SAMUELESILVA
archive(2005-2011)

Da Sharm in diretta sul Tumblr

29 Settembre 2008

Siamo in Egitto, abbiamo trovato una connessione a pagamento non troppo esosa. Per comodità userò il Tumblr per gli aggiornamenti. Se proprio siete curiosi di seguire le nostre avventure nel deserto adesso sapete come fare.

Voglia di Sharm

28 Settembre 2008

Stasera si parte, come annunciato nelle varie reti sociali. La destinazione è l’Egitto, Sharm El-Sheikh. Vi risparmio la cifra super bassa in quanto sono sicuro che nel giro di tre secondi netti un commentatore affermerà di averla trovata, identica, ad almeno 100 euro in meno. Questo blog rispetterà quindi un silenzio quasi completo (troverò una wi-fi nel deserto?) di circa otto giorni; solo la Frizza non va in ferie. Logico. Vi regalo una ‘bellissima‘ immagine datata 19 ottobre 2003: arriva direttamente dal mio album personale. Scattata pochi giorni prima di un’analoga partenza per la terra dei Faraoni. Bella vero?

Voglia di Sharm

Apocalypto

27 Settembre 2008

Apocalypto di Mel GibsonApocalypto è un film di Mel Gibson. Narra la vicenda di Zampa di Giaguaro, un selvaggio (perdonatemi il termine) dell’epoca Maya. Siamo agli inizi del 1500 e il film si conclude con l’arrivo in Messico dei vascelli Spagnoli. La storia non è molto complicata: il protagonista viene catturato dai cattivi, rischia di morire, si salva per il rotto della cuffia, fugge, fugge ancora, si ribella, sconfigge i nemici e libera la moglie ed il figlio. Qualcosa di già visto insomma. Mel Gibson ha cercato di ripetere il successo del suo film precedente, ‘La passione di Cristo’, senza però riuscirci: il film è stato un ‘quasi’ flop, soprattutto negli Stati Uniti. Certamente è un film vibrante, violento anche, che cattura lo sguardo dello spettatore (anche il mio) e tenta di spiegare la storia della civiltà Maya, con un occhio di riguardo al periodo del declino. E’ bellissima la scena finale con l’arrivo dei conquistadores spagnoli: tanto combattere e fuggire non è servito a nulla. Zampa di Giaguaro ancora non lo sa, ma noi davanti al video abbiamo presente cosa sta per succedere: questo pensiero che Mel Gibson ci inserisce nella mente è l’idea più bella del film. Film che comunque consiglio di guardare perché ambientato davvero bene, con una storia forse scontata ma comunque interessante. Sufficienza piena.

Un ottimo Rum Cooler

26 Settembre 2008

Rum coolerIl venerdì è il giorno ideale (comincia il fine settimana dedicato alle serate nei locali) per parlare del mio cocktail preferito: il Rum Cooler. Ho visto e bevuto mille versioni di questo intruglio e sono arrivato alla conclusione che il Rum Cooler definitivo non esiste. Dopo diversi tentativi però sono riuscito a trovare una formula soddisfacente per il palato. Ecco l’occorrente per preparare questo delizioso nettare:

  • 4 cucchiaini di zucchero di canna
  • 1/2 lime tagliato in 6
  • 8/10 rum cubano (il mio preferito è il Barcelo Imperial)
  • 2/10 ginger ale
  • 2 fette di arancia

Pestate il lime e l’arancio insieme allo zucchero di canna, amalgamate molto bene, riempite di ghiaccio tritato sino all’orlo del bicchiere, aggiungete il rum e successivamente il ginger ale. A questo punto appoggiate il bicchiere dentro lo shaker, mescolate con violenza e quindi girate nuovamente il bicchiere. Servite con due cannucce ed una fetta d’arancia. Il discorso shaker è molto complesso: c’è chi preferisce rovesciare l’intero contenuto, chi invece lo utilizza come tappo per mescolare meglio gli ingredienti dentro al bicchiere. Altri non usano lo shaker ma girano semplicemente con un cucchiaino. Io preferisco la via di mezzo (shaker come tappo), in quanto permette di amalgamare al meglio ginger ale e rum, e al tempo stesso conserva lo zucchero compatto in fondo al bicchiere. La parte migliore di questo cocktail è infatti degustare il pestato (con la fetta di arancio, il lime ed il sapore del rum) con un cucchiaino, il tutto dopo aver rovesciato delicatamente il ghiaccio tritato nel posacenere.

