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Pannelli Solari e detrazioni

23 Febbraio 2007

Come molti sapranno nell’ultima finanziaria sono presenti diversi incentivi per migliorare il risparmio energetico nel nostro paese. Il più importante è forse quello relativo ai pannelli solari: è infatti possibile scaricare dall’IRPEF il 55% delle spese sostenute (sino ad un massimo di 60.000 euro di detrazione) per l’installazione di un impianto ad energia solare. Come funziona questo contributo statale? Non è semplicissimo ma è comunque fattibile. Diciamo subito che la detrazione dall’IRPEF avverrà in tre rate annuali. Le condizioni per accedere al trattamento privilegiato sono diverse. La fattura di installazione deve essere una sola e deve comprendere eventuali opere murarie, il materiale e la manodopera. Si può detrarre il 55% di tutte le spese sostenute; fondamentale è la presenza di una sola fattura. Il pagamento di quest’ultima deve essere effettuato con bonifico bancario e la causale deve contenere nome dell’installatore, data e numero della fattura. Deve esserci inoltre un documento molto particolare: un attestato di qualificazione energetica predisposto da un professionista abilitato, cio è un ingegnere. Generalmente questa certificazione costa qualche centinaio di euro e viene fornita dal “professionista abilitato” direttamente nel suo ufficio senza nessuna ispezione in luogo. All’italiana per intenderci: anche perchè per ottenere una certificazione energetica dell’edificio bisognerebbe investire diversi soldini (coibentazione, infissi, porte, cappotto esterno…). Bisogna infine compilare un documento che autocertifica l’installazione del pannello solare; questo è un passo fondamentale perchè i controlli sull’effettiva realizzazione dei lavori verrano effettuati basandosi su queste autocertificazioni. Tutto questo entro il 31 dicembre 2007. Sono a disposizione, nei commenti, per qualsiasi richiesta di informazioni…

Pannelli solari

14 Commenti

  • ninna_r ha detto:

    Noi proporremo i pannelli alla prossima riunione di condominio…ci stiamo pensando da un po’…
    E poi, la soddisfazione di vendere energia all’enel d’estate…non ha prezzo… :P

  • Samuele ha detto:

    -Ninna_r: lascia perdere i fotovoltaici… non hanno un tornaconto positivo in denaro.

  • Massimo ha detto:

    Concordo con Samuele. Oggi e per almeno altri 10 – 15 anni il solare fotovoltaico non avrà alcuna convenienza economica. Se non fosse così i governi (non solo quello italiano) non sentirebbero alcuna esigenza di promuovere questa fonte alternativa con importanti contributi sia in conto capitale (fino al 55% del costo d’impianto) sia in conto corrente (rivendita di energia elettrica all’ente erogatore).
    Ed è bene ricordare che nella scelta del solare fotovoltaico (ma nessuno lo dice) sussistono anche problemi di natura ecologica. Per produrre il fotovoltaico (trattamento del silicio, produzione del manufatto, trasporto, installazione, manutenzione) si consuma necessariamente energia che, per vari motivi, non può essere “pulita”. La convenienza energetica e cio è il tempo necessario per produrre con il sole l’energia che è stata necessaria per produrre il pannello è di circa 6/7 anni. Vogliamo valutare anche questo non trascurabile elemento?
    Sembra inoltre che, a causa delle continua richiesta di silicio, esista una domanda ben superiore dell’offerta e ciò tente a far elteriormente lievitare il costo di produzione.

  • Simone ha detto:

    Bravo Samu,
    queste cose vanno spinte il piu possibile! La Spagna sta generando piu del 20% dell’energia da Sole e Vento … bisogna che rimontiamo in questo settore!

  • Anonimo ha detto:

  • Anonimo ha detto:

  • Giovanni ha detto:

    Queta faccenda della certificazione, compilata da un ingegnere, necessaria per poter poter dettrarre il 55% dei costi, sostenuti per installare un semplice pannello solare termico (non fotovoltaico) è un piccolo mistero all’italiana.
    Una Ditta alla quale mi sono rivolto sostiene che sia indispensabile (ed ha, perciò, rinunciato alla fornitura in sua assenza), ma molte altre Ditte sostengono il contrario.
    Di chi fidarsi? Chi ha ragione? nel dubbio, naturalmente, resto in attesa di una chiara risposta da parte degli Enti ai quali mi sono rivolto (Enea in testa). Ancora, però, nessuna risposta! Ho il sospetto che nemmeno loro abbiano le idee chiare!
    Cordiali saluti a tutti.
    Giovanni

  • Giovanni ha detto:

    Chiedo scusa per l’involontario errore (ho scritto dettrarre, invece di detrarre!)

  • Samuele ha detto:

    ->Giovanni: mandami una mail (la trovi in alto a destra) indicandomi la tua città di residenza. Dovrei riuscire ad aiutarti…

  • SANTOVITTORIO ha detto:

    Nel decreto del 19/02/07 ho letto all’art. 4 i documenti necessari per accedre alla detrazione 55% per i panmnelli solari.Domanda : occorre presentare anche la ” comunicazione di inizio lavori ” di cui al Decreto Interministeriale del 18 feb 1998 nr.41 ?

  • Rappy73 ha detto:

    Ok probabilmente l’energia solare ancora non è conveniente ma se non iniziamo mai!!!!Peggio sarà
    A parte questo io volevo farvi un paio di domande perché penso che siete più informati di me; la prima ci sono incentivi per le ditte, la secondo io sapevo anche di un conto energia per cui si vendeva l’energia prodotta all’enel e la stessa enel pagava l’energia da noi prodotta e in più ti scalava anche il consumo effettivo dalle bollette (spero di essere stato chiaro!) cio è vero?
    grazie a tutti
    rappy73

  • Anonimo ha detto:

    salve, sono un architetto…dunque: un pò di precisazioni:
    – il tecnico può essere ing, arch, geom o addiruttura perito tecnico purchè iscritto all’albo
    – la detrazione riguarda sia l’importo dei lavori che la tariffa del tecnico
    – la documentazione prevede sempre 2 allegati (A ed E)
    – questi allegati (in modo particolare il primo che è di “qualificazione energetica” e riguarda le caratteristiche dell’alloggio) non possono esser fatti se non in seguito ad un sopralluogo…
    E’ verissimo che qst è la repubblica delle banane ma prima è sempre meglio informarsi un pò!

  • minolli ha detto:

    Salve, vorrei precisare un paio di cose :
    -che il tecnico abilitato iscritto ad un ordine o collegio non è solo un ingegniere;
    – che fare un certificato di qualificazione energetica non costa qualche centinaio di euro;
    – che non è possibile farlo suduto sulla scrivania ma servono sopralluoghi ed indagini sulla struttura;
    – che se il famigerato tecnico scrive un STR si prende una bella sanzione pari al 60 % della parcella professionale e successiva azione penale.
    Che poi come sempre ci sono i copia-incolla facili va be’ su questo si può dire che siamo in ITALIA, compreso il fatto che se un povero utente unstalla gli infissi o il collettore solare ha bisogno di un tecnico – basterebbe la Dich di conformità del prodotto e dell’installazione.
    Saluti un umile Perito.

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