
Questi tre scatti fanno parte di una serie dedicata a Monterosso, la prima perla delle cinque terre che si incontra arrivando da Ovest. Ho già pubblicato una foto (probabilmente la migliore) qualche giorno fa. Sono tutte immagini colte al volo, senza treppiede (che avevo colpevolmente lasciato in macchina), naturali, con tempi di scatto veloci e tantissimi elementi di disturbo. Non ero preparato, siamo arrivati ‘di corsa’ e ho fotografato senza riflettere troppo, basandomi sull’ispirazione del momento. Prometto, giuro che non succederà più. Il titolo del post è un gioco di parole che mi ricorda le scuole superiori ma è decisamente troppo stupido e complicato da spiegare.



Come tradizione vuole il 24 dicembre (nella notte) pubblico una foto dedicata al Natale. Quest’anno festeggio la ricorrenza più importante con uno scatto dedicato al presepe luminario di Manarola (Cinque Terre). Non sono certo quello che può definirsi un credente (anzi) ma questa rappresentazione della natività è di certo la più innovativa che ho visto negli ultimi anni. Ho deciso di aprire il diaframma mettendo a fuoco sul bambino (utilizzando la massima apertura del 16-35) ed enfatizzare al massimo il nero per isolare nel modo più netto possibile il presepe. E il mio più sincero augurio per un bellissimo e felice Natale.

Ci sono foto che ti lasciano un’empatia particolare già nel momento dello scatto. E hai fretta di portarle sul monitor per poter capire se il tuo giudizio iniziale è corretto. In molti casi la delusione è cocente: le foto che si rivelano brutte foto, nonostante la buona impressione al momento dello scatto, sono infinite. Ma questa no. Questa no. Io mi sono innamorato di questa foto prima ancora di scattarla, prima ancora di osservare il piccolo monitor della mia reflex. Ho capito che sarebbe stata interessante al momento della composizione: le onde, il cielo, il pescatore solitario sul molo, il controluce. Tutto era perfetto. E dopo non sono rimasto deluso.

Questa foto è quasi casuale, fortunata, scattata senza premeditazione. Avremmo dovuto prendere il treno per Riomaggiore (Cinque Terre) ma, per sbaglio (?), siamo saliti sull’intercity (in ritardo di dieci minuti) diretto a Spezia che, ovviamente, non ferma a Riomaggiore. Siamo quindi scesi a Monterosso e, dovendo aspettare la coincidenza, cosa può fare un fotografo? Una foto. E, combinazione vuole, proprio in quel momento il sole calava dietro l’orizzonte mostrando un fantastico tramonto. Esci dalla stazione, buttati in spiaggia, apri il treppiede, cambia obbiettivo, cerca la combinazione giusta tempo e diaframma e… quattro secondi di scatto a f/14. Tutto con l’ansia, in fretta e furia perché il treno sarebbe arrivato solo 12 minuti dopo. Ma non l’abbiamo perso.