
Gli oggetti del desiderio mi hanno sempre appassionato ed attirato. Le Air Max 97 sono forse le scarpe più famose prodotte dalla Nike, sono arrivate sul mercato 15 anni fa e sono ancora fra le calzature più vendute del pianeta; forse anche le più famose. E ho deciso di comprarle (nella versione silver) e, manco a dirlo, fotografarle. Ho scattato sul tavolo da still-life con due softbox, uno in quasi controluce, l’altro laterale. Mi piaceva anche l’idea di inserire un particolare e ho deciso di aggiungere un quadrato con una ripresa dall’alto nella parte superiore della foto: da catalogo insomma (forse avrei dovuto inserire almeno un altro particolare). Fotografare l’iPad sarà sicuramente più complicato.

E’ un periodo di scarsa ispirazione. Soprattutto poetica (l’ispirazione fotografica è anche troppa).E quindi senza badare troppo alle parole vi lascio uno still-life, il primo che ho scattato sul mio nuovo tavolo da still-life. Se non ricordo male luce laterale (flash) da destra. Non è quel che si dice una foto eccezionale ma forse mi prepara ad un nuovo lavoro nel mondo dei cataloghi e delle brochures. Ma anche no, grazie (esiste qualcosa di più noioso?)(e un applauso alla mia modella).

Ecco una foto un po’ (tanto) inusuale. E’ un quadro di Lucio Fontana, l’autore dei celebri tagli. Si intitola ‘Concetto Spaziale Attese’ (come quasi tutti i suoi quadri). Avevo sentito tanto parlare del fondatore del movimento spazialista e, di passaggio ad Arezzo (bellissima), ho colto l’occasione per visitare la mostra ‘Hic et Nunc‘ dedicata proprio al grande artista. I quadri di Fontana si prestano molto a quel concetto minimale di fotografia a me particolarmente caro.
![Anciue [Argento]](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2012/06/anciue.jpg)
La fiera degli acciugai della Valle Maira che si tiene a Dronero è un evento imperdibile. Concerti, mostre fotografiche, bancarelle, musica, eventi e tante ma tante acciughe (e prodotti tipici). Io ho deciso di presentarmi ai nastri di partenza della maratona fotografica dedicata alle Engraulis encrasicolus (si, cercavo un sinonimo: non posso sempre scrivere acciughe). Non mi piace questo tipo di competizione, ma mi sono lasciato convincere da un amico di vecchia data: Umberto Vecchi da Gargallo (consiglio una visita)(che peraltro ha anche vinto). Ho passato un pomeriggio divertente, conosciuto altri fotografi, ma scattato una sola immagine decente: le foto a tema non sono il mio punto forte. Adesso mi rimane solo da capire quale è il mio punto forte. :)

Questa è una foto semplice, lineare, minimale. Anche troppo. E’ una palla di gomma (di quelle piccole) appoggiata sulle tegole di un tetto. Fotografata dall’alto. Non ha un grandissimo significato ma quando ho scattato questa foto nella mia mente sono passati tanti ricordi. Chi da bambino non ha vissuto attimi di disperazione (traggedia) dopo aver lanciato una palla in un luogo irraggiungibile? E’ la fine del gioco, un momento difficile, triste. Ed io ho provato sulla mia pelle (nonostante doti tecniche straordinarie) tante volte questo momento: quando il pallone calciato malamente superava il limite invalicabile e metteva fine alla partita con gli amici. Che brutti ricordi.

In questi giorni le strade italiane sono percorse dalla carovana festante del Giro D’Italia. Fra le tappe della prima parte (quella dedicata ai velocisti) spiccava (per la sua brevità) la Savona-Cervere che, guarda caso, transitava proprio da Mondovì. Ho deciso quindi di dedicare qualche ora del pomeriggio alla corsa rosa e sono salito sull’unica asperità della giornata: il colle di Cadibona. L’attesa è stata lunghissima e noiosa. Esiste uno sport più noioso del ciclismo? Prima del passaggio degli atleti ho contato qualcosa come 30 furgoni che, a tutto volume, vendevano il kit del giro: maglietta, cappellino, braccialetti di gomma e altre amenità a 10 euro. Snervante. Sulla piazza di Montezemolo, dove arrivava il Gran Premio della Montagna, faceva bella mostra di se una bicicletta interamente di legno con cappellino rosa dedicato al Giro D’Italia. Non ho resisto alla tentazione.