Fubles: Partitelle 2.0

25 Settembre 2008

Sono nel ‘mondo del calcio’ (amatoriale) da tanti anni. Era il 1993 quando fondai, con alcuni amici, una piccola (ma temuta) squadra di calcio a 7. Sono passati 15 lunghi anni da quel giorno ma quella squadra in biancorosso vive ancora; sono cambiate tante cose ma l’idea resiste. Io ero allenatore e organizzatore: in parole povere colui che doveva convocare i compagni di squadra e che aveva l’ingrato compito di trovare gli avversari. Portavo anche il pallone e questo mi ha sempre garantito un posto da titolare. Altri tempi, ma in realtà la situazione non è cambiata di molto. Adesso per giocare fra amici si ricorre al web, si cercano in rete gli avversari, il campo da gioco, i compagni di squadra e senza spendere un soldo di telefono si organizzano le celebri “partitelle fra amici”. Il sito che permette di organizzare il tutto senza spostare lo sguardo dal proprio video è Fubles (fiùbols). Fubles nasce da un’idea di Vito Zongoli: si tratta di uno strumento per organizzare partite di calcio in perfetto stile 2.0. Il funzionamento è molto semplice: basta iscriversi a partite già organizzate oppure creare una nuova partita. Ci sono le foto dei giocatori, i voti (si viene giudicati da compagni ed avversari), le formazioni, il ruolo. Tutto organizzato. I limiti, per il momento, sono tutti nello scarso numero di giocatori presenti nel database, solo nelle grandi città si riescono ad organizzare partite (ad Imperia sono l’unico iscritto). Con il tempo Fubles non potrà fare altro che crescere e migliorare; nei prossimi giorni è prevista una nuova release con grafica più accattivante e tante nuove funzioni. Io ci credo, sono convinto che in breve tempo riuscirò ad organizzare la prima partita ligure firmata Fubles.

Nazionale Italiana Calcio Bloggers

24 Settembre 2008

Un pallone da calcio, dell'erba...Signori (soprattutto) e signore (perché no?) si parte. Con questo post inizia la storia della Nazionale Italiana Calcio Bloggers. Sembra divertente, vero? L’idea mi rimbalzava nel cervello da diverso tempo, ne ho discusso in diversi BarCamp con amici e appassionati di calcio, ma tutto si è sempre risolto in una bolla di sapone. L’entusiasmo era presente, ma la volontà di muovere i primi passi latitava. Adesso basta, adesso giochiamo. L’idea è di formare una rosa (competitiva se possibile) di 18-20 giocatori e organizzare una partita amichevole. Niente di straordinario, niente di troppo complicato. Ho formato una sorta di task-force (Antonio, Diego, Massimo ed il sottoscritto) che ha preso le prime decisioni e stilato una lista di punti da considerare per il futuro di questa sperimentale nazionale di calcio:

  • Chiunque abbia un blog da oltre 12 mesi e abbia scritto almeno 36 post nel corso dell’ultimo anno solare può iscriversi alle selezioni per la Nazionale Italiana Calcio Bloggers. Donne comprese.
  • La prima partita della neonata nazionale verrà disputata nella primavera del 2009 contro un avversario ancora da definire; la sede del primo incontro sarà Bologna.
  • Prima dell’esordio verrà organizzato un raduno (sede Milano/Genova) per definire le strategie e per selezionare i giocatori. E magari per bere una birra dopo l’allenamento. :)
  • Tutti i convocati alle partite giocheranno almeno 30 minuti: questa è legge.
  • L’allenatore della squadra sarà Massimo Morelli coadiuvato dal sottoscritto.
  • Per partecipare alle selezioni è necessario inviare una mail all’indirizzo nazionalecalciobloggers@gmail.com indicando i dati anagrafici, indirizzo web, ruolo ed eventuale carriera calcistica.
  • Tutte le spese di viaggio saranno a carico dei ‘tesserati’; siamo invece alla ricerca di uno sponsor che possa offrire la divisa (maglia, pantaloncini, calzettoni) e qualche spicciolo per eventuali spese (pallone, acqua, cassetta medica): spesa prevista inferiore ai 750 euro.
  • Sono da scegliere anche colori (verde technorati?) e logo della neonata nazionale. Suggerimenti? Qualche grafico volenteroso ha voglia di misurarsi con un pallone, la parola bloggers e tutto quello che la fantasia suggerisce?

Non vi nascondo che questa impresa un po’ mi spaventa. Chiunque voglia aiutare, collaborare, giocare, partecipare, scrivere, sponsorizzare è benvenuto. Sarebbe importante un appoggio logistico nelle città di Milano, Genova, Torino e Roma: un appoggio a livello calcistico. Si tratta di trovare avversari e campi da gioco dove disputare la prima e, magari, le successive partite. Avversari di prestigio sono graditi, è ovvio. Anche i feedback sono molto graditi. Per concludere ricordo che l’importante è partecipare, l’importare è divertirsi, l’importante è vincere. Viva la Nazionale Italiana Calcio Bloggers!

* Photo courtesy of Michele de Feo.

Troppi errori per il Toro

23 Settembre 2008

Schegge di ToroAl termine dell’incontro con l’Inter tutte le componenti dello spogliatoio granata, dirigenza compresa, si sono dette soddisfatte per la prestazione della squadra, meno soddisfatte per il risultato: questo traspare dalle interviste del dopo-partita. Anche i tifosi, nonostante la sconfitta, sono usciti dallo stadio con una sensazione positiva. L’Inter è ancora troppo forte, troppo superiore per questo Toro; ma nonostante l’avversario, i ragazzi di De Biasi hanno disputato una partita gagliarda costringendo i campioni d’Italia sulla difensiva per lunghi tratti dell’incontro. Questa volta non mi sento di condividere l’ottimismo che pervade l’ambiente granata: non è con l’Inter che il Toro deve vincere e convincere, ma certi errori si dovrebbero evitare con tutti gli avversari, soprattutto con la squadra che in avanti schiera campioni del calibro di Mancini e Ibrahimovic. Analizziamo i gol dei nostri avversari.

In occasione della prima rete in molti (ma non De Biasi, evidentemente…) hanno tirato in ballo la sfortuna. Quando si permette ad un avversario di entrare in area indisturbato, di fermare il pallone, arrivare sul fondo, guardare in mezzo e crossare, è facile che possa nascere un’occasione da rete. La sfortunata deviazione è solo una logica conseguenza del primo errore.

Il gol di Maicom invece è nato in seguito ad un’azione di contropiede pochi minuti dopo il primo gol: quattro passaggi in velocità hanno permesso al terzino, ripeto terzino, nerazzurro, di arrivare al limite della nostra area di rigore indisturbato, prendere la mira e centrare l’angolino. Buttarsi a testa bassa alla ricerca del pareggio contro una squadra come l’inter può essere deleterio: sarebbe stato meglio attaccare con il cervello ed evitare di sbilanciarsi. Sarebbe un classico peccato di inesperienza, ma con Corini, Diana, Pisano, Di Loreto, Zanetti, Pratali e Amoruso peccare di inesperienza mi sembra un fatto decisamente anomalo.

Il terzo gol è un altro contropiede con azione susseguente a nostro calcio d’angolo. Lasciare Ibrahimovic solo con Barone è davvero un errore di quelli grandi. Barone non è un difensore, non è veloce, e abbiamo visto il risultato. Non era meglio lasciare Pisano in copertura? Perché quando subiamo un corner tutti i nostri giocatori stazionano nella nostra area di rigore mentre gli avversari (non tutti) lasciano sempre il centravanti più veloce nel cerchio di centrocampo?

Non vorrei che questi errori venissero ridimensionati dal gioco espresso negli ultimi 15 minuti: l’Inter, ormai appagata dopo il terzo gol, ha giocato al gatto col topo. Sino all’ultima fiammata d’orgoglio ho visto davvero poco. A salvarsi dal grigiore generale mi è sembrato il solo Saumel, che ha disputato un’ottima gara. Tutte le azioni migliori del Toro sono infatti partite dai suoi piedi: il cross per il gol, il cross per la deviazione aerea di Bianchi, la punizione respinta da Julio Cesar e anche il traversone che ha portato alla traversa di Abbruscato. A Verona si deve ripartire dalla prestazione del centrocampista austriaco e dallo spirito combattivo emerso dopo il gol di Elvis. Contro il Chievo di Iachini esiste un solo risultato per questo Toro: la vittoria.

Flash diffuso e 'protetto'

23 Settembre 2008

Diffusore FlashCon la complicità di un’amica (grazie Paola!), che si è gentilmente concessa alle mie paranoie fotografiche, ho voluto provare la reale efficacia del mio diffusore per flash. Non si tratta del celebre LightSphere ma di un banale cappuccio in materiale plastico che, inserito sopra il flash (come un preservativo), permette di ammortizzare e diffondere la luce dello stesso. I risultati sono facilmente intuibili e potete osservarli nelle due immagini sotto. In entrambi i casi ho utilizzato il flash Canon SpeedLite 430 EX con ISO impostato a 200, apertura f/4, 35mm di lunghezza focale. Nella prima foto ho inserito il diffusore, la seconda invece è naturale, senza cappuccio; nessun ritocco successivo con PhotoShop, ovviamente. Le differenze fra uno scatto e l’altro non sono clamorose ma sicuramente la prima immagine è più morbida ed i toni della pelle non risentono del lampo diretto (numero guida 43 ad un metro di distanza). Mi sarebbe piaciuto utilizzare anche quello che si definisce effetto ‘bounce’: cio è puntare il flash verso un muro (magari bianco) per utilizzare la luce di rimbalzo. Purtroppo essendo all’aperto non mi sono potuto avvalere di tale tecnica. Il diffusore che ho utilizzato è facilmente reperibile in rete (ho visto anche modelli colorati con diverse funzioni) a prezzi non eccessivi: con 7 euro potete portarvi a casa il comodo preservativo per flash. Per sentirvi più morbidi e protetti.

Flash con paraluceFlash con paraluce

Anche io leggo CiccSoft

22 Settembre 2008

Sono passati cinque anni: il 21 settembre 2003 nasceva Ciccsoft. Che io non ho ancora capito come si pronuncia: in realtà ho capito ma ho sempre pensato che fosse corretto con la doppia C morbida, invece ho scoperto che la fonesi esatta è CikkSoft; una cosa orrenda che non riuscirò mai a pronunciare. Mi sono prestato molto volentieri al gioco del cartello per festeggiare la ricorrenza. E nonostante le loro idee, semplicemente opposte alle mie, auguro, a tutto lo staff di Ciccsoft, un buon compleanno: cento di questi giorni!

Anche io leggo CICCSOFT

Un nuovo Flickr

20 Settembre 2008

FlickrI più vispi e attenti avranno notato che da oltre un mese ho attivato un nuovo account di Flickr. Potete ammirarlo qui a destra: l’immagine grande è l’ultima inserita (che appare anche nel flusso RSS del blog) mentre le miniature sono le foto già pubblicate. Ho deciso di duplicare la mia identità digitale su Flickr perché sentivo la necessità di dividere le foto di reportage, le foto di tutti i giorni, dalle foto scattate con qualche ‘fine artistico‘. Volevo selezionare le immagini che dovrebbero illustrare al mondo le mie capacità di fotografo; questo dopo l’abbandono (momentaneo forse) del progetto PhotoBlog. Mi piace l’idea di fondere blog e foto in un unico contesto. In questi giorni ho importato tutti i contatti e richiesto amicizie varie (spero di non avervi tediato): non dovrei aver dimenticato nessuno, almeno spero. Nei prossimi mesi inserirò tutte le vecchie foto e anche qualcosa di nuovo. Stay Tuned.

Where am I?

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