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Bitta sul [nuovo] porto [mai]
POSTED ON 6 Apr 2012 IN Details

Bitta sul [nuovo] porto

La bitta è un mio chiodo fisso e questa è davvero importante. E’ una delle bitte del nuovo porto di Imperia. Il porto che avrebbe dovuto rappresentare il rilancio della mia città e che invece è diventato il buco nero del nostro futuro. E adesso si procede per accuse, minacce, ritorsioni, bugie, indagini, processi; e l’idea è che questo porto, meraviglioso sulla carta, possa non finire mai e restare l’ennesima incompiuta di una città che non riesce a decollare in nessun modo. Ed è un peccato perché ne avrebbe davvero tutte le possibilità.

‘Na biretta
POSTED ON 5 Mar 2012 IN Details

'na Biretta

Ho ricevuto una bottiglia di ‘Na Biretta in regalo, a Natale. Birra artigianale, bottiglia particolare, prodotta vicino a Roma. Buona, molto. Non l’avevo mai sentita nominare. Poi dopo un paio di settimane torno ad Imperia, sabato sera, ristorante e, sorpresa, in lista proprio lei: ‘Na Biretta. Ho dovuto assaggiare la versione rossa e mi sono visto costretto a portare a casa la bottiglia. Il passo successivo e fisiologico è stato la foto alle bottiglie, mi sembra normale. E questo post, giusto dirlo, non è sponsorizzato. Anche se una dozzina di bottiglie a casa sarebbero gradite! ;-)

Digestivo?
POSTED ON 15 Feb 2012 IN Details

digestivo

Non è un segreto, ormai lo sanno tutti (cit.): sono un ottimo bevitore di digestivi. Più in generale posso dire che amo terminare la cena (fuori) con un alcolico: può essere un amaro, una grappa, un liquore del luogo. Dopo ovviamente non si guida. Non ho grandi pretese, ma il classico amaro a base di erbe incontra sempre il mio favore: Unicum, Petrus, Jagermeister, Averna, San Simone, Montenegro, Zucca, Mirto ma anche Limoncino, Sambuca (rigorosamente con la mosca), Genepy e, addirittura, Rakikò (il celebre amaro di Mondovì). E quando mi sono trovato (durante un workshop alcolico) queste due bottiglie non ho potuto fare a meno di scattare: profondità di campo decisamente scarsa ma, dal mio punto di vista, efficace. E poi sono andato alla ricerca della mosca. ;-)

in Okra [ecostore]
POSTED ON 9 Feb 2012 IN Details

in Okra - 01 [ecostore]

Da tempo volevo provare un’esperienza fotografica estrema. E ho deciso di provare l’ebrezza del 135 f/2 al chiuso, in un particolare EcoStore, senza utilizzo di luci artificiali. E sono andato a Mondovì Piazza, in Okra, un negozio di abbigliamento ecologico. E sono andato alla ricerca dei dettagli, dello sfuocato selettivo, dell’essenza e del particolare. Ho passato quasi un’ora dentro al negozio, in gironzola fra i due piani, fotografando particolari, suppellettili, scarpe ed abbigliamento. Quasi cento scatti, che ovviamente vi risparmio. Solo quattro, i miei preferiti, i più belli (figuriamoci gli altri). ;-)

in Okra - 02 [ecostore]in Okra - 03 [ecostore]in Okra - 04 [ecostore]

Red in the Snow
POSTED ON 1 Feb 2012 IN Details

Red in the snow

In queste ore la neve sta riempendo le prime pagine dei giornali, dei notiziari e, soprattutto, strade e montagne. A Mondovì è scesa quasi costantemente nel corso delle ultime 72 ore e quindi mi garbava l’idea di pubblicare una foto a tema. Purtroppo il tempo a disposizione (colpa del freddo) è pochissimo (e tiranno) e mi sono visto costretto a scattare praticamente al volo. Ho notato questo idrante seminascosto dalla neve; sulla macchina.foto avevo montato il 70-200 (e poca voglia di cambiarlo, nella tormenta, a -5 gradi), ho indietreggiato di qualche passo, piegato le ginocchia (con grande sforzo), alzato gli iso a 400 (era quasi buio) e scattato alla massima apertura. Non è quel si dice una foto da prima pagina ma serve a rendere l’idea.

The final glory
POSTED ON 30 Nov 2011 IN Details

The final glory

Potrei raccontare mille storie parlando di questa foglia caduta. In realtà non si tratta di una foglia morta, ma quasi. La poverina era malconcia e prossima all’incontro con l’asfalto: ho deciso, con grande spirito di sacrificio e di amore per la natura, di staccarla delicatamente dalla pianta madre, posarla sul muretto vicino e fotografarla a tutta apertura per diminuire la profondità di campo. Sono stato velocissimo: 1/1250 di secondo, non ha sofferto; roba da ricchi. Per enfatizzare l’effetto shock ho scurito i bordi e saturato il giallo ed il rosso della foglia. Un’ultimo momento di gloria.