai letto. La foto è scattata al volo, in pochi secondi, di getto. Non pensatene male, anzi, vogliatele bene. :)
![WiMu [Barolo]](http://farm7.staticflickr.com/6216/6303501937_06367b4b43_b.jpg)
Oggi pomeriggio (complice il giorno di festa) abbiamo deciso per una gita fuori porta e siamo andati a Barolo. Volevo fotografare i vigneti in autunno e bere del vino buono. Purtroppo una foschia davvero fastidiosa mi ha impedito di scattare come e quanto volevo (ma non mi ha impedito di mangiare divinamente e di bere dell’ottimo Barolo); abbiamo optato però per la visita al celebre e nuovissimo museo del vino (WiMu – Wine Museum) nel castello di Barolo. La delusione è stata formidabile: niente di quello che ho visto ha colpito la mia attenzione e penso che il museo sia una fantastica presa per i fondelli (per i turisti). Unica nota positiva questa foto ad una ‘finta‘ serie di barrique: l’effetto scenico è aumentato da una buona quantità di specchi posizionati strategicamente. La sala era praticamente buia, ho fotografato in manuale con un tempo di 5 secondi (ISO 400) a f/4: avevo con me il GorillaPod e sono riuscito ad agganciarlo alla ringhiera che delimitava la zona. Bisogna sempre avere un cavalletto. ;-)

Questo è l’ultimo particolare (per fortuna direte voi) che voglio regalare di Saluzzo. Anche in questa occasione pochissima luce e altissima sensibilità della pellicola (si fa per dire) portata a 640 iso. L’originale è comunque molto scuro e mi sono visto costretto a lavorare non poco sulla luminosità e sul contrasto: l’effetto puntinato è dovuto in parte al rumore e in parte alla post-produzione. Di questa immagine mi piaceva molto il graffito, un riferimento ai tempi che corrono, accostato al rosso vivace, rutilante, del naspo.

La giornata volgeva al termine e le strette vie di Saluzzo non permettevano agli ultimi raggi del sole di filtrare. Al fondo di un vicolo ho visto questa particolare composizione di canne fumarie. Mi ha colpito. Ho cercato di liberare l’immagine da oggetti indesiderati e stringere il più possibile sulla cromatura. Ho alzato gli iso a 400, lasciato a tutta apertura e, nonostante la scarsità di luce, sono riuscito ad ottenere una foto nitida a 1/30″. Ho contrastato in post-produzione per esaltare la cromatura dei tubi sul giallo/ocra del muro. Uno scatto semplice, minimale, elementare quasi, ma che mi piace molto.

E’ una delle immagini che ha colpito maggiormente la mia fantasia. Ho fotografato gli idranti di New York da qualsiasi posizione, in qualsiasi strada. Perché sono particolari e molto diversi dai nostri. Tutti i palazzi di Manatthan (almeno credo) hanno questi bocchettoni colorati che spuntano dalle pareti e che vengono utilizzati dai pompieri in caso di incendio. In questo caso erano presenti quattro uscite: due gialle e due verdi. Ho cercato una simmetria perfetta per rendere equilibrata e interessante la foto. Poi ho tagliato per perfezionare la composizione, contrastato ed esaltato il colore dei bocchettoni per fare in modo che staccassero dalla parete. Niente di straordinario ma adoro le simmetrie perfette (o quasi).

Eccomi, sono barista per un giorno (anzi, una sera). E in questa foto trovate l’elenco (quasi esaustivo) della serata ‘bevi non resposabilmente‘ perfetta. E per realizzare questa brutta foto ho impiegato quasi un’ora; l’odore di menta (piperita ovviamente) aleggia ancora in casa. Vado a prepararmi un mojito. :)