La neve, che copre ogni angolo del paesaggio con il suo manto bianco, rende l’ingresso alla cascina un’impresa faticosa. Il freddo persistente dall’inizio dell’anno ha trasformato tutto in una distesa ghiacciata, e per accedere è necessario aggirare la proprietà ed entrare dal retro, dove una rete ormai usurata lascia un piccolo varco. Appena dentro, uno scoiattolo, forse incuriosito, si ferma a osservare prima di scappare in tutta fretta. Diventa tutto istintivo, è la cascina dello scoiattolo: un incontro tanto naturale quanto simbolico.
Il tempo in questa cascina si è fermato al 2001. Sono passati vent’anni, eppure ogni cosa è intatta, come se il proprietario potesse rientrare da un momento all’altro dal lavoro nei campi. Un luogo un po’ così, rurale, bucolico, in bilico tra il triste e il romantico, è un’emozionante testimonianza del mondo dell’abbandono, dove il passato resiste ostinatamente.