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Genova per Noi
POSTED ON 4 Apr 2017 IN City & Architecture, Landmark, Street     TAGS: silver, fish-eye, church

Genova per Noi

Il primo tema della maratona fotografica genovese di domenica scorsa (ma tranquilli, tornerò sull’argomento) ha sorpreso un po’ tutti per la sua semplicità: Genova per Noi. Facile viene da pensare. Ma poi ti viene in mente che si tratta del titolo di una bellissima e celebre canzone di Paolo Conte; e interpretare un tema del genere non è affatto facile, per la vastità dell’argomento (e delle possibilità) e per il rischio di cadere in qualcosa di tremendamente banale. Io ho pensato a cosa è Genova per Me e sono arrivato alla conclusione che Genova è San Lorenzo. E ho deciso di interpretare la Superba nel mood che attualmente mi è più congeniale: fish-eye e monocromo. Ho fatto un paio di tentativi prima di trovare la giusta armonia, ma credo che questa immagine rappresenti perfettamente cosa è Genova per Me. E spero anche per Noi.

Ma quella faccia un po’ così
Quell’espressione un po’ così
Che abbiamo noi
Mentre guardiamo Genova
Ed ogni volta l’annusiamo
E circospetti ci muoviamo
Un po’ randagi ci sentiamo noi

Non è un paese per Atei
POSTED ON 22 Mar 2017 IN City & Architecture     TAGS: silver, minimal, church, wideaperture

Non è un paese per Atei

In me l’ateismo non è né una conseguenza, né tanto meno un fatto nuovo: esso esiste in me per istinto. Sono troppo curioso, troppo incredulo, troppo insolente per accontentarmi di una risposta così grossolana. Dio è una risposta grossolana, un’indelicatezza verso noi pensatori: anzi, addirittura, non è altro che un grossolano divieto contro di noi: non dovete pensare! (Friedrich Nietzsche)

Bansky e 99 Luftballons
POSTED ON 15 Feb 2017 IN City & Architecture     TAGS: graffiti, 50ne

99 luftballons

In centro a Mondovì c’è una bellissima (e utile) scalinata che collega via Montegrappa a via della Cornice. E’ molto strana perché interamente ricoperta di bellissimi graffiti. Mi ha colpito in modo particolare una bambina con palloncini: non certo un’idea nuova, si tratta più che altro di un tentativo di imitazione del celebre Bansky, artista inglese famoso per i suoi graffiti; probabilmente il più conosciuto autore di street-art del mondo. L’originale si trova sulla barriera di separazione che divide Cisgiordania e Israele e rappresenta la voglia di aggirare il muro, la voglia di fuggire dalla guerra. E’ un graffito molto forte, potente, e sapere che quelle idee siano nel cuore di Mondovì mi regala una sensazione di libertà e di voglia di fuggire all’oppressione che mi rende felice e leggero. Vorrei che le persone che percorrono quella scalinata potessero capire l’importanza ed il valore di quello che a prima vista sembra un semplice e colorato disegno. Il titolo del post è una dedica a Nena e alla sua più celebre hit (anche l’unica probabilmente): 99 luftballons. La canzone è stata scritta nel 1983, in uno dei momenti più critici della Guerra Fredda, e parla di palloncini che superano il muro (nel caso il muro di Berlino). E’ un allarme, un monito contro la guerra. E credo che tutte queste combinazioni positive debbano far riflettere e possano anche meritare una foto, semplice ma importante.

Graffiti d’amore
POSTED ON 14 Feb 2017 IN City & Architecture     TAGS: Graffiti

Amore Mio Ti AmoILY

San Valentino, la festa degli innamorati. E’ incredibilmente odiata da tutti (o quasi) ma credo che sia necessaria: per ricordare, almeno una volta l’anno, quell’amore sdolcinato nel quale siamo caduti (fallen in love) un po’ tutti nella vita. E per l’occasione tiro fuori dal cassetto due graffiti inneggianti all’ammmore. Sono due immagini assolutamente didascaliche, quasi inutili: la prima catturata ad Imperia durante una passeggiata sul mare, la seconda invece è una foto urbex direttamente dall’ecomostro delle nevi. E per quanto possa essere un gesto incivile e censurabile credo che il graffito inneggiante all’amore sia, nel nostro mondo privo di valori, un’ultima apprezzabile vena di romanticismo reale. E vive all’ombra di quella paura di essere sorpresi mentre si dimostrano i propri sentimenti. Una parte di adrenalina, una parte di amore: una miscela veramente esplosiva e al quale l’uomo, suo malgrado, non sa resistere.

Immacolata Concezione -Cronosfida /03-
POSTED ON 23 Ott 2016 IN City & Architecture     TAGS: cronosfida, church, 50ne

Porla laterale

Da quasi cinque anni non mi concedevo una cronosfida. E la parrocchia dell’Immacolata Concezione a Barumini è stata l’occasione adatta per tornare a sfidare me stesso. All’uscita di Palazzo Zapata (che ospita il polo espositivo di Barumini) mi sono preso 15 minuti per esplorare gli interni e l’esterno della piccola parrocchia che si trova proprio di fronte al museo. Ho scelto di utilizzare solo il 50 f/1.2 per provare a cogliere i dettagli della struttura. Non è stata una cronosfida facile, gli spunti per fotografare non erano molti e mi sono dovuto arrangiare con il poco materiale a disposizione. Alla fine del quarto d’ora sono riuscito a trovare tre scatti interessanti, anche se mi sono dovuto concentrare soprattutto sul minimalismo (ma è un tipo di foto che mi piace molto). And the winner is…

RULES:
Choose camera, lens and location.
Have a few minutes walk around and then no more than 15 minutes to shoot 3 good pictures.
It’s a lot of fun, a challenge against yourself and the clock.
added rule #1 – shoot as much as you like, just keep the best three.
added rule #2 – if you don’t take 3 good pictures, the challenge is lost.

La croceParticolare dell'organo

Life is Good
POSTED ON 8 Giu 2016 IN City & Architecture, Street     TAGS: travel, HappyMarketTuesday

Life is Good

Ho scattato questa foto ormai cinque anni fa. Siamo a Malcesine, un bellissimo paese sul lago di Garda. Nella via che sale al Castello Scaligero si incontra questa piccola bottega piena zeppa di chincaglierie, quello che si può definire un Bazaar. E’ assurdo, improbabile. Fotograficamente perfetto. Avevo già ritoccato la foto all’epoca, ma senza pubblicarla: la post-produzione mi sembrava eccessiva. E probabilmente, nei colori e nei contrasti, lo è davvero. Ma a distanza di tempo mi sembra che il foto-ritocco dia forza e accontenti le aspettative di chi osserva un’immagine di questo tipo. E anche se non mi convince del tutto ho deciso di lasciarla così: nella sua splendida ed assurda esasperazione.