
Il Parco di Vigeland o Parco delle sculture è un’area all’interno del Frognerparken di Oslo dedicata all’esposizione permanente di sculture, bassorilievi e opere in ferro battuto dell’artista norvegese Gustav Vigeland; Copre una superficie di circa 320 ettari e si sviluppa su un asse longitudinale di 850 metri. (Fonte Wikipedia). Quando si varca il cancello del Vigeland Sculpture Park si entra in un mondo particolare. A prima vista mi è sembrato quasi violento, statue di pietra che rappresentavano uomini, donne, bambini, vecchi quasi sempre nudi ed in posizioni forti, abbracciati, che urlavano disperazione, che gridavano un malessere. In realtà é un luogo affascinante che in alcuni scorci lascia senza fiato. In questa foto la parte finale del parco, il monolite.

Devo assolutamente incrementare la velocità di pubblicazione delle foto norvegesi (tempo permettendo)(tempo tiranno) altrimenti finisce che a Natale sono ancora ad Oslo, ma senza neve. Qui siamo a Bergen, seconda città per importanza (dimensioni) della Norvegia (così mi sembra di ricordare): bellissimo il centro storico, forse solo un po’ finto, ma soprattutto interessante il mercato del pesce: qui ho gustato per la prima volta in vita mia (e probabilmente anche l’ultima) la celebre carne di balena (affumicata, buonissima). In molti storceranno il naso ma qui è una prelibatezza e costa anche un occhio della testa: io sono riuscito ad assaggiarne un po’ grazie alla gentilezza di un ragazzo italiano, toscano, che vive e lavora a Bergen da ormai dieci anni. E che vende carne di Balena. Ma la bellezza di Bergen non è solo il mercato del pesce, c’è una terrazza che… ma di questo parleremo nelle prossime puntate. E come dicono in Ammerica: Stay Tuned.



![Venice [Sunset]](http://farm9.staticflickr.com/8238/8465683233_613791ee51_c.jpg)
Ho passato uno splendido fine settimana fra la meravigliosa piazza San Marco, il ponte di Rialto e gli incredibili costumi del carnevale di Venezia. Nei prossimi giorni (neve ed impegni permettendo) pubblicherò una rassegna di maschere veneziane ma per iniziare voglio partire dalla fine: il mio addio a Venezia al tramonto di domenica sera. E questa è la Basilica di Santa Maria della Salute vista dal traghetto che ci riporta verso Punta Sabbioni e verso casa.

Ed ecco un’altra di quelle foto che piacciono solo a me, difficili da categorizzare. Dovrò studiare qualcosa di sensato. E’ il muro di una torre, a Valencia. Mi piaceva il simbolo storico, l’insegna di divieto di transito disegnata sul muro. E mentre fotografavo un’anziana signora si è avvicinata e ha voluto spiegarmi (in spagnolo, forse in dialetto Valenciano) quella che presumo essere la storia di questa antica parte della città. E questa foto a me piace per i colori, per quello che rappresenta e per la semplicità che lascia traspirare.