
Dopo oltre 10 anni sono tornato ad ammirare la straordinaria Lindsey Stirling. L’occasione è arrivata a Verona, al teatro Romano, una delle tre tappe del tour italiano della violinista statunitense (le altre Pistoia e Roma). È stato un concerto travagliato per il sottoscritto in quanto mi sono ritrovato a litigare per quasi l’intera durata del concerto. Il motivo? Non lo so nemmeno io, forse le dimensioni (e il colore) del 70-200 Canon.
Prima del concerto è stato chiaramente annunciato che sarebbe stato possibile scattare foto e registrare video senza l’uso del flash; all’entrata hanno controllato il mio zaino minuziosamente e mi hanno consentito l’accesso.
Ma durante il concerto, dopo la finestra consentita ai fotografi, l’organizzazione ha deciso di passare dal sottoscritto minacciando di chiamare la sicurezza se avessi continuato a scattare foto, tutto questo nonostante all’interno del teatro metà del pubblico fosse intento ad utilizzare gli smartphone per riprendere e fotografare. Mi hanno scambiato per un fotografo (al quale era consentito scattare solo durante i primi tre pezzi) e non c’è stato verso: ho mostrato il biglietto e a quel punto mi hanno detto che non sarei potuto entrare con la macchina fotografica (e ho fatto notare che la sicurezza mi aveva consentito l’accesso con lo zaino).
Sono venuti almeno in tre a ricordarmi che non era più consentito scattare foto, sempre in modo decisamente prepotente e insolente.
Io ovviamente ho continuato a scattare perché assolutamente nella ragione. Ad un certo punto, spazientito, ho detto al tizio, che per l’ennesima volta veniva a minacciarmi, che non scattavo foto, ma che utilizzavo il 70-200 come cannocchiale per vedere meglio il palco. All’ultimo, poco prima della fine del concerto, ho mandato a quel paese la gentile signora che da 4 metri mi ha gridato “basta” con un movimento repentino della mani e lo sguardo truce. Prima di uscire ho tolto la schedina dalla macchina fotografica, per sicurezza. Ma nonostante l’opera di disturbo mi sono goduto il concerto e ho trovato nove foto interessanti. Alla prossima Lindsey.









Il terzo concorrente in gara, ah no, non è il festival di Sanremo. Anche se non ho sbagliato di molto perchè Coma Cose e Mr.Rain saranno entrambi fra i concorrenti dell’edizione 2023 della celebre kermesse canora. Concludo la serie di foto dedicate al concerto di inaugurazione di Bergamo e Brescia capitali della cultura 2023, in realtà forse ne pubblicherò ancora due, con il duo composto da Fausto Lama e California, noti al grande pubblico come Coma Cose. Molto belli i pantaloni leopardati, devo ammetterlo. Dopo la loro esibizione, un po’ stanco, sono scappato (volevo fotografare il famoso rinoceronte appeso) e mi sono perso l’esibizione di Renga con la figlia Jolanda: peccato, sarà per un’altra volta





Hai le fiamme negli occhi ed infatti
Se mi guardi mi bruci
– Coma Cose





Quando Ambra Angiolini l’ha chiamata sul palco devo ammettere che non sapevo chi fosse. In realtà Voodoo Kid, pseudonimo di Marianna Pluda, 27enne bresciana, è un’artista eclettica che produce, compone e scrive, sia in inglese che in italiano, i testi e la musica delle sue canzoni (sono informazioni che ho appreso da Google ovviamente). La voce sul palco non mi ha entusiasmato, ma ascoltando “Tutto bene” in loop (una delle canzoni che ha presentato al pubblico di Piazza della Loggia e che fa parte del suo ultimo album) devo ammettere che non è niente male. Ma io faccio foto, vedo gente, e di musica non capisco praticamente nulla. :-)
La lunga permanenza nella città cosmopolita, della quale ha respirato l’aria di continuo cambiamento, lo studio della musica, in tutte le sue forme ed applicazioni, e la creatività tipicamente italiana, fanno di questa giovane artista un personaggio poliedrico ed unico.
Le ultime due foto sono dedicate a Ilaria Cammarata, una delle ballerine, che ho notato per la straordinaria somiglianza con Jenna Ortega, l’attrice protagonista della serie Mercoledì: separate dalla nascita, praticamente due gocce d’acqua.





Cosa ci faccio qui
a fare finta che sia tutto ok
La tua amica bionda che mi balla in faccia
ma che festa di merda
– Voodoo Kid

