

Gli idranti (ma anche le bitte) colpiscono sempre la mia fantasia. Sono isolati, colorati, posizionati nei luoghi più incredibili. E rimangono solitari ad osservare la vita dalla loro posizione privilegiata; non puoi ostacolarli, in nessun modo, perché loro possono salvare il mondo. Al castello di Carrù ho notato subito l’idrante e il muro; hanno attirato la mia attenzione. La posizione privilegiata, in una nicchia, sollevato da terra e con lo sfondo di mattoni ha reso l’idrante quasi perfetto, malinconico ma esuberante. Ho contrastato e desaturato l’immagine per ottenere quest’effetto decisamente forte e particolare. Un po’ english, ecco.

Il porro come allegoria della felicità, frutto della terra onesto e concreto, ingombrante eppure minimalista. Ho visto uomini grandi e grossi, alla
fiera del porro di Cervere, pagare pochi euro il saporito ortaggio, caricarselo in spalla e ritrovare all’istante il sorriso di un bambino. Allontanarsi sorridenti e sprezzanti verso l’ignoto con una decina di porri sulla spalla aiuta a ritrovare il dimenticato buonumore, non è una personale supposizione, è una CERTEZZA!
Foto di/Photo by Samuele Silva – Parole di/Words by Riccardo Pizzi.

Le giornate diventano brutte, piovose, le ore di sole diminuiscono e la passione fotografica si trasferisce fra le mura domestiche. Questa è la prima prova (riuscita) di Still-Life casalingo: una rosa bianca (finta), qualche pietra e una candela; cavalletto e 135 a tutta apertura per ottenere la più bassa profondità di campo possibile. Il fuoco è nel centro della rosa, pochi millimetri. E l’effetto ‘soft-focus‘ regalato dall’obbiettivo (nessuna postproduzione) mi garba un sacco. L’inverno è ancora lungo.

Questa è la mia prima foto di attualità. Perché con questa immagine voglio parlare della situazione politica italiana. Abbiamo sentito spesso parlare di ‘passo indietro’ (e anche di passo laterale) in questi giorni, ma io credo che sia il caso invece di fare un passo avanti. Un deciso passo avanti, per cambiare, per migliorare. E il primo a fare questo passo è stato Mario Monti e io spero che sia la persona giusta. Siamo riusciti a fare un passo avanti, speriamo sia il primo di una lunga serie.

Non ci vuole molto a spiegare questa foto. Il sottotitolo potrebbe essere: “Volevo partecipare“. Un anno, un mese e un giorno fa mi lasciai sfuggire l’occasione, ma questa volta no. E per un appassionato di numeri come il sottoscritto questa è una data troppo importante e unica: non ci sarà un’altra occasione del genere per almeno cento anni (forse). E non credo di poter aspettare tanto a lungo. Che poi la foto sia uno schifo e un po’ tanto costruita, beh, per questa volta lasciatemi chiudere un occhio.
![Wood [trame]](http://farm7.static.flickr.com/6059/6326167535_26f8f4b879_z.jpg)
Questa foto non ha niente di particolare, probabilmente non merita nemmeno la pubblicazione. Ma io adoro questi particolari del legno, queste trame, questi vecchi portoni, queste serrature, questi contrasti esasperati. Credo siano affascinanti. Ho un archivio pieno zeppo di immagini di questo tipo. E forse è giunto il momento di sdoganare questa mia fissazione: abbiate pazienza, è solo l’esternazione fotografica di una sera. Poi passa